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Testimonianze sul G8 di Genova
24 luglio 2001

MOLFETTA – 24.7.2001 Riportiamo alcune testimonianze sul G8 di Genova. Sono racconti di ragazzi che hanno partecipato alla manifestazione e confermano l’attacco ingiustificato della polizia e la brutalità gratuita degli interventi delle forze dell’ordine. Non dimentichiamo che a Genova è morto un ragazzo di 23 anni Carlo Giuliani (nella foto). SU QUESTO ARGOMENTO POTETE INTERVENIRE NEL FORUM O SCRIVERE UN ARTICOLO PER LA RUBRICA “DITE LA VOSTRA” Ecco le testimonianze: Ciao ragazzi, sento troppo il bisogno di parlare di cosa ho visto in questi tre giorni, dirlo anche a persone come voi.... Arrivo da Genova e sono shokkato. Sono due ore che guardo telegiornali e precipito sempre di più nella rabbia e nell'impotenza. Ho visto con i miei occhi (e con me 200.000 persone) come sono andati i fatti. Eravamo lì quando venerdì queste "tute nere" hanno fatto la loro comparsa e, armati di spranghe ma ancora tranquilli, giravano per le vie di Genova; agli angoli di ogni strada c'erano decine di poliziotti che li guardavano senza fare niente. Hanno aspettato che distruggessero tutto quello che trovavano sul loro cammino, limitandosi a caricarli quando la maggior parte dei danni li avevano fatti, spesso poi questo "black block" si avvicinava a piazze dove erano in corso presidi pacifici: in un istante essi si dileguavano e lì sì la polizia, puntuale, attaccava nella confusione dei lacrimogeni chiunque si trovasse nel luogo, alla ricerca dei "sovversivi" che stranamente non venivano mai presi. Il giochetto si è ripetuto sabato 21 quando questi ragazzi con passamontagna e spranga passeggiavano indisturbati (sotto gli occhi degli agenti) ai lati del corteo quando questo iniziava a muoversi. All' improvviso, essi si intrufolavano fra i manifestanti e cominciavano a tirare pietre e spaccare tutto, ecco allora che la polizia caricava e, dopo brevi combattimenti, questi sparivano lasciando a prenderle gli inermi manifestanti. Hanno sabotato così un corteo bellissimo. Questo per quanto riguarda la mia testimonianza oculare, molte persone inoltre hanno visto queste tute nere parlare tranquillamente con gli agenti e uscire armati da furgoni e centrali della polizia e quando si è reso noto che c'erano filmati che lo provavano c'è stata l'irruzione nel "media center" dove oltre a massacrare chi c'era dentro sono state sequestarte videocassette e a hard disk con la scusa che si cercavano armi. Vi prego fatevi delle domande: - com'è che mentre noi comuni manifestanti siamo stati oggetto di diverse perquisizioni e controlli dove venivano sequestrati fornelletti e coltellini da campeggio, e questi, con precedenti penali in diversi stati sono entrati indisturbati e giravano tranquilli con ogni tipo di strumento offensivo? dov'era lì l'allucinante apparato di sicurezza? - com’è che questi, sul migliaio secondo le più negative stime (ma a mio avviso molti meno), età media 18 anni, non sono stati tenuti a bada da migliaia di agenti con gli strumenti più all'avanguardia? – com’è arrivato un camion pieno di spranghe a rifornirli (l’ho visto ora al tg) se tutti i mezzi venivano controllati? (il furgone del Torchiera che conteneva stereo, gessetti e striscioni è stato sequestrato e solo dopo una lunga trattativa è stato restituito) FINE DELLA PRIMA TESTIMONIANZA... E ora un'altra di una militante di Lilliput, una associazione pacifista di ispirazione cattolica: In mezzo alla piazza, la polizia sopraggiunge dietro ai black, carica all'improvviso. I black fuggono per primi, i pacifisti non violenti si radunano ai lati della strada, le magliette e le mani bianche bene in vista, la testa ed il viso scoperti. La polizia attacca. Non i black. Sfruttando il panico indotto dai lacrimogeni si scaglia su di noi, spara ancora lacrimogeni, ad altezza uomo, ed a questo punto tutti scappano in ordine sparso. Quindi si consuma l'incredibile: le botte piovono su tutti quelli che si sono accucciati, confidando in un qualche raziocinio dell'azione della polizia. Tutt'altro: siamo in balia si un esercito di agenti che, mentre i black continuano a devastare la zona circostante (rovesciando macchine ed incendiando cassonetti), si accaniscono su di noi. Ci si perde di vista, ognuno segue un gruppo, in un vicolo, per cercare di dare tregua ad occhi e stomaco. Finché la furia non si placa, ma ancora si vedono gruppetti di celerini picchiare nelle stradine in salita. Chiediamo ai poliziotti COSA FARE per evitare questo scempio. Siamo in gruppo con alcuni francesi, con persone di una certa età. Chiediamo DOVE ANDARE... "Affanculo", ci risponde il celerino, prima di colpire al viso un giovane (non un black, questi stavano già sfasciando vetrine molto lontano da lì). Finalmente ci dicono di defluire su un lato. Lentamente, senza fidarci troppo, ci allontaniamo, e ci riuniamo, in salvo. Volevano a tutti i costi far vedere quelle immagini alla televisione, volevano a tutti i costi spaventare i manifestanti pacifici per non farli tornare mai più in piazza... Testimonianza di una giovane di Pax Christi Ciao vi scrivo da GENOVA, SCHIFATA, veramente di quello che dicono e della polizia, le cosiddette forze dell'ordine.... venerdì mattina: prima della manifestazione un cosiddetto gruppetto di bad block sfascia indisturbato le vetrine delle banche, le cosiddette forze dell'ordine sono li' e non muovono un dito... infiltrati... direi evidente, li ho visti con i miei occhi. durante la manifestazione succede di tutto, si vedono "manifestanti" che ad una certa tirano fuori i manganelli e attaccano, la gente comune, i dottori. Una tedesca che conosco di indymedia (il sito di informazione libera www.indymedia.org)con la croce rossa sul petto, un medico volontario, ha 16 punti in testa per le manganellati, non si pietà neanche per i bambini, le immagini che arrivano a indymedia sono agghiaccianti.... ma già presumo avrete letto almeno spero qualcosa sui giornali, ma chissà quante cazzate hanno detto. In serata attaccano gente che stava andando in pizzeria tranquillamente, li portano dentro per accertamenti e li pestano, la gente ha paura, e moltissimi rimangono li' a dormire sul piazzale, hanno paura di tornare ai campi, hanno paura delle forze dell'ordine. poi che altro.. idranti con ammoniaca e peperoncino, fa male, gente tumefatta dalle manganellate... hanno attaccato i cortei pacifici, quello della rete di lilliput, quello di piazza Dante, i pacifici per eccellenza e hanno lasciato fare i violenti... sabato: la manifestazione e' pacifica fin verso la fine , dopo piazza Kennedy, vicino a piazza rossetti, io ero li', con i forni degli elfi a fare pizze in teoria. il corteo e' super pacifico, lo e' stato fin li', ci sono le bande che suonano, ma partono da due "manifestanti" (io penso poliziotti in borghese) due pietre, in un batter d'occhio piove dai palazzi di fianco, dalle decine e decine di camionette li' davanti, dall'elicottero lacrimogeni a non finire...scoppia il casino totale, la gente tantissima, 3km di persone, corre, indietreggia, e allora nel casino creatosi, partono anche i più' violenti che comunque si limitano all'inizio a tirare indietro i lacrimogeni che arrivano numerosi, il corteo e' deviato, spezzato, la gente scappa dappertutto impazzita... anch'io mi ritrovo nel casino e perdo di vista i cosiddetti scontri iniziali del casino dei cosiddetti bad block, alla fine delle varie corse con gli occhi brucianti, (e sono tra le fortunate, non ho beccato manganellate) riesco a raggiungere la sede qui dove c'è il centro informatico e i medici volontari. A loro e' appena stato distrutto un vetro del furgone, la polizia gli ha tirato dentro un lacrimogeno, il furgone ha la croce rossa... hanno poi attaccato dal mare anche il forno degli elfi, ci si mette tutti seduti a fare resistenza passiva, iniziano le manganellate poi subito una voce di uno di loro, "no basta che ci sono le telecamere", ci lasciano in pace. una vecchietta manganellata è appena arrivata qua al centro di soccorso... che altro dirvi? gli scontri continuano...anche ora mentre sto scrivendo, indignata, infinitamente triste, con la voglia di piangere, con un nervoso totale e senso di impotenza, con la voglia di finirla con questa FARSA della manifestazione pacifica quando sono loro a volere palesemente gli scontri, allora preferirei anch'io diventare un po' violenta, e prendere non una spranga, ma un bazuca e sparare almeno agli elicotteri che ci assordano notte e giorno, bassissimi, da cui ci fanno piovere in testa lacrimogeni. Massacro alla scuola Diaz. Date forwarded: Sun, 22 Jul 2001 12:34:28 +0200 From: Carlo Gubitosa Dopo la tragedia di venerdì, non me la sentivo più di scrivere su questo bollettino, ma dopo quello che e' successo questa notte sento il bisogno di dire qualcosa. Decine di testimonianze dirette ci hanno descritto nei minimi particolari il massacro a sangue freddo compiuto dalle forze dell'ordine nella notte tra il 21 e il 22 luglio. La polizia ha fatto irruzione nella scuola Diaz, e la motivazione ufficiale di questo attacco sembra essere una perquisizione alla ricerca di "tute nere". Le macchie di sangue lasciate sui pavimenti e sulle pareti della scuola, descritte da chi ha potuto accadere ai locali dopo la "spedizione punitiva" testimoniano che questa ricerca si è spinta ben oltre. Tra le decine di feriti ci sarebbe persino un giornalista che aveva trovato alloggio nella scuola, al quale sarebbero state fratturate entrambe le braccia. Nel frattempo ci arrivano notizie di trasmissioni televisive con filmati di sedicenti "black block" che conversano tranquillamente con le forze dell'ordine, e per il momento non c'è ancora una spiegazione ufficiale per queste immagini. Alle violenze di questa notte si sommano quelle compiute dalla polizia durante il corteo di ieri, spezzato in vari tronconi dai fittissimi lanci di lacrimogeni, con uno spezzone iniziale che è passato più o meno indenne attraverso il percorso del corteo, e uno o due gruppi di coda più sfilacciati in cui si e' scatenata una vera e propria caccia all'uomo. Alcuni manifestanti pacifici, totalmente estranei al blocco nero, raccontano di essersi rifugiati in un androne di un palazzo durante i momenti di maggiore confusione. Questo gruppo di circa quindici persone, tra cui una donna di circa cinquant'anni, dopo essere stato individuato dai poliziotti (eccoli, sono qui!) e dopo aver gridato "non siamo noi, non siamo noi!" sarebbe stato caricato con i manganelli senza nessun riguardo, riportando diversi feriti. A tutto questo va aggiunta la nuova ondata di devastazione scatenata anche ieri dal "blocco nero", che ha trasformato le vie del corteo in uno scenario di guerriglia urbana, con macchine incendiate e negozi distrutti.
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