Slitta di qualche giorno la presentazione della squadra
Forse nel week-end l'ufficializzazione dei nuovi assessori
MOLFETTA - Potrebbero allungarsi di qualche giorno i tempi per la composizione della nuova giunta comunale guidata dal senatore Antonio Azzollini.
Stando a quel che trapela la squadra di assessori che affiancherà il nuovo primo cittadino sarebbe quasi pronta ma dovrebbe essere ufficializzata solo alla fine di questa settimana (al ritorno del sindaco da Roma, dove sarà impegnato per i suoi adempimenti parlamentari) in modo da consentire di limare ancora qualche dettaglio.
Lo scoglio principale, al momento, sembra proprio il riconoscimento, in termini di posti in giunta, da garantire a quei partiti che hanno stipulato accordi politici con la coalizione di centrodestra in vista del ballottaggio (Popolari per Molfetta di Pino Amato, il Partito Repubblicano Italiano e Molfetta Lavora, gruppo guidato dall'ex assessore Pierangelo Iurilli, molto vicino al consigliere comunale eletto nella lista de I Socialisti, Saverio Tammacco).
Sembra che alcuni partiti della Casa delle Libertà abbiano chiesto a Forza Italia, in quanto principale partito della coalizione, un “sacrificio” in modo da far entrare in giunta, “in quota” agli azzurri, i rappresentanti di quelle forze politiche che hanno garantito al secondo turno il loro contributo, rivelatosi fondamentale per la vittoria del centrodestra.
In sostanza la richiesta avanzata da Alleanza Nazionale ed Udc punterebbe a fare in modo che, dei quattro assessori previsti per Forza Italia, due vadano direttamente al partito di maggioranza relativa della coalizione e due siano attribuiti al Partito Repubblicano Italiano e a Popolari per Molfetta.
“Non bisogna dimenticare – chiosa un autorevole esponente della Casa delle Libertà – che Forza Italia esprime anche il sindaco e non può certo pretendere di avere tutto. E poi spetta a loro, in quanto forza politica maggiore, fare un sacrificio per onorare gli impegni che abbiamo assunto tra primo e secondo turno”.
Comunque tutti convengono sul fatto che non esiste alcun problema e che la questione si risolverà in tempi rapidi e “con la massima serenità”.
Passando ai nomi, sembrano scontate le nomine di Carmela Minuto (cui sarà affidata anche la delega di vice-sindaco, come da noi anticipato) ed Enzo Spadavecchia per l'Udc, di Mauro Magarelli ed Annamaria Brattoli per Alleanza Nazionale e di Mimmo Corrieri per Molfetta prima di Tutto. Per quanto riguarda Forza Italia, la questione è legata a come si risolverà il nodo di cui parlavamo prima. Se toccherà al principale partito della coalizione farsi carico anche di quelle forze politiche che hanno sostenuto Azzollini al ballottaggio, agli “azzurri” toccherebbero direttamente solo due assessorati (probabilmente a Giulio La Grasta e Leo Petruzzella, anche se sono in molti, tra gli “azzurri”, ad aspirare ad un incarico in giunta, specie tra coloro che, nei cinque anni passati, sono stati semplici consiglieri comunali ed oggi vorrebbero ottenere un incarico di gestione) più la presidenza della Multiservizi, della Società del Porto (Antonio Camporeale?) e la Presidenza del Consiglio Comunale. Quest'ultima, che in un primo momento sembrava destinata a Pino Amato, dovrebbe andare a Giusy De Bari, mentre la lista Popolari per Molfetta esprimerebbe in giunta una persona indicata direttamente dal consigliere comunale più suffragato (si parla con insistenza di una avvocatessa). Il Partito Repubblicano Italiano dovrebbe invece confermare come assessore Pietro Uva, già titolare della delega all'urbanistica nei cinque anni di amministrazione guidata da Tommaso Minervini.
Il decimo assessorato sembra sia stato promesso proprio a Pierangelo Iurilli (già assessore durante l'ultima giunta dell'ex sindaco) ma sarebbe “subordinato” all'eventuale passaggio in maggioranza (di cui si parla con sempre maggiore insistenza) del consigliere comunale eletto ne I Socialisti, Saverio Tammacco.
Insomma, il Consiglio Comunale deve ancora insediarsi, ma già si prospettano cambi di partito e schieramento da parte di alcuni degli eletti.