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Tasse a Terlizzi, rifiuti a Molfetta
17 agosto 2016

MOLFETTA - Tantissime volte la nostra testata si è occupata dell’argomento “RIFIUTI”. Argomento tanto sensibile quanto critico anche nella nostra Città, dove sfortunatamente alcuni nostri concittadini hanno attenzione pari a zero, nel mantenerla pulita.

Gli ‘addetti’, specie negli ultimi anni, sembrano aver metabolizzato il concetto tanto semplice, quanto ovvio, che una Città non sporca, ordinata per quanto possibile, sia veicolo potente di promozione sociale. I loro sforzi (a tutti i livelli) hanno sortito importanti risultati, forse anche grazie allo stimolo – finalmente? ascoltato – delle lamentele dei Cittadini. Malgrado ciò, registriamo sempre il disappunto di coloro che vorrebbero che, per usare una metafora, il nero (di tanti anni di sciatteria) si trasformi in bianco di una comunità rispettosa delle regole, con un semplice schiocco di dita. Diamo tempo!

L’argomento che desideriamo portare all’attenzione di chi ci legge è quanto accade in un sito particolare … eletto a sorta di ’isola ecologica’ complementare: la discarica di accumulo rifiuti sul muro esterno della recinzione dell’ex Preventorio.

Questo sito, provvisto di un numero notevole di cassonetti per le diverse tipologie di rifiuti – sperando che vengano utilizzati con il dovuto criterio da chi conferisce – dovrebbe servire la raccolta di rifiuti della zona di strada Cappa Vecchia, per la presenza delle tante proprietà (seconde case di campagna) dei nostri concittadini che trascorrono week end e periodi vari dell’anno, in campagna.

Ma: c’è un ma!

A circa 1.500 metri dall’inizio della strada Cappa vecchia, termina l’agro di Molfetta e inizia il confinante di competenza della città di Terlizzi.

Moltissime ville, di proprietà di Molfettesi, sono ubicate al di là del confine municipale: sono in agro di Terlizzi.

In conseguenza di ciò, i Proprietari versano (dovrebbero) i tributi di legge, alla tesoreria del Comune di Terlizzi.

Si da però il caso che partendo da Terlizzi e percorrendo via Chicoli (stradina di compagna, tenuta in modo scandaloso: il fondo sembra un paesaggio… lunare, senza un minimo di manutenzione) che parte dalla periferia nord di Terlizzi, per congiungersi poi, al confine comunale, con via Cappa Vecchia, moltissime ville e proprietà siano di molfettesi che hanno preferito quella compagna, per le più diverse motivazioni. In conseguenza, queste persone versano, fra le altre, la TARI – per seconda casa, quindi con tariffa maggiorata – alla tesoreria del comune di Terlizzi.

Ma, sia perché – come accennato, in via Chicoli non esistono punti di raccolta dei rifiuti e nemmeno cassonetti, sia anche perché forse i proprietari (molfettesi) di dette ville in agro terlizzese trovano… scomodo (stante la situazione di assoluta mancanza di cassonetti di proprietà del Comune di Terlizzi) doversi recare al confine terlizzese – dove i cassonetti ci sono – per conferire le immondizie.

Allora, ecco il paradosso che i cassoni posti nella succitata (l’abbiamo così definita arbitrariamente, per chiarezza) ‘isola ecologica – in territorio molfettese, quindi di competenza dell’ASM di Molfetta! dopo una ricorrenza, ad esempio Ferragosto e/o Pasquetta, quando i molfettesi proprietari di ville e casali trascorrono la festività in campagna, alla sera rigurgitano di sacconi neri di rifiuti e di altre schifezze che, a causa del sovraccarico, vengono depositati di fianco e per terra.
Lo spettacolo (vedere foto ripresa la sera – alle ore 22,30 circa – di Ferragosto, e non è la situazione peggiore) è perlomeno indecoroso e suscettibile di peggioramento, dato che molti si attardano in campagna anche oltre quell’ora, quindi conferiranno dopo.
La foto successiva  – mattina presto del 16 agosto – mostra che l’ASM di Molfetta ha già fatto il proprio dovere istituzionale, svuotando i cassonetti dei rifiuti di coloro che hanno la villa in agro molfettese e di quelli che (vedi periodo precedente) trovano scomodo conferire i rifiuti nelle strutture del Comune dove versano le imposte!

Forse è un… piccolo dettaglio che sfugge a chi di competenza, però questa svista costituisce anche un danno economico, oltre che di immagine, per la comunità di Molfetta e per i suoi Cittadini che devono sobbarcarsi anche l’onere del trattamento dei rifiuti di coloro che pagano le tasse a Terlizzi, ma conferiscono a Molfetta.

Non siamo in condizione di quantificare il danno, se di danno parliamo. Possiamo solo suggerire a ASM e proprietari (molfettesi) di ville ubicate in territorio di Terlizzi, di farsi promotori di una richiesta di regolarizzazione di questa che ci sembra un’autentica anomalia.

© Riproduzione riservata

Autore: Tommaso Gaudio
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