Spagnoletta: mercato ortofrutticolo, villa comunale e porto, impegni prioritari
ESCLUSIVA
All'indomani della sua elezione a consigliere regionale, Franco Visaggio garantì, proprio in un'intervista rilasciata a “Quindici”, che il suo successore, come assessore ai Lavori Pubblici, sarebbe stato un esponente del Nuovo Psi. Ed infatti è stato scelto il professor Vito Spagnoletta, 55 anni sposato con due figlie, geologo e docente di matematica presso la scuola media “Giaquinto” .
Anche Spagnoletta, come Visaggio, ha militato nelle fila del vecchio Psi e nell'intervista che segue, rilasciata in esclusiva per “Quindici”, anticipa gli impegni più importanti dell'assessorato ai Lavori Pubblici fino alle politiche del 2006.
Professor Spagnoletta, lei sa dirci come mai è stato scelto per la successione a Franco Visaggio come assessore ai Lavori Pubblici?
“Onestamente no. Per me è stata una sorpresa. Una sera ho ricevuto una chiamata da alcuni compagni del partito che mi hanno chiesto di accettare la nomina da assessore. Dopo di che la presentazione al sindaco, ai componenti dell'ufficio tecnico e da allora è iniziata questa mia avventura. Ad essere sincero non so cosa gli abbia spinti a pensare a me, probabilmente è perché sono un tecnico, prima ancora che un politico.
Come geologo, comunque, ho dovuto affrontare molto spesso i problemi del territorio molfettese; forse questo è stato un ulteriore elemento che ha spinto il direttivo del partito a scegliere me”.
Quali sono i problemi che deve affrontare, da oggi fino alle elezioni comunali, come assessore ai Lavori Pubblici?
“Attualmente ci sono i problemi legati al nuovo mercato ortofrutticolo, alla riqualificazione della Villa Comunale o il mercato ittico. Sicuramente il problema più delicato è quello del porto, che è comunque un problema che riguarda l'intera amministrazione comunale”.
Per quel che riguarda il porto, a che punto si è arrivati?
“Siamo nella fase finale dei progetti. Dopo diversi incontri con gli ingegneri e i tecnici che si stanno occupando della questione, abbiamo consegnato i progetti e, con ogni probabilità, i lavori per il nuovo porto dovrebbero partire per la fine dell'anno. Devo confessarle che è la parte burocratica quella che ci sta creando il maggior numero di problemi, ma sono abbastanza ottimista”.
Per quel che riguarda la Villa comunale, se non ricordo male i lavori sarebbero dovuti iniziare all'inizio dell'estate. Cosa è successo.
“Non le so dare una risposta ben precisa. La riqualificazione della Villa prevede due fasi distinte: in una prima fase ci sarà la ristrutturazione dei bagni unita alla realizzazione di una cisterna interrata. In una seconda fase si andrà a ritoccare una parte della recinzione, quella più esposta alle correnti che giungono dal mare, perché corrosa in più punti. Solo verso ottobre ci sarà l'intervento di maggiore entità, ovvero quello della ripavimentazione dell'intera villa, per la quale ci sarà la piantumazione di alcuni alberi e la rimozione di altri”.
Per quel che riguarda la questione del mercato ortofrutticolo, a che punto è la vertenza del Comune contro i gestori?
“Non conosco a fondo i problemi del mercato ortofrutticolo, essendomi insediato solo da un mese, so che ci sono problemi gravi legati anche alla pavimentazione e al microclima interno, ma di più non le so dire”.
Parlando di politica, gli analisti ritengono che la riunificazione tra SDI e Nuovo Psi, con conseguente superamento della “diaspora socialista”, sia ormai alle porte. Se le cose dovessero cambiare, lei rimarrà nel Nuovo Psi indipendentemente dalla sua collocazione politica o rivedrà la sua posizione?
“Io sono iscritto al Nuovo Psi e resto fedele al mio partito. Ho militato nel vecchio Partito Socialista, anche se non ho mai avuto molto tempo per seguirlo come avrei voluto, e ritengo che sia importante essere coerenti con le proprie idee. Se poi ci dovesse essere questa riunificazione che ben venga, penso che oggi in Italia si senta la mancanza di un partito come il Psi e se si dovesse riaffacciare sulla scena politica credo che sarebbe una cosa molto positiva”.
Vito Piccininni
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