Stasera ultime stoccate di De Cosmo ad Azzollini
Comizio di chiusura ore 20
MOLFETTA - Fine della corsa: la campagna elettorale dei tre candidati alla carica di sindaco può dirsi chiusa. E, secondo un meccanismo di perfetta circolarità, si sta per concludere allo stesso modo in cui è iniziata. Il Senatore Enzo De Cosmo ha diffuso preliminarmente i messaggi che tra qualche ora, alle 20, presso Corso Umberto, altezza Liceo Classico, esprimerà dinanzi alla gente, proprio come tre settimane orsono aveva iniziato.
Dalla città soffocata e dalla necessità di liberare le energie migliori e positive, si è passati all'opportunità politica di eliminare le SS da Molfetta. Opportunità politica che significa, però, necessità reale.
E se qualcuno non si è lasciato sfuggire l'occasione di criticare aspramente la forza del messaggio di De Cosmo, forse non ci si è resi conto dello spirito puramente provocatorio della sua proposta.
S.S. non è un riferimento alle Squadre Speciali di nazista memoria, ma l'abbreviazione dell'anomalia molfettese, per la quale un Sindaco di dimette dalla propria funzione per candidarsi alla carica di Senatore e, come se ciò non bastasse, si ripropone per il ruolo di Sindaco.
Senatore-Sindaco, omettendo la terza S della ricandidatura alla massima rappresentanza amministrativa, è il colpo doppio di Azzollini che, pur previsto dalla legge, è più che discutibile sul piano del buon senso. Da qui l'invito che sia tolta una “S” alla sua funzione politica, nello specifico che sia tolta la S di Sindaco, visto che quella di Senatore è pressoché certa in virtù delle liste bloccate previste dal “porcellum”.
Non mancano gli attacchi alla “dittatura” azzolliniana, allo scarso senso democratico della giunta uscente, al decisionismo senza “se” né “ma” dell'ex sindaco. Rispedite al mittente le accuse di trasformismo rivolte proprio ieri da Azzollini. De Cosmo ha avuto buon gioco nel sottolineare la fedeltà alle sue idee, la totale coerenza a ideali professati in tanti anni di onorata carriera politica.
In quest'ottica ci sarà l'invito ad un voto moderato alle elezioni politiche, giacché al PPE, di cui De Cosmo è Vicepresidente nazionale, fanno capo FI, UDC e UDEUR. Voto moderato e cattolico troppo spesso equivocato dall'ex sindaco, abituato, invece, a genuflettersi dinanzi alle autorità curiali anche quando era in rappresentanza di un'autorità laica, quale lo Stato italiano. “Ma il Comune, dice ironico De Cosmo, val bene una genuflessione”.
Soprattutto De Cosmo ha buon gioco a sottolineare che proprio Azzollini nasce come membro del Pdup e di Lotta Continua, mentre ha aderito a FI nel 1994. “Da quel momento, afferma De Cosmo, fa il moderato, ma di fatto è un autentico leninista. Nel suo dizionario, infatti, manca il termine pluralismo perché la sua cultura di base, leninista, è demofobica. “Non capisci che se non fuciliamo questi pochi capi, possiamo esser messi in condizione di uccidere 10.000 operai?” La citazione, proprio di Lenin, aderisce perfettamente al pensiero azzolliniano”.
Un'arguta battuta sarà riservata infine al manifesto in cui è rappresentata una tavola imbandita con tanti piatti, su uno dei quali c'è il nome di De Cosmo. “Il manifesto è espressione di un'autentica sindrome depressiva. Sulla tavola manca, infatti, il piatto più grande, quello riservato a se stesso, divoratore senza limiti, capace di non lesinare alcuna briciola ai compagni. Basti pensare all'indigesta abbuffata dell'ultima Giunta, in cui Azzollini ha fatto suo il motto “prendiamo tutto finchè possiamo perché del doman non v'è certezza”.