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Tommaso Minervini e Michele Emiliano rispondono alle questioni poste su Molfetta e sulla Regione Puglia
22 giugno 2017

MOLFETTA – «Sin da circa un anno fa, da settembre, avevamo in mente ben chiaro che Molfetta doveva essere allineata in modo virtuoso alla maggioranza e alle istituzioni della Regione Puglia, così come alla Città Metropolitana, perché soltanto una città che esce dall’isolamento e si mette in linea virtuosa, culturale, valoriale con la maggioranza e con le istituzioni regionali è una città che può uscire dall’isolamento e può preparare il futuro»: con queste parole il candidato sindaco Tommaso Minervini ha salutato l’arrivo del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, aggiungendo «Non soltanto noi stiamo costruendo un progetto di idee, stiamo costruendo una nuova comunità di donne, di uomini e di giovani per una grande, forte ripresa partecipativa, democratica di questa città».

Dopo il saluto del Governatore alla «piazza gremita da persone che hanno dentro il cuore una speranza», l’incontro è entrato nel vivo con il noto attore Antonio Stornaiolo che ha rivolto dieci domande a ciascuno dei due politici (scelte tra le novantatre giunte dai cittadini tramite web nelle ore precedenti) sui temi più “caldi” di questa campagna elettorale, dal porta al porta alla zona industriale, dalla cultura al porto.

Ma, sicuramente, la più attesa era quella sull’ospedale e sulla sua eventuale chiusura che ha preso spunto dal regolamento pubblicato sul BURP (Bollettino regionale) n. 145 del 16/12/2016 che all’art. 2 prevede la classificazione dell’ospedale di Corato come Primo Livello e quello di Molfetta come ospedale di Base e, all’art. 6; parla di un nuovo ospedale del Nordbarese tra realizzare tra Bisceglie e Terlizzi, con conseguente disattivazione dell’ospedale di Molfetta. Regolamento ancora vigente.

Emiliano ha replicato: «Il Piano di Riordino prevede la chiusura, tra i tre ospedali nominati Terlizzi, Corato e Molfetta, di quello di Terlizzi. Prevede che Molfetta rimanga Ospedale di Base e Corato, in una oscillazione che potrebbe lasciarlo ospedale di base, Ospedale di Primo Livello. Quindi Molfetta rimane aperto in ogni caso e non c’è alcuna programmazione di chiusura. Anche ove si dovesse creare il presupposto, che attualmente non c’è, della costruzione del nuovo ospedale del nord barese (bisogna cominciare da zero: non c’è un soldo per farlo, non c’è il progetto, non c’è la localizzazione; è un “progetto per il futuro”), anche ove quell’ospedale dovesse nascere e sarebbe un hub di secondo livello, non è detto affatto che non serva ancora nell’area tra Corato, Terlizzi e Molfetta un altro ospedale. Quindi è possibile che, quando sarà realizzato l’altro ospedale, tra venti o trenta anni, Molfetta sopravviva ancora».

A questo punto Emiliano ha fatto riferimento alla proposta dell’ospedale di primo livello a Corato (quella avanzata dal dr. Spaccavento): «C’è una iniziativa da discutere, una iniziativa degli operatori dei tre ospedali che hanno chiesto di fare un grande ospedale di primo livello tra i tre: a questa sfida posso accedere purchè sia una soluzione condivisa. È solo una proposta, è solo una ipotesi: mi piacerebbe che su questa ipotesi fosse possibile discutere».

Non è mancata la vibrata contestazione da parte di uno dei cittadini presenti che ha lamentato lo svuotamento delle struttura del nosocomio molfettese che non chiude ma viene declassato.

Legate al mondo della sanità e della salute anche le sul Servizio di consulenza pediatrica ambulatoriale (Scap), l’assistenza specialistica pediatrica anche nei giorni festivi e prefestivi che dovrebbe essere avviata in Puglia. Tra le nuove sedi individuate c’è Molfetta e il presidente Emiliano ha affermato che il sistema è stato approvato due giorni fa dalla ASL di Bari.

Sul fronte dell’assistenza ai più deboli, ai disabili, Tommaso Minervini ha sottolineato la volontà di rimodulare il Piano Sociale di Zona e annunciato l’istituzione di tre servizi. «Una città può dirsi civile quando si occupa di anziani, bambini e disabili.- ha affermato il candidato sindaco -  Metteremo in sinergia tutte le agenzie operative esistenti. Più tre novità: l’apertura di un centro comunale per le famiglie di pazienti affetti da Alzheimer e di un centro per i bambini autistici, inoltre reintrodurremo il servizio di psicologia nelle scuole, dalle primarie alle secondarie».

Scottante il clima sulla questione della raccolta di rifiuti “Porta a porta” e la situazione dell’ASM. La discussione è partita dalla questione della stabilizzazione dei dipendenti: «credo sia un dovere di qualsiasi amministrazione - ha esordito Tommaso MInervini - la stabilizzazione di quei lavoratori costerà meno di quanto costa oggi tenerli precari»

E ancora «Aumenteremo le isole ecologiche perché il nostro obiettivo, l’obiettivo di una comunità civile è quello di aumentare al massimo la differenziazione dei rifiuti che non è uno slogan o una scelta di tipo elettorale, è un dovere legislativo, è un dovere nei confronti dell’ambiente, è un dovere di civiltà.

Aumenteremo la scontistica presso le isole ecologiche che potranno accogliere qualsiasi tipo di rifiuto».

Confermata anche la volontà di sostituire, in alcune zone, i mastelli con sacchetti in plastica (per la verità sulla reale efficacia di questa modifica per l’igiene cittadina si potrebbe discutere a lungo – n.d.r.).

Ribadita la necessità di avviare l’impianto di compostaggio.

Altro argomento molto sentito è il porto commerciale:«con i buoni rapporti istituzionali con la Regione Puglia – ha rimarcato Minervini - il progetto di messa in sicurezza del porto commerciale è stato approvato; c’è un progetto esecutivo. Il prossimo sindaco, appena insediato, potrà fare l’appalto. Per quanto riguarda l’approdo turistico, con le altre questioni del settore peschereccio, mercato ittico, cantieri, siamo in rapporto con le rappresentanze di questi lavoratori».

A proposito di turismo e cultura Minervini ha affermato di voler dare impulso al settore «approvando la pianificazione e facendo interventi massivi di finanziamenti pubblici e privati, col piano delle coste e col piano dell’agro. Con queste due pianificazioni approveremo investimenti». Confermato l’intento di adibire gli edifici pubblici storici a pinacoteche e luoghi di cultura, oltre alla volotà di valorizzare le «risorse umane grandissime» che Molfetta può vantare nelle arti visive, musicali, teatrali.

Emiliano è apparso sulla stessa linea d’onda affermando che «con la cultura e la cura di ciò che ci è stato lasciato dai nostri avi si può cambiare anche il modello economico». Ha focalizzato l’attenzione sulle Community Library, ossia su «luoghi multimediali dove si creano gli stimoli culturali per i cittadini, laboratori della creatività per esaltare professionalità nel cinema, nel teatro ecc ma la condizione è che bisogna creare programmi almeno triennali che riguardino progetti di funzionalizzazione».

Importante è sicuramente anche lo stato della Zona Industriale che, ha rimarcato Emiliano «è stata progettata e realizzata su delle aree dal punto di vista idrogeologico pericolosissime e che avrebbero dovuto essere evitate. La Regione Puglia aveva approntato diversi milioni di euro per mettere in sicurezza l’area industriale e questa cosa va fatta in fretta».

Rispondendo a una domanda sulla “pericolosità strutturale della stazione” Minervini si è detto convinto che bisogna alleggerire il traffico al centro, dando «prosecuzione al piano di mobilità sostenibile» (il riferimento è chiaramente al PUMS avviato dalla precedente amministrazione – n.d.r.). L’intento di Minervini sarebbe quello di creare il capolinea delle linee urbane alle spalle della stazione ferroviaria e deviare le linee extraurbane, evitando il loro transito dal centro cittadino, oltre a sottoscrivere una convenzione con le Ferrovie dello Stato per il pieno utilizzo delle zone parcheggio all’interno della stazione.

In merito alla pubblicazione dei bandi per la gestione delle strutture sportive esistenti, che secondo le associazioni sportive, privilegiano gli aspetti economici e pratici, l’intento sarebbe «quello di sospendere tutti i procedimenti in atto, a partire da quello della piscina, perché – ha aggiunto Minervini - la nostra comunità ha diritto di scegliere democraticamente il futuro dei propri impianti in una nuova collaborazione con le tante società sportive che sono a Molfetta».

Dirette espressamente al Governatore le domande relative al RED (reddito di dignità) e sulla sicurezza dei treni regionali.

Sulla prima questione Emiliano ha spiegato che un primo scaglione entrerà nel sistema a fine giugno ma non saranno erogate somme come semplici elargizioni. Queste somme saranno un aiuto per chi ne avrà diritto, che,però, sarà aiutato ad entrare nel mondo del lavoro.

In merito alla sicurezza dei treni, osserva: «Le ferrovie non sono gestite dalla regione, che paga dei fondi. I gestori sono privati, abbiamo molti concessionari. Ho chiesto al parlamento una legge che consenta alle regioni di intervenire con dei controlli».

Sulla provocatoria obiezione sulla tenuta della coalizione a suo sostegno, Minervini non ha tentennamenti: «Con la coalizione pensiamo di andare lontano perché stiamo costruendo una grande partecipazione popolare che Molfetta non vedeva da anni».

La serata si è conclusa con l’appello al voto, rivolto sia a chi ha scelto Minervini al primo turno sia agli indecisi, a coloro che si sono astenuti e a coloro che avevano scelto altri schieramenti non direttamente impegnati nel ballottaggio».

© Riproduzione riservata

Autore: Isabella de Pinto
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