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Sinistra italiana Molfetta: Dimissioni del sindaco rimandate… Consiglio rimandato… Città alla deriva!!!
02 agosto 2021

 MOLFETTA – Si fa più pesante il dibattito politico a Molfetta dopo lo sfarinamento della maggioranza “ciambotto” di destracentro, le contraddizioni dei consiglieri Pd che rifiutano di dimettersi dagli incarichi e di lasciare la maggioranza (Piergiovanni e Facchini) contro la volontà del partito. Il sindaco resta attaccato alla poltrona e la città va alla deriva come sostiene Sinistra italiana: « Si scende da una giostra, si sale su di un’altra…

Fuori un giocoliere, avanti un altro!!!

Non bastava la bufera giudiziaria, con appalti truccati, giri di mazzette, sperpero di denaro pubblico, regalie varie, etc.

Eppure c’è chi dice che… la città ora è più bella, che questa è la politica del fare, che sono indagati solo alcuni, che ci sono solo “responsabilità individuali”, che “non ci sono responsabilità politiche collettive”, che “il sindaco è completamente all’oscuro di qualsiasi manovra”…..

E non bastava la bufera giudiziaria….

In questi giorni, con una città stordita dal caldo, presa dalla pandemia, dalle vaccinazioni e dalla legittima voglia di rilassarsi e divertirsi, i cosiddetti “protagonisti” della politica nostrana stanno preparando un nuovo ciambotto, non paghi del primo, che nei prossimi anni lascerà un’eredità pesante nel bilancio comunale e nelle tasche dei nostri concittadini.

Ed allora si scende da un carro e si sale su di un altro, si eliminano i “giocolieri” più imbarazzanti, si indossa un’altra maschera e via con la prossima giostra….  tanto i voti sono sempre quelli…. l’importante è che il totale sia sempre lo stesso (o quasi)!

Come quattro anni fa, dal cilindro viene tirato fuori un bel “coniglio”, un’accozzaglia di liste civiche regionali, di amministratori di ogni specie, di protagonisti del più becero trasformismo politico, insomma tutta quella gente che te la ritrovi ora a destra, ora a sinistra, con i suoi bei pacchetti di voti, voti di quei cittadini amebici che voterebbero anche per il partito monarchico se il capobastone lo chiedesse loro.

Basta un evento pubblico regionale organizzato dal presidente Emiliano per mettere insieme all’interno del contenitore politico CON tutte le liste civiche pugliesi, un maxi raduno dove tutte le “api” di ogni angolo della regione accorrono, attirate dal fiore bellissimo della politica che distribuisce poltrone.

E chi ti ritrovi all’iniziativa???

Udite, udite: proprio quei politicanti in salsa molfettese che oggi sono con Tommaso Minervini (anzi, per la verità, ieri qualcuno era all’opposizione), domani chissà…., pronti a passare il guado, pronti al gioco della poltrona!!!

Tutto questo alla vigilia di un consiglio comunale durante il quale si dovrebbe approvare la salvaguardia degli equilibri di bilancio e l’assestamento generale, non roba da poco…

Ed allora a questo punto ci facciamo seri e chiediamo a gran voce: CHI VOTERA’ CON LA MAGGIORANZA in occasione dell’imminente consiglio comunale sul bilancio?

O meglio: esiste ancora una maggioranza come la conoscevamo sino a pochi giorni fa?

Ed il PD che fa?

O meglio ancora: il Presidente del Consiglio Nicola Piergiovanni che fa? Uno dei protagonisti della precedente amministrazione 2013!!!

E che fanno tutti i “malpancisti” dell’ultima ora?

Lasciano affondare il sindaco, sicuri che già ci sia un’altra scialuppa di salvataggio (il “ciambotto2”), pronti a cominciare un nuovo giro di giostra, ancora più inebriante del primo?

Ed allora, cittadini molfettesi, il circolo di Molfetta di Sinistra Italiana, dopo aver rivolto alle forze politiche cittadine democratiche, civiche e progressiste un appello incentrato sulla legalità, sull’onestà, sulla trasparenza, sulla giustizia sociale, sulla tutela dei più deboli, invoca la dignità, il decoro dell’uomo, direbbe il buon Cicerone l’humanitas!!!

Basta!!! Non ne possiamo più!!!

Non ne possiamo più di trasformismi, affarismi, voltagabbana, ignavi danteschi, uomini senza schiena dritta, populisti che sfruttano la disperazione della gente che non ne può più (ed infatti non va a votare!) per raggranellare miseramente consensi in vista dell’ennesima spartizione di poltrone, incarichi, appalti, bilanci truccati, soldi pubblici (semmai generosamente erogati dalle istituzioni europee) deviati dal loro utilizzo e rivolti a tenere in piedi la fantasmagorica “giostra dei sogni”, quella caterva di opere pubbliche che poi inevitabilmente sollecita i bassi appetiti di uomini capaci di tutto, anche di farsi trasportare caterve di ciottoli presso un lido balneare…

Sveglia Molfetta perbene, sveglia Molfetta dei Gaetano Salvemini, dei Riccardo Muti, sveglia Molfetta che ha fatto proprio il messaggio di don Tonino Bello e che ha seguito il sogno di un’altra città, disegnata e progettata da un certo Guglielmo Minervini, e che era rinata nel 2013, quando una comunità di donne e uomini aveva creduto che si potesse fare, che si potesse cambiare davvero il vento, che si potessero mandare a casa gli affaristi ed i voltagabbana, ma che improvvisamente, per colpa proprio di quei trasformisti border-line e del riaffermarsi prepotente di certe becere politiche di assalto al territorio e delle solite distribuzioni di prebende ed incarichi, ha visto interrompersi il sogno e dopo qualche anno si è ritrovata con certi elicotteri che volavano sulla città…».

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