MOLFETTA – Operazione dei sommozzatori della Guardia Costiera questa mattina all’angolo della banchina Seminario del porto di Molfetta. La presenza del gommone dei militari e di un sommozzatore in acqua ha destato molta curiosità nella gente che transitava.
La cosa è apparsa subito misteriosa, si è parlato di qualcuno che era caduto in mare con una motocicletta, altri hanno pensato dal recupero di qualche ordigno bellico impigliatosi nelle reti di un peschereccio e scaricato in porto. Questa eventualità non era remota in quanto era già avvenuto in passato e questo spiega anche l’alto numero delle bombe che hanno impedito di completare i lavori della costruzione del nuovo porto commerciale. L’assenza di ambulanze, ha comunque fatto escludere subito l’ipotesi di una presenza umana nel fondale marino.
Insomma, la mancanza di informazioni e un primo stretto riserbo della capitaneria di porto anche con il vostro cronista di "Quindici", che era sul posto (vedi foto), ha creato una sorta di mistero, svelato più tardi.
I sommozzatori cercavano proprio una motocicletta presente nei fondali a causa di circostanze non ancora chiare: gettata da qualcuno, insomma una bravata di ragazzi oppure caduta fortunosamente mentre era parcheggiata sulla banchina.
Non si può escludere nemmeno l’ipotesi che il mezzo, uno scooter 250, possa essere stato strumento di una rapina o di altro episodio di microcriminalità, fatto sparire per nascondere elementi di prova. Tra l’altro la presenza di molto fango sopra la moto fa presumere che essa si sia inabissata da alcuni giorni. Non si sa nemmeno come la notizia sia giunta agli uomini della guardia costiera, forse per segnalazione di qualche pescatore.
Basterà risalire al proprietario per risolvere il mistero. Della cosa dovrebbe occuparsi la polizia municipale, anche se, viste le circostanze che abbiamo descritto, dovrebbe essere oggetto di indagine dei carabinieri.
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