Sinistra Italiana di Molfetta a fianco delle famiglie contro l'aumento ingiustificato del costo del servizio mensa
MOLFETTA - «Apprendiamo con sconcerto la decisione unilaterale del Commissario Straordinario di imporre un eccessivo e del tutto ingiustificato aumento delle tariffe per le mense scolastiche negli asili nido, nelle scuole dell’infanzia e nella scuola primaria, imponendone addirittura, fuori da ogni legalità, l’applicazione in maniera retroattiva dal 1° gennaio (l’art. 54 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, comma 1-bis, stabilisce che “le tariffe e i prezzi pubblici possono essere comunque modificati in presenza di rilevanti incrementi nei costi relativi ai servizi stessi, nel corso dell’esercizio finanziario. L’incremento delle tariffe non ha effetto retroattivo"; cfr. anche Consiglio di Stato, Sez. V, 31/7/2012, n. 4362) – dice un comunicato del circolo di Sinistra Italiana di Molfetta -.
Comprensibile perciò è la rabbia delle famiglie, rispetto alle quali ci sentiamo di condividere e sostenere la legittima protesta. Anche le conclusioni del confronto avviato dal Commissario con una delegazione di famiglie, stando alle notizie comunicate da organi di informazione locali, appaiono del tutto insoddisfacenti.
Non riteniamo corretta la modalità “imposta” e non condivisa di tentare di risanare eventuali e non chiarite difficoltà per le casse comunali, colpendo in maniera così indiscriminata e pesante ( si pensi, solo per fare un esempio, che per la fascia più alta che viene applicata alle famiglie che non presentano documentazione ISEE si passa da 3,50 a 5,50 euro per la materna e da 3,80 a 4,70 euro per la scuola primaria) le tasche dei cittadini, attentando indirettamente al diritto allo studio dei bambini.
Allo stato si ignorano le motivazioni della decisione, posto che il costo del servizio per il Comune è rimasto immutato, mentre la qualità del cibo e del servizio non è migliorata.
Sinistra Italiana chiede di:
• rinviare l'applicazione di nuove tariffe, laddove vengano adeguatamente motivati gli aumenti richiesti, al nuovo anno scolastico;
• non pretendere, in alcun modo, quote retroattive, che sarebbero del tutto illegittime;
• garantire un controllo più accurato sulla qualità del cibo e del servizio e permettere comunque la libertà di scelta delle famiglie tra mensa scolastica e pranzo domestico senza alcuna forma di discriminazione dei minori;
• continuare l’azione di ascolto, prima di qualsiasi decisione sull’argomento, delle famiglie in protesta, condividendo con loro le decisioni da assumere;
• comunicare con la massima trasparenza le condizioni delle finanze comunali, continuando l’azione rigorosa di risanamento e pulizia messa in atto dall’amministrazione Natalicchio».