Spiagge molfettesi bagnanti vittime della propria inciviltà
Alla domanda “Quali sono le condizioni delle spiagge molfettesi?” le risposte sono unanimi. In linea generale è stato riscontrato un lieve miglioramento, molto probabilmente in seguito alla pulizia delle spiagge avvenuta grazie all’associazione “2hands”. Ma il compito del cronista non può limitarsi a questo, specie trattandosi di una meta così ambita, fra i giovani in particolar modo, che ne usufruiscono anche di sera. È per questo che è stato chiesto il parere anonimo di bagnanti della Prima Cala di fasce d’età differenti. «Le vedi le condizioni in cui sono tenute le spiagge. La superficie è piena di vetri e carte, ci sarebbe un bel po’ da sistemare ma già la presenza di un cestino per la spazzatura è sinonimo di pulizia. Resta da sperare che la gente ne usufruisca. Del resto questa è la nostra spiaggia e dobbiamo portarla avanti, anche accettandola così com’è. Sarebbe pratico inserire delle docce che possano essere utilizzate dopo il mare, per esempio attingendo l’acqua dal campo sportivo qui accanto». «Pessime: ecco come sono le condizioni della spiaggia molfettese. Non tutti possono permettersi di tesserarsi ad un lido e chi non ha questa possibilità non può che arrangiarsi. Rispetto agli altri anni, ho notato molta più polvere, alla quale si sarebbe potuto ovviare triturando i detriti. È per questa ragione che per quest’estate mi sono munita di comodi lettini: non è più possibile distendersi sulle pietre con il solo telo da mare», è il commento amareggiato di Rita. «Per via degli esami di Stato quest’anno ho scelto di non fare la tessera al Lido, che invece ho frequentato durante le estati precedenti. Naturalmente la zona litoranea dello stesso lido è più curata rispetto a quella della spiaggia libera. Ho notato la presenza di molte alghe nelle vicinanze della costa, forse più alla Bussola (lungomare) che alla Prima Cala, e di molti pezzi di vetro che rischiano di far del male a chi cammina, soprattutto ai più piccoli e ai più anziani», dice Angela. «Frequento sia la Prima Cala sia la Bussola, e onestamente preferisco quest’ultima. Non appena arrivo alla Prima Cala sono invaso dal cattivo odore di alghe, che invece non mi disturba alla Bussola», aggiunge Corrado. Sollevata anche la questione dei parcheggi da una signora che ha lamentato che “non se ne trovano mai”. «Questa è l’unica spiaggia accessibile a tutti per la posizione in cui si trova, non lontanissima dalla città, eppure, oltre questo, la parte in cui c’è il terreno è sempre piena di rifiuti e residui alimentari». Come quelli lasciati costantemente da alcuni bagnanti che durante la scorsa estate si accampavano in spiaggia per settimane, lasciandola in condizioni pietose, come racconta un’altra bagnante. «Non ripulivano mai dopo aver pranzato, non avevano cura dello spazio circostante né rispetto per gli altri bagnanti». Un esempio di come l’inciviltà regna sovrana. «Evidentemente avranno ricevuto una multa – afferma Giuseppe –, quest’estate non ho ancora visto gente accamparsi e sporcare la spiaggia, che, eccetto il primo giorno in cui sono venuta, continuo a trovare in condizioni indecenti ». Le stesse che si vengono a creare quando i mezzi per contrastare la sporcizia ci sono (vedi i cestini per i rifiuti) “ma non vengono utilizzati. Sono lì e non servono a niente” come dichiara Carmela. Mentre altri lamentano la presenza di mozziconi di sigaretta gettati per terra, proprio nelle vicinanze del mare, dove la gente vorrebbe farsi il bagno in un’oasi naturale. Ma non può perché il Comune dovrebbe tenere sotto controllo la situazione, promuovendo magari delle pulizie delle spiagge molfettesi, che non avvengono con una certa frequenza, ma soprattutto perché resta vittima della sua stessa inciviltà e della sua stessa noncuranza dell’ambiente. Purtroppo per gli errori del passato, che continuano ancora oggi (anzi peggio, perché vengono rilasciate nuove concessioni), non ci sono molte spiagge libere, come a Bisceglie dalla quale la nostra città avrebbe molto da imparare su questo argomento. L’attenzione degli amministratori comunali non è mai per i cittadini (si pensa solo al business o alle clientele), ai quali si chiede sempre di pagare anche per poter fare un bagno in mare. Il resto lo fanno gli zozzoni nostrani che sporcano tutto, figurarsi il mare, senza considerare che i primi a vivere in quella sporcizia, in città e sulle spiagge, sono sempre loro. Salvo poi a lamentarsi dei rifiuti sparsi dappertutto. Insomma, manca una cultura civica e non si fa nulla per coltivarla. © Riproduzione riservata