Si parlerà di storia e di ambiente nella tavola rotonda Bari racconta: veleni di guerra di ieri e di oggi
BARI - La sera del 2 dicembre 1943 il porto di Bari veniva bombardato dall'aereonautica tedesca. Una tra le 17 navi alleate colpite, la John Harvey, scoppiò col suo carico di bombe di iprite, un gas devastante dagli effetti mortali. Furono oltre mille i morti tra civili e militari e tra questi molti i contaminati dal micidiale gas.
Dopo 70 anni, molte bombe giacciono ancora inesplose in fondo al mare; sono ancora molti i problemi legati alla bonifica ambientale del basso Adriatico e, più in generale del mare. Abbiamo la certezza che sia stato fatto tutto il possibile? In circostanze simili, come si procede oggi? La popolazione può dirsi tutelata? Quali scenari si aprono in campo internazionale?
Su queste domande e sulla necessità di tenere desta la memoria su eventi significativi ancor oggi per il corretto uso del territorio e la tutela dell'ambiente si confronteranno esperti, giornalisti politici, nella tavola rotonda Bari racconta: veleni di guerra di ieri e di oggi - 2 dicembre 1943 - 2 dicembre 2013, organizzata dall'Associazione culturale Ambient&Ambienti in collaborazione con IPSAIC (Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea), ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) e SIGEA (Società Italiana di Geologia Ambientale) il 2 dicembre 2013 a Bari nella Sala Consiliare di Palazzo di Città, alle ore 16,00.
Alla tavola rotonda interverranno: lo storico Antonio Leuzzi, il direttore generale dell'ARPA Puglia Giorgio Assennato, il caporedattore dell'Espresso Gianluca Di Feo, che da anni indaga su questa e altre situazioni a rischio in Italia, il prorettore dell'Università di Bari e presidente del Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare Angelo Tursi, il consigliere scientifico dell'OPAC (l'organizzazione mondiale per il disarmo chimico, Premio Nobel per la pace 2013) Alberto Breccia Fratadocchi, il responsabile dell'ISPRA per le emergenze ambientali in mare Luigi Alcaro e il Senatore Francesco Bruni, componente della Commissione ambiente del Senato.