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Tommaso Minervini, conferenza stampa di addio: “Domani tornerò già al mio lavoro”
30 marzo 2006

MOLFETTA 30.03.2006 Avrebbe potuto scegliere “Il valzer delle candele” come colonna sonora della conferenza stampa conclusiva del suo mandato, Tommaso Minervini, “già sindaco” come egli stesso si è definito oggi, fatta qualche ora fa in compagnia dei suoi assessori tecnici (nella foto). Almeno alcuni di essi, Messina, Gagliardi, Claudio, Angrisani, Pisani, più De Nicolò, a suo tempo nominato “in quota” Alleanza nazionale; assenti giustificati per impegni vari già assunti gli altri, mentre Azzollini e Camporeale avevano consumato il loro addio due giorni fa, senza saluti e molti convenevoli. Atmosfera zuccherosa, di complimenti e ringraziamenti reciproci. Per tutti, in maniera unanime, si è trattato di “un'esperienza positiva”, unico rammarico il poco tempo avuto a disposizione per completare il lavoro avviato, per il resto hanno da registrare la grande collaborazione mostrata dal personale comunale e il buon rapporto con sindaco, per cui hanno avuto solo lodi e cui hanno riconosciuto di averli fatti lavorare in piena libertà. “È stata un'ottima esperienza, formativa, importante anche dal punto di vista umano, che rifarei subito” sono le parole di Immah Gagliardi (nella foto) , che ha gestito l'Urbanistica, condivise da Angelo Messina, che è stato assessore all'Innovazione tecnologica. Sarebbero disponibili a rimettersi in gioco anche subito, se li si richiamasse, sia pure con qualche distinguo. Dante Angrisani, che è stato assessore alla Polizia municipale, specifica che “da militare”, ritornerebbe a fare l'assessore “nell'ottica di prestare un servizio alla città”, quindi con chiunque lo chiamasse, da tecnico, anche se aggiunge che “dubita ce ne possa essere un altro come Tommaso Minervini, che è riuscito a motivarci”. Adele Claudio (nella foto) , che ha rivestito l'incarico di assessore all'Ambiente, invece, si ripresenterebbe solo con colui che le ha dato questa opportunità e le ha consentito di “gestire l'assessorato svincolata da tutti, in piena libertà”. Si scherniscono, però, quando vien loro chiesto se abbiano intenzione di candidarsi in qualche lista alle prossime elezioni amministrative, il solo De Nicolò risponde positivamente e chiarisce che gli è già stato chiesto da Alleanza nazionale, ma lascia in sospeso se sceglierà appunto questo partito, che l'ha già portato in Consiglio Comunale e gli ha dato l'opportunità di fare l'assessore, oppure un altro. “Siamo stati espressione della società civile, quella che sceglie di lavorare per la città”, ha dichiaro Marta Pisani (nella foto) , che è stata assessore alla Socialità ed anche vicesindaco. Conferenza stampa sbrigativa, come non ci si aspetterebbe alla fine di un mandato di cinque anni, senza alcun bilancio del lavoro fatto, senza presentazione degli allori colti, dei bersagli centrati. Il desiderio di bruciare sul filo di lana i sedici consiglieri pronti con la mozione di sfiducia, le dimissioni decise e presentate in fretta, non hanno consentito a Tommaso Minervini di illustrare quelli che ritiene i suoi successi. Giusto l'opportunità di scambiare gli ultimi saluti con gli assessori, ha infilato il paltò blu, che in questi giorni convulsi non ha certo avuto il tempo di fare il cambio degli armadi e di adattare l'abbagliamento alla primavera finalmente arrivata, e fatto il suo ultimo annuncio ad una stampa, mai troppo amata in questi anni: “Domani, alle 9, sarò già al mio lavoro in carcere, scrivetelo pure”. E anche se Quindici on line non è mai stata annoverata fra le testate amiche, registra, esaudendo il desiderio del “già sindaco” Tommaso Minervini. Lella Salvemini
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