Spazzatour, Molfetta città pattumiera anche in centro. Un lettore scrive a “Quindici”
MOLFETTA – Ancora una puntata dello spazzatour a Molfetta: la sporcizia diffusa anche in centro, come scrive un lettore a “Quindici”: «Che bello abitare in centro, hai tutto sotto casa. Ma proprio tutto. Già risalendo corso Margherita, il corso storico e nobile per eccellenza, noti quanto siano altrettanto nobili coloro che vi passano. Escrementi non raccolti, anche davanti alla cappelletta delle Monache, lampioni artistici utilizzati come orinatoi.
Il tutto nell'indifferenza o rassegnazione di chi magari ha i propri esercizi commerciali o studi professionali (e ce ne sono) proprio lì. Qualche residente invece, ogni tanto un secchio di acqua saponata la getta, in preda al disgusto.
Ma proseguiamo fiduciosi nella bella serata e nella nostra salutare passeggiata... anzi no, salutare no. Già piazza Principe di Napoli ci accoglie con le sue micro discariche sempre aperte perché gli operatori dell'ASM le rimuovono almeno due volte al giorno, ma non basta. La tentazione di liberarsi della propria immondizia è forte. Tanto chi ce lo impedisce?
Va bene, si fa per dire, andiamo oltre, fino a Cesare Battisti, lì di sicuro si avrà rispetto per i bimbi... anzi no.
La pubblica discarica giace sempre prospera a fianco dello storico edificio. Con buona pace del fruttivendolo, della libreria e delle mamme che vanno a prelevare i figli. È finalmente ora di tornare indietro, si cambia strada, non vogliamo certo passare di nuovo accanto alle discariche.
Pessima idea. Se percorrete via Salepico, in particolare l'ultimo isolato che si affaccia su via Cavallotti, vietato guardare per terra. Un fiume ininterrotto di cicche, carte, immondizia varia. Forse non raccolta quotidianamente, di sicuro gettata lì impunemente da chi proprio non conosce vergogna.
P.s. Un suggerimento, ancorché inutile: si potrebbe rendere obbligatorio un posacenere, simile a quelli che ancora sopravvivono al corso Umberto, davanti ai bar ed ai Tabacchi? E anche davanti ai negozi di fronte ai quali stazionano ad ogni ora fumatori incalliti? Così, per dire».
Ma ci chiediamo: a che servono tutte le deleghe date agli assessori sull'ambiente, la qualità della vita, i giardini, il turismo? Solo per fare ammuina, dicono a Napoli. Dovrebbero vergognarsi anche loro di come è tenuta la città ridotta a pattumiera a cielo aperto.
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