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Stai fuori? Incontro tra chi cambia per tornare e chi torna per cambiare Iniziativa dell’Associazione Molfettesi nel mondo, di Moreview e Inco
15 gennaio 2020

È bello sapere che la distanza non è mai lontananza, che gli studi, i progetti, il lavoro, le novità non potranno mai inficiare, in alcun modo, quel senso di appartenenza che lega un molfettese alla sua terra, che chi “è fuori” non lo è mai completamente. Per il secondo anno, in occasione delle festività natalizie, l’associazione “Molfettesi nel mondo”, assieme all’associazione “InCo” e all’agenzia di comunicazione MoreView, con il patrocinio del Comune di Molfetta, ha organizzato un momento di ritrovo per quanti, lontani dal paese per esigenze eterogenee, volessero condividere le proprie emozioni e le proprie esperienze. Uno scambio a cui, naturalmente, non sono potuti mancare i molfettesi che non hanno lasciato la città e che sono pronti a recepire attivamente i cambiamenti che provengono da lontano. «Si tratta di un incontro con il futuro, di una lezione di vita per chi va e per chi resta» ha commentato il sindaco Tommaso Minervini, riferendosi alle varie testimonianze presenti. Dalla nostalgia della cucina molfettese che prova Emilia Favuzzi, ricercatrice di Neuroscienze a Boston, passando per il riconoscimento di Diego Tatulli, comandante del gruppo Guardia di Finanza a Cuneo, nei confronti dell’istruzione ricevuta nelle scuole molfettesi, sino alla voglia di rientrare che sente Roberto La Forgia, magari con una start-up per la lotta contro il cancro alla prostata, ambito che attualmente lo vede impegnato a Mosca, l’evento “Stai fuori?” ha suscitato nei presenti momenti assai carichi emotivamente. Dopo i racconti di Giuseppe Facchini, attualmente giornalista freelance a Bologna, di Roberto Messina e Clelia La Rosa, le cui esperienze di volontariato si sono svolte in Spagna, e di Marilisa Mastropierro, ora specializzata in Psicanalisi e impegnata nella sua attività lavorativa a Roma, la parola è passata ad una persona che è stata “un po’ più molfettese” dei precedenti, in quanto ex sindaco di Molfetta. «Mi sono trasferita a Roma dalla tenera età di 18 anni e, dopo qualche anno di servizio politico qui, sono tornata lì per lavoro. Partire per me è stata sempre un’azione di sottrazione perché percepisco la nostalgia della mia terra. Ogni volta che ne ho la possibilità torno a Molfetta e, anche nella capitale, non mancano i miei incontri con i compaesani, che mi fanno sentire perennemente a casa» ha dichiarato Paola Natalicchio. Tanti gli omaggi a Molfetta durante la serata, arricchita dal contributo di Moreview del giornalista Michele de Sanctis, che ha offerto agli astanti la possibilità di vedere la città attraverso la realtà virtuale e dalla musica live di un gruppo molfettese talentuoso, i Safe Hedge. Ecco l’importanza di occasioni per dare spazio a chi cambia per tornare e a chi torna per cambiare. © Riproduzione riservata

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