Successo della rassegna-evento La via di Gerusalemme
CULTURA
L'Ospedaletto dei Crociati ha ospitato l'allestimento “La via di Gerusalemme”, curato dalle Associazioni Calixtinus e Opera con la collaborazione del Santuario Basilica Madonna dei Martiri di Molfetta e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Media Partner dell'iniziativa Antenna Sud. Un percorso suggestivo tra “installazioni immagini suoni” a saldare un ideale ponte tra culture mediterranee e catapultarci in una quotidianità ispirata a ragioni spesso inintelligibili a noi occidentali. Oscure sfuggenti misteriose come l'immagine senza volto che campeggia nell'elaborazione grafica di Gaetano Armenio, simbolo della rassegna-evento.
All'inizio del percorso i 60 cybachrome dell'Infinito finito di Gaetano Armenio, grafico e fotografo, cui appartengono anche le “fotografie montate in videoproiezione” (il catalogo del reportage è stato realizzato dall'Editrice L'immagine).
Gli scatti di Armenio risalgono a un viaggio in Terrasanta compiuto nell'ottobre 2005. Sono immagini di gente in preghiera tra lumi di candele che squarciano il buio, presso la Basilica della Natività di Betlemme e nei luoghi cultuali di Nazareth e Gerusalemme. Oppure scatti carpiti alla quotidianità. Con bambini dall'aria serenamente pensosa. Bambini che recano i segni di un'opprimente povertà e rubano alle vetrine scampoli di un'infanzia che gli è stata negata. Manichini che schiudono scenari metafisici nella desolazione di luoghi diroccati. Uomini e donne che mendicano agli angoli delle città; a far loro da contrappunto il mito demonico e “sirenico” dell'American Money. Volti androgini di indecifrabile bellezza. Sguardi inquieti all'obiettivo smascherato nel furtivo operare... Domina il motivo del muro, barriera fisica e/o ideale a separare cristiani, musulmani, ebrei. Ciascuno pronto ad assolutizzare il proprio punto di vista. A farne l'unica Verità possibile. Conseguenza estrema la follia nazionalistico-religiosa dei kamikaze trasformata in affiche.
Le installazioni sono quelle di Paolo De Santoli, docente in Discipline Pittoriche, coordinatore dello spazio “RA comunicazionetotale” Terlizzi. Ispirati ai Cavalieri della Bruna di Matera, i suoi 3 Cavalieri-Totem, l'ultimo a conclusione di un percorso tra siepi di limoni in penombra, appaiono 'RAggianti' perché mutati in “lampade d'arte” e assurgono a simbolo dell'abbattimento di ogni stereotipo dell'immaginario cavalleresco.
Infine i suoni del ciclo di concerti programmato da Giovannangelo de Gennaro, direttore dell'Ensemble Calixtinus, e fondato sulla riproposizione dei canti dei pellegrini medioevali. Ad alternarsi presso l'Ospedaletto dei Crociati nel corso delle serate della rassegna-evento ben 16 musicisti, in formazione completa nel concerto del 7 marzo presso il Teatro Odeon della Mizàn Orchestra. Si segnala la lezione aperta di venerdì 10 marzo su “Musica e canti di Pellegrini nel Medioevo”, a cura di Giovannangelo de Gennaro, Nicola Nesta e Gaetano Magarelli. Altra interessante iniziativa della rassegna-evento le visite guidate organizzate dall'Associazione di Promozione Turistica Ictiùs, il 5 marzo alla riscoperta degli hospitales di Santa Maria dei Martiri e SS. Filippo e Giacomo, il 12 marzo presso la Basilica e il monastero di San Martino di Torreforcata.
Un'iniziativa di grande valore in un momento in cui le problematiche dell'ecumene irrompono nel quotidiano di tutti noi. Perché la possibilità di dare un volto alle culture differenti dalla nostra ci aiuti a esorcizzare i fantasmi che incombono sul nuovo millennio.
Autore: Gianni Antonio Palumbo