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Tony Momrelle in Concerto al teatro Forma di Bari
06 aprile 2017
BARI - Ultimo appuntamento della stagione per il Teatro Forma della rassegna “Around the Jazz”, che si chiude in bellezza con il vocalist Tony Momrelle.

Momrelle, definito il nuovo Stevie Wonder, aggiungo meritatamente, ha militato nella mitica band di Acid Jazz Inglese Incognito, esperienza che gli ha permesso dopo di collaborare con artisti del calibro di Elton John, Celine Dion, Janet Jackson, Bocelli, Robert Palmer e Sade.

Dotato di una voce unica che usa quasi come uno strumento, versatile nei generi, con la sua estensione vocale niente è impossibile (Jazz, Funky, Soul, R&B), essendosi formato da piccolo in cori Gospel (ha inciso un disco con i Sever, gruppo di Urban Gospel), spesso trampolino di lancio di artisti del genere.

Grazie anche a Musicisti stupendi, il sound che ne è venuto fuori è stato atmosfericamente potente e trascinante, Julian Crampton, Basso, Alessio Barelli, Batteria, Emiliano Pari, Tastiere, Christian Mendoza, Chitarre e Tony logicamente alla voce.

Sold Out anche questo appuntamento, come spesso succede ultimamente al Forma, il concerto è stato eccezionale, il Pubblico in Delirio per il sound proposto dalla Band, e dopo aver accompagnato quasi tutti i brani a ritmo con le mani, coinvolti dallo stesso Momrelle, sull’ultimo brano, a parte io, hanno praticamente ballato tutti creando un finale indimenticabile, con Selfie finale  proposto da Tony. Un vero spettacolo da cui era difficilissimo non farsi coinvolgere.

Come solista, Momrelle pubblicato il suo album di debutto, Freetime, nel 1999, e dopo molti altri. Nel 2014 con l’EP Fly che conquista ben presto le Top Britanniche, e passato nelle radio permette al Nostro di avere fama internazionale. Keep Pushing (continuare a spingere), che sta come messaggio "continuare ad andare avanti nonostante le questioni e i problemi che la vita ci pone di fronte” , album del 2015 invece lo lancia alle vette delle classifiche e non solo nel Regno unito.

I brani eseguiti infatti sono tratti dai suoi album più famosi, che il pubblico conosceva a memoria cantandoli insieme, e tributi per lo più a quel Stevie Wonder a cui è stato paragonato.

Simpatico l’aneddoto della telefonata di Wonder, alla quale in un primo momento ha pensato ad uno scherzo, e dopo rendendosi conto di avere proprio il grande Stevie in linea, si è sciolto come un gelato al sole.

Ben vengano artisti di questo calibro, e un grazie va sicuramente a Michelangelo Busco, Livio Ostarella e tutti i collaboratori del Teatro Forma che ogni anno ci deliziano con Rassegne fatte di Nomi che invece difficilmente vedremmo in giro qui nella nostra provincia.
Autore: Antonio Pisani
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