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The Christmas Tale una fiaba moderna sul tema dell'amore
15 marzo 2016

Successo e grande apprezzamento per il musical “The Christmas Tale” dell’I.T.E.T “G. Salvemini” di Molfetta andato in scena presso l’Auditorium Regina Pacis. Frutto di un’idea della prof.ssa Rita Campi e magistralmente redatto con competenza e precisione dal prof. Gianni Antonio Palumbo, il musical nasce da un progetto che ha come fine l’integrazione e l’inclusività di studenti diversamente abili nella realizzazione di una manifestazione teatrale. Ospiti della serata il dott. Vittorio Sciruicchio del reparto di Neurologia Pediatrica dell’Ospedale Pediatrico “Giovanni XXIII” e l’Associazione di volontariato AmicaMente ONLUS che da anni si occupa di curare bambini affetti da epilessia e malattie rare. Il 19 dicembre Nico di Natale (Marco De Robertis), un ordinario studente che vive con la simpatica e arzilla nonna Immacolata (prof.ssa Damiana Nacci), si ritrova in casa un “tizio” misterioso che afferma di essere lo Spirito del Natale (Gabriele Curatolo), il quale, dopo aver annunciato che Babbo Natale è morto, vorrebbe designarlo come suo legittimo erede. Nico, per un motivo ancora ignoto al pubblico, odia il Natale e rifiuta la proposta. Lo Spirito del Natale, aiutato dalla Fata Canora (Iris Scardigno), dallo Spirito della Danza (Damiana Gadaleta) e dalle renne (Mariele Pedone e Anita Minervini) cercherà di fargli cambiare idea entro il giorno di Natale. Come annunciato dalla presentatrice (Ylenia Cappelluti), “The Christmas Tale” è una fiaba moderna, un “Ritorno al futuro” in chiave ironica che vede protagonisti sulla scena i nobili temi dell’umanità, a cominciare dall’amore in tutte le sue sfaccettature: l’amore tra due persone come accade a Nico e alla sua fidanzata Lisa Franchetti (Lucia Capurso), che, dopo un iniziale momento di crisi, si accorgono di amarsi ancora; come succede alla prof.ssa Silvia Serino (prof.ssa Rita Campi), supplente dell’I.T.E.T., che dopo anni incontra il suo ex fidanzato, il prof. Antonio Colombo (prof. Antonio Antonelli), per il quale sarebbe disposta a rinunciare ad una grande occasione per la sua carriera: diventare insegnante a tempo indeterminato a Forlì-Cesena, come le ha comunicato la segretaria Alice (Manuela De Pinto); l’amore che Chiara Salvemini (Chiara Sasso), una studentessa che viene osservata da Nico reso invisibile dallo Spirito del Natale, nutre nei confronti di Franco (Giovanni Forcella), tanto da concedersi. Emerge inoltre l’amore di un padre, il preside della scuola Franchetti (prof. Gianni Antonio Palumbo) per sua figlia Lisa, il quale, sebbene inizialmente si mostri rigido e severo nei confronti di tutti, approva il fidanzamento di Lisa con Nico; l’amore di una madre per il figlio: Chiara porta in grembo il figlio di Franco, il quale, però, dichiara di essersi solo divertito con lei e la lascia. La ragazza, in preda alla disperazione, comunica alla sua migliore amica Luisa (Maria Alessia Camporeale) che non è disposta a tenere quel bambino e decide di abortire; tutto ciò durante l’ora di educazione fisica della prof.ssa Giacomelli (Rossella Annoscia) che rimprovera Porzia (Porzia Annese) di non indossare la tuta ginnica. Genuflessa in una chiesa, sulle note dell’“Ave Maria” di Charles Gounod, Chiara medita in lacrime sulla sorte del suo bambino. Una suora (Alessia Vacca) entrata in chiesa la conforta e inaspettatamente entra sua madre, avvisata da Luisa, nella quale Nico scorge sua nonna Immacolata. La verità gli si palesa dinnanzi agli occhi: Chiara è sua madre, morta il 23 dicembre, quando lui era ancora piccolo, in un incidente stradale. Un altro tema affrontato nel musical è il rispetto della vita umana, poiché Chiara decide di non abortire. Grazie a questo tuffo nel passato, Nico compren-de il motivo di tanto rancore nei confronti del Natale e decide di divenire l’erede di Babbo Natale. A contrastare ogni sentimento positivo intervengono Fata Nera (Claudia De Sario), Mangiafuoco (Alessio De Chirico) e i suoi scagnozzi Eric (Mauro Dhobbai) e Frida (Paola Spezzacatena) che, approfittando dell’assenza di Babbo Natale, vogliono seminare l’odio, il rancore e il bullismo tra le nuove generazioni. Simone Cascarano (Raffaele Cantatore) diviene adepto della “Banda degli scheletri” e, insieme a due scheletri (Simone Ceci e Gianfranco Lavoratti), comincia a fare il prepotente nei confronti di Russo (Matteo Contursi) che viene tempestivamente salvato dall’operatore scolastico Martella (prof. Damiano De Palma), che con le sue battute divertenti in vernacolo molfettese, ha ottenuto la simpatia del pubblico. Altro valore altrettanto importante è l’amicizia, quella che lega Chiara a Luisa e Russo a Martella, il quale, accusato ingiustamente da Simone, è stato sospeso dal dirigente scolastico, per “traffico di panettoni scaduti” venduti agli studenti. Russo racconta al preside la verità e Martella viene riammesso. A conclusione del musical il dirigente scolastico, prof. Donato Ferrara, si è congratulato con alunni e docenti per il lavoro svolto in soli due mesi. Ha affermato con orgoglio che il musical è stato interamente realizzato da alunni, docenti e personale dell’I.T.E.T, dalla scenografia all’impianto audio e fono. La recitazione è stata intervallata da brani musicali eseguiti dal vivo dalla “Band d’Istituto” (Daniele Lazzizzera e Annamaria Pansini alla tastiera, Nicolò de Candia alla batteria, Smilla Basciani all’arpa, Giacomo Lorusso al sassofono, Matteo Bavaro al trombone, Leonardo Zonno al violino, Giuseppe Modugno alla chitarra), accompagnati da balli di gruppo o individuali coreograficamente ben curati come il “Tip Tap” di Doriana Gadaleta, la “Danza di Kalinifta” eseguita da Damiana del Vescovo e l’Assolo del “Lago dei Cigni” effettuato da Giuseppe Tridente. Non sono mancate le “performances” canore sulle note di “Good Morning”, “All I want for Christmas”, “Verranno a chiederti del nostro amore”, “Amazing Grace”, “Joyful Joyful” e l’assolo dello studente Alberto Guarino che si è esibito sulle note della canzone “I’m not the only one” di Sam Smith, piacevole parentesi che ha diviso i due atti. “Vi state chiedendo perché un musical sul Natale in piena Quaresima? Perché il Natale è la festività per eccellenza dell’amore, del prossimo, dell’accettazione dell’altro con i suoi pregi e i suoi difetti. Perché non vivere in questo modo tutti i giorni dell’anno?” (Rita Campi).

Autore: Dora Adesso
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