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Teatri Abitati al Festival Internazionale Castel dei Mondi
05 agosto 2010

Un grande classico della letteratura americana firmato da Ernest Hemingway ed un approfondimento drammaturgico sui confini dell'animo umano. Sono le due produzioni realizzate nell'ambito di "Teatri abitati: una rete del contemporaneo" e presentate durante la quattordicesima edizione del Festival Internazionale Castel dei Mondi, ad Andria dal 26 agosto al 5 settembre 2010.  
Dopo il successo riscosso con l'anteprima partenopea al Napoli Fringe Festival, "Le Scarpe" della compagnia Teatro Minimo e Fondazione Pontedera Teatro, in coproduzione con il Festival Castel dei Mondi, il Comune di Andria e "Teatri Abitati, una rete del contemporaneo",  regia di Michele Santeramo, debutta in Puglia il 26 agosto alle 21.30, al Palazzo Ducale di Andria, ed in replica venerdì 27, alla stessa ora  e sabato 28 alle 22.30.
Il testo di Santeramo, interpretato tra gli altri da Michele Sinisi e Vittorio Continelli, mette in scena le relazioni vissute "al ribasso" tra le persone, ponendo al centro il bisogno di mantenere vivi i rapporti, a qualunque costo, per una debolezza dell'animo che non consente di correre il rischio di perderli, anche a costo di mentire, anzi, mentendo. "Le Scarpe" di Santeramo scandaglia le vorticosità emotive portando a galla le diverse sfumature dell'animo umano: gelosia, amore, invidia, serenità.
E' una storia epica, sulla tenacia ed il coraggio dell'uomo nell'affrontare l'impervia natura, quella descritta in "Il vecchio e il mare" della compagnia La Luna nel Letto, diretta da Michelangelo Campanale. In scena tre personaggi, tre vissuti, tre età: Hemingway lo "scrittore avventuriero" e "le sue creature", Santiago il vecchio pescatore e Manolin il ragazzo.
Hemingway è l'adulto nel pieno del suo vigore, stimolato e messo in crisi da una storia semplice ma emblematica, e dai suoi protagonisti guardati con rispetto, amore e pietà perché compagni e testimoni in un rito di passaggio. E' la storia di Santiago che lotta nel mare, tra le corde, il sudore, la fatica, il dolore delle mani e della sconfitta, facendo un salto spirituale nell'ultimo passaggio della sua esistenza. Lo spettacolo verrà presentato nell'ambito del Festival sabato 4 e domenica 5 settembre, alle 21.00 nel Teatro Comunale di Ruvo, spazio coinvolto per favorire una politica di delocalizzazione delle attività del Festival, e per agevolare la partecipazione territoriale e la diffusione conoscitiva
Le due produzioni rientrano nell'ambito del progetto"Teatri Abitati: una rete del contemporaneo" finanziato dal FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) Asse IV azione 4.3.2, affidato dalla Regione Puglia Assessorato al Mediterraneo, Cultura e Turismo al Teatro Pubblico Pugliese.
 

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