MOLFETTA – 4.4.2006
La signora Titti Lioce, già assessore pro-tempore del Comune di Molfetta, ha deciso di candidarsi col Movimento dell'Autonomia di un certo Lombardo che paventando l'istituzione della Lega Sud, ha finito per allearsi con Bossi. Un'alleanza strana soprattutto se si considera l'avversione del “senatur” per i terroni, che lui considera alla stessa stregua degli extracomunitari. Comunque, ognuno, è libero di fare le proprie scelte anche – a nostro parere - a danno della propria terra.
Ebbene, la signora Lioce vaneggiando di censure ai suoi danni ha deciso di diffondere un comunicato in cui parla della sua candidatura e difende il suo mentore, l'ex sindaco Tommaso Minervini, che viene colpito “sotto la cintola… perché non si ha il coraggio di affrontarlo a viso scoperto” (la cosa non riguarda sicuramente “Quindici” che l'ha sempre affrontato a viso aperto sia in conferenza stampa, sia scrivendo quello che pensa su di lui nel bene e nel male).
Vi proponiamo questo comunicato così com'è, sicuri che ognuno potrà fare liberamente le proprie considerazioni pro o contro la candidata in questione e valutare l'opportunità o meno di votarla al Parlamento. Naturalmente, come sempre sul nostro quotidiano on line, è aperto il dibattito e i cittadini possono dire liberamente quello che pensano, salvo i limiti che i nostri lettori conoscono (insulti, propaganda, affermazioni senza senso e così via). Quello che pensiamo anche di questa candidatura, avremo modo di scriverlo sia sulla rivista mensile che sul quotidiano on line.
“Adesso Basta – esordisce la Lioce (nella foto). Non ho più nessuna intenzione di tacere dinanzi alle ignobili accuse, distorsioni e strumentalizzazioni, che si stanno facendo a proposito della mia candidatura alla Camera nel Movimento dell'Autonomia, in alleanza con la Lega nord, già alleata, se ben ricordo, qualche anno fa anche con l' Unione!
Tengo a precisare che sono un soggetto autonomo e pensante, capace di farsi carico delle proprie ed esclusive responsabilità, ed in quanto tale, non accetto in alcun modo che la mia posizione personale, sia strumentalizzata per colpire sotto la cintola un avversario politico come Tommaso Minervini, forse perché non si ha il coraggio di affrontarlo a viso scoperto, con regole del gioco leali e corrette.
La competizione elettorale che sta per cominciare in vista del voto amministrativo, mostra tutta la sua debolezza in contenuti, perché quando non si hanno progettualità e argomenti convincenti, rimane solo l'offesa, la sterile violenza verbale e l'aggressione personale.
A questa manipolazione, non ci sta una donna come me, che pretende di essere distinta dalla figura di Tommaso Minervini.
Tommaso Minervini non è leghista, come non lo sono io, e le sue scelte alle politiche saranno scelte squisitamente personali.
Vero è, che dopo altre donne della politica molfettese, adesso ci sono anche io ed il mio gruppo, ognuno con la propria personalità e le proprie idee.
Questo mi par di capire, non piace ai colleghi maschi che siedono alle varie conferenze, tanto da ridurre il mio ruolo ad ancella di Tommaso Minervini, o a clone malriuscito di un padre, che stimo e amo, ma, con idee diverse dalle mie.
Rivendico la mia autonomia: Titti Lioce lavora e sempre lavorerà ai progetti che riterrà appassionanti e giusti, perché le gabbie ideologiche non appartengono alla sua cultura di donna!
Ho fatto una scelta forte, scomoda e che sapevo potesse essere strumentalizzata, perché credo nel progetto del Movimento dell' Autonomia del sud, e pur essendo politicamente giovane ho avuto il coraggio di fare la mia parte, anche in controtendenza, consapevole della difficoltà.
A chi si erge a giudice, vorrei ricordare, il doppio salto mortale, le capriole, i ribaltoni, lo scarso senso di responsabilità verso il gruppo che lo ha aiutato a sedere sulla poltrona di consigliere, la pochezza delle argomentazioni, che denotano più rabbia di rancore, per non aver ottenuto quanto pretendevano, che senso di responsabilità e autocritica. Qualcuno, più importante di me, ha detto… scagli la prima pietra chi è senza peccato.
L' incapacità di essere procreatori di una nuova generazione di risorse che il prof. De Masi chiama “ Mente d' Opera”, la dice tutta, i politici Molfettesi tutti in parata, come per le feste di paese, SONO STERILI! Non hanno prodotto assolutamente nulla in termini di risorse umane per la politica, e, se qualcuno c'è, si cerca in tutti i modi di offuscarli con pettegolezzi e cattiverie.
Siamo al ritorno degli zombi viventi, che del trasformismo ne hanno fatto un elisir di lunga vita, ma che impunemente, vengono ancora e sempre a pretendere di rappresentare il nuovo.
Una parte della città di Molfetta quella “libera”, quella che non ha conti in sospeso, quella che ha studiato e lavorato senza comode scorciatoie, ha il sacrosanto diritto di essere rappresentata.
Sono una donna libera, una professionista che non ha voglia di essere strumentalizzata, e, che sarà sempre pronta a spiegare le ragioni delle proprie scelte senza timore ed in prima linea.
Città per Tutti non ha dato indicazioni alle politiche, perché ciò che interessa prima di tutto è l' autodeterminazione di ciascuno, la libera scelta motivata solo da profonda convinzione e non da subdoli ricatti clientelari.
Pertanto, se riuscirò a raccogliere dei consensi elettorali, sarà solo perché, stringendo la mano alla gente che ho incontrato, ho trasmesso la forze delle mie idee, il coraggio delle mie scelte, la passione per la mia terra, l'orgoglio di credere in un progetto che vede il mezzogiorno protagonista del proprio futuro e non semplice granaio di voti, saccheggiato dal dopo guerra ad oggi, dai tutti quelli che ci hanno governato.
Per tutto questo, anche se in minima parte avrò contribuito al progetto per una rinascita del nostro territorio, sarò più che felice, di aver fatto la mia battaglia da TERRONA.!
Valga per la destra e la sinistra, l' unica forza che muove il mondo è la capacità di far nascere idee e passioni, ed in questo mi spiace per i maschietti, le donne ne sanno qualcosa in più.
Ringrazio Tommaso Minervini, che ha riposto in me la sua fiducia, nominandomi assessore, consapevole che le donne ed i giovani possono essere il futuro di un vero rinnovamento della classe politica di domani, spero di meritare anche per il futuro la sua stima e quella dei cittadini che decideranno di dare fiducia al nostro movimento Città per Tutti”.