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Successo oltre ogni previsione dell'incontro degli ex calcatori del Bari
Per Mimmo Magistro ci sono le condizioni per chiedere giustizia. Per gli avvocati Francesco Sisto e Manuela Magistro va combattuto il malaffare e le norme della FIGC appaiono obsolete e di dubbia costituzionalità
28 febbraio 2012
"Il successo, oltre ogni più rosea previsione, del primo incontro degli ex calciatori e tesserati del Calcio Bari, ci impone di marciare spediti e senza tentennamenti per un'azione morale ed etica che ridia dignità alla maglia biancorossa". E' soddisfatto il commento Mimmo Magistro (egli stesso ex biancorosso dal '63 al '68 e Stella d'oro al merito sportivo del CONI) e ideatore dell'iniziativa che sabato scorso ha coinvolto grandi calciatori del Bari noti (De Trizio, Di Gennaro, Carella, Guastella, Frisini, Addante, Bitetto, Amendolara) e meno noti (Nicola Scintilla - quasi alle soglie degli 80 anni e galletto nel dopoguerra) e, tanti, tanti altri sconosciuti al grande pubblico. Presenti allenatori delle giovanili (Gravina e Schino) ed il vecchio medico sociale, Vito Nerini. Messaggi di adesione anche da Pasquale Loseto (febbricitante) e Nicola Taiano. Al tavolo di presidenza anche lo storico giornalista e cantore delle vicende Bari Calcio, Gianni Antonucci.
Per Mimmo Magistro, che ha preannunciato l'apertura di un sito e di una pagina FB - Maglia Biancorossa - "in questa sala non ci sono solo calciatori, ci sono allenatori, dirigenti, medici che hanno prestato la loro opera, spesso gratuitamente, che sentono una forte rabbia per come la loro, la nostra maglia, è stata già vilipesa e strappata. E' come rubare la bandiera di guerra a un soldato. La nostra maglia biancorossa è un simbolo che ci ha fatto gioire e soffrire, ma che è stato da noi onorata con lealtà e grande moralità. Non siamo semplici tifosi, siamo anche tifosi, ma siamo titolari di un pezzo della storia di questo club che è la storia di questa città di Bari. Sappiamo delle iniziative doverosamente già intraprese dal Bari Calcio, attaverso dotti giuristi per difendere il Club. Noi, ce lo diranno gli altrettanto nostri dotti giuristi, non abbiamo obblighi nei confronti della FIGC, come dell'AS Bari. La nostra stella polare è la Giustizia per perseguire la quale possiamo anche scontarci con gli interessi del Bari e della FIGC.
La nostra, voglio chiarirlo è una battaglia contro un manipolo di veri e propri mercenari, mercenari che non hanno onorato i loro contratti con il club, gli impegni morali con i tifosi e quelli civici con la città e che devono essere chiamati a rispondere dinanzi al giudice penale ed a quello sportivo.
Vogliamo continuare a mostrare ai nostri figli ed ai nostri nipoti le nostre foto di ex calciatori senza doverci vergognare, consapevoli che questa città ha bisogno della nostra passione, della nostra esperienza calcistica, della esperienza professionale di ciascuno di voi". Per l'On. Francesco Paolo Sisto, autorevole giurista e componente della Commissione Giustizia della Camera ….( "Non è una questione solo di diritto - commenta Francesco Paolo Sisto - è anche la dimostrazione della volontà, se non necessità, di recuperare la Bari migliore, quella semplice, chiara, leale , la Bari degli affetti e delle tradizioni.
Ecco perché non si può rimanere inerti di fronte a quanto sta accadendo nel calcio, ai trucchi ed agli inganni prezzolati, con ben sette protagonisti negativi legati all'A.S. Bari.
Calciatori, ex calciatori, tifosi, abbonati allo stadio ed alle tv a pagamento, dicono di no : scendono in campo per combattere il malaffare, reindossare simbolicamente tutti la gloriosa maglia biancorossa, per intenderci quella della vittoria nella Mitropa Cup datata 1990, e chiedere giustizia, affiancando la pubblica accusa nei processi penali, impegnandosi a devolvere in iniziative benefiche e sportive le somme che dovessero ricevere a titolo di risarcimento del danni, gravi, subìti.
"Maglia biancorossa" non è una sigla: è l'anima, la nostra, che, rimasta per troppo tempo dentro di noi, deve cogliere la...palla al balzo per diventare viva e vivace, figlia di antichi valori, sempre modernissimi, che consentiranno, consentono ed hanno consentito a tanti ragazzi, compresi noi, di sognare.
E questo sogno - conclude Sisto - lo difenderemo, in ogni sede e con tutte le forze".
Più tecnico l'intervento dell'avv. Manuela Magistro, esperta di Diritto Sportivo, per la quale "Il Legislatore sportivo non può ancorare le proprie decisioni a norme che non evolvono coi tempi e che non sono in grado di discernere le peculiarità delle singole situazioni e circostanze.
Ci rendiamo conto che la problematica deve essere in qualche modo risolta. E se pure qualche inversione di tendenza la potrebbe già offrire la Magistratura sportiva, ricorrendone i presupposti, come nel caso dell'AS Bari - che nel caso specifico degli illeciti commessi dai suoi tesserati è parte lesa - è però auspicabile un serio e pronto intervento del Coni e dei vari dirigenti federali affinchè venga revisionata la norma sulla responsabilità oggettiva anche nell'ottica dell'era tecnologica e dei mutamenti socio-culturali nella quale viviamo.
Dalle ultime indiscrezioni sembrerebbe persino che tali illeciti sportivi posti in essere direttamente dai calciatori indagati, siano in realtà da collegare ad ambiti ben più ampi come quello della criminalità organizzata. Ci muoviamo, dunque, in un terreno ben più difficile da gestire e controllare da parte di qualsivoglia Società sportiva, che ripetiamo non può, né deve essere penalizzata dal Giudice sportivo solo sulla base di una norma non "al passo con i tempi"e oggi mal conciliante con lo scenario prospettato dalla Magistratura inquirente."
Infine c'è da segnalare la testimonianza espressa da Salvatore Lo Presti, per anni redattore capo a Bari del Corriere dello Sport e poi inviato della Gazzetta dello Sport che ci affida la sua testimonianza: "Nei quasi quattro anni che sono stato a Bari ho potuto toccare con mano la serietà e la correttezza dei comportamenti, in campo e fuori, della squadra del Bari
e dei suoi componenti."
Le adesioni alle iniziative, oltre che sulla pagina Facebook "Associazione Maglia Biancorossa" vanno inviate alla mail
magliabiancorossa@libero.it
. Prossimo appuntamento tra quindici giorni , anche in rapporto all'andamento delle indagini sportive e penali.
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