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Sgominata dai carabinieri banda di rapinatori: 45 colpi in Puglia (5 a Molfetta)
07 agosto 2009

MOLFETTA - Si è conclusa questa mattina, alle prime luci dell'alba, una importante operazione, denominata “Banche e Meloni”, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Barletta tesa a disarticolare un'organizzazione criminale dedita a rapine, detenzione e spaccio di droga, ricettazione, possesso e detenzione di armi, attiva su tutto il territorio della regione Puglia. Avevano messo a segno 45 colpi a banche, farmacie e uffici postali: 5 a Molfetta (vedi elenco sotto). Oltre 70 carabinieri, supportati da elicotteri ed unità cinofile, hanno eseguito 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Trani, nei confronti di capi e affiliati al sodalizio tra i quali figura anche un quindicenne. 45 sono i “colpi” scoperti ai danni di banche, uffici postali e farmacie che hanno consentito ai malfattori di arraffare all'incirca 350mila euro. Questo l'elenco definitivo degli arrestati, tutti già noti alle forze dell'ordine: 1. Lombardi Luigi cl.79 – associato casa circondariale di Trani; 2. Lasala Cosimo Damiano cl.85 - associato casa circondariale di Trani; 3. Filannino Domenico cl.61 - associato casa circondariale di Trani; 4. Filannino Antonio cl.74 - associato casa circondariale di Trani; 5. Spera Gaetano cl.87 - associato casa circondariale di Trani; 6. Mele Luciano cl.77 - associato casa circondariale di Trani; 7. Filannino Michele cl.85 - associato casa circondariale di Trani; 8. Lamacchia Luigi cl.74 - associato casa circondariale di Trani; 9. Pavone Francesco cl.71 - associato casa circondariale di Trani; 10. Gjoni Fiodor cl.84, già detenuto per altra causa presso la casa circondariale di Teramo; 11. Fiorella Giuseppe cl.82, già detenuto per altra causa presso la casa circondariale di San Severo; 12. Rizzi Mario cl.72, già detenuto per altra causa presso la casa circondariale di Brindisi; 13. Cafagna Gaetano cl.70, già detenuto per altra causa presso la casa circondariale di Lecce; 14. Mascolo Francesco cl.74, già detenuto per altra causa presso la casa circondariale di Lecce. La scuola della malavita Di rilievo l'attività di reclutamento e addestramento al crimine svolta dal sodalizio nei confronti di ragazzini incensurati e tossicodipendenti, pronti a tutto pur di assicurarsi la dose quotidiana di droga. Proprio loro infatti venivano utilizzati per l'assalto di banche, uffici postali e farmacie, dopo aver “frequentato” dei veri e propri “corsi” in cui venivano loro trasmessi i “trucchi del mestiere” per essere in grado – dopo un sopralluogo di rito – di mettere a segno la rapina contro l'obiettivo di volta in volta individuato. Una delle prime prove per il rapinatore neofita prevedeva l'assalto ad una farmacia; se l'esame veniva superato si passava al livello superiore, prendendo di mira gli uffici postali. Fatta un po' di pratica, i più determinati potevano aspirare a rapinare le banche, anche in autonomia. Nel corso delle attività investigative due minori – caduti nella rete criminale - sono stati denunciati per avere commesso in totale 22 rapine. Questi alcuni dei passaggi intercettati relativi agli ammaestramenti che venivano somministrati ai giovanissimi in particolare circa gli orari da preferire: “per le cinque del pomeriggio... la sera!... al buio!... allora ti chiudi e ti devi ritirare a Barletta!...” oppure per evitare di fornire dati incontrovertibili ai Carabinieri: “...i soldi...il corpo del reato non deve mai arrivare!... quella è la prova che tu hai fatto il fatto... non devi mai... mai... mai... arrivare!...”. Meglio avere sempre un alibi di ferro: “li... devi avere l'alibi... che quando si esce... insomma devi far vedere che hai fatto... magari te li tieni tu ... tu dove stavi ?? ... a vendere i meloni inc... perché? ... dove stavi? ... a vendere i meloni...” e ancora: “devi venire all'orario della vendita che ti devono fermare...e tu dove sei andato? ... sono andato a vendere i meloni ... perché!...”. L'indagine L'indagine ha preso il via grazie all'individuazione di alcuni minorenni: giovanissimi che, tra aprile e luglio 2008, erano diventati un vero incubo per le banche e gli uffici postali della Provincia di Bari. La loro identificazione, scaturita al termine di laboriose ricerche e appostamenti da parte dei militari, ha consentito di delineare dapprima uno strano circuito di frequentazioni, quindi di risalire ai loro complici e infine di ricostruire l'intero organigramma ed il modus operandi dell'organizzazione, dai compiti dei gregari alle strategie decise dai vertici. Ogni settore era gestito con il massimo scrupolo. Individuato l'obiettivo e calcolata la “fattibilità” del colpo (anche dopo diversi giorni di osservazione), il giovane prescelto veniva accompagnato sul posto con un'auto “pulita”. Quindi gli venivano forniti gli “attrezzi del mestiere” (calzamaglia e taglierino) e venivano definite le modalità esecutive. Stazionando poco distante, un venditore ambulante di meloni (o patate), a bordo di un camioncino, fungeva da fondamentale supporto al dispositivo: atteggiandosi da basista e/o da “palo”, a seconda delle situazioni aveva il delicato compito di fornire un alibi al rapinatore e la “copertura” per l'intera struttura organizzativa, soprattutto in caso di occasionali controlli da parte delle Forze dell'ordine. Dopo il “raid”, il rapinatore di turno saliva su un'altra autovettura che lo riaccompagnava a Barletta, sede del sodalizio. A fronte di un rischio minimo, i sodali percepivano il 50% del bottino, lasciando l'altra metà al rapinatore. Il modello criminale Il modello criminale e gli escamotage utilizzati hanno permesso all'organizzazione di sviare per diverso tempo le indagini. Il salto di qualità si è ottenuto mettendo in sistema i singoli episodi delittuosi e incentrando l'attenzione non solo sull'autore materiale della rapina ma anche sui suoi complici. La violenza dei rapinatori e la determinazione nell'assicurarsi la fuga, ha messo in seria difficoltà gli addetti alle banche che in diverse occasioni sono stati presi in ostaggio con il taglierino puntato alla gola fino all'uscita dall'Istituto. Tra i crimini più efferati si pongono in evidenza gli importanti riscontri acquisiti in ordine ad una rapina ed al tentativo di sequestro occorsi nel settembre 2008 ai danni di un imprenditore barlettano. Nell'occasione, i malviventi non esitarono a sparare ma la vittima rimase fortunatamente illesa. Tale fatto delittuoso, riesumato dal registro ignoti, costituì un esperimento per incrementare gli introiti allargando il “core business” dell'organizzazione al settore delle estorsioni o ai sequestri lampo. Per dimostrare ai vertici di essere anche capace di uccidere una persona qualora necessario e spinto dall'ambizione di acquisire maggiore considerazione all'interno del gruppo, uno degli affiliati si vanta di essere riuscito ad uccidere un cane a colpi di arma da fuoco. La frase intercettata in proposito è agghiacciante: “io ... se non ammazzo un cane non sono capace di uccidere una persona. .... Lo puntai il cane...stetti un bel po' hai capito?...perché mi dispiaceva...là non devi tenere più il cuore...quando abbaiò che se ne accorse il cane bam bam... ”. Elenco delle rapine: 1. Barletta, 29.04.2008, Ufficio Postale; 2. Molfetta, 30.04.2008, Ufficio Postale; 3. Bisceglie, 06.05.2008, Banca Popol. Di Puglia E Basil.; 4. Bisceglie, 09.05.2008, Banca Popolare Di Bari; 5. Andria, 13.05.2008, Banca Popol. Di Puglia E Basil; 6. Modugno, 19.05.2008, Banca Antonveneta; 7. Molfetta, 20.05.2008, Banca Popolare Di Bari; 8. Bisceglie, 28.05.2008, Banco Di Napoli; 9. Manfredonia, 29.05.2008, Banco Di Napoli; 10. Bitonto, 04.06.2008, Banca Popolare Pugliee; 11. Palo Del Colle, 16.06.2008, Banca Popol. Di Pugl.E Basil; 12. Molfetta, 23.06.2008, Banca Antonveneta; 13. Bisceglie, 24.06.2008, Banca Popol. Di Puglia E Basil. 14. Bisceglie, 26.06.2008, Banca Antonveneta; 15. Corato, 03.07.2008, Banca Credem; 16. Conversano, 11.07.2008, Banco Di Credito Cooperativo; 17. Triggiano, 11.07.2008, Banca Popolare Di Bari; 18. Canosa Di Puglia, 17.07.2008, Banca Popolare Di Bari; 19. Margherita Di Savoia, 22.07.2008, Banco Di Napoli; 20. Palo Del Colle, 24.07.2008, Banca Popol. Di Puglia E Basilic.; 21. Barletta, 29.07.2008, Farmacia Giannone; 22. Altamura, 31.07.2008, Banca Popol. Di Puglia E Basil.; 23. Bisceglie, 05.08.2008, Banca Popol. Di Puglia E Basil.; 24. Bisceglie, 07.08.2008, Banca Popol. Di Puglia E Basil. 25. Bisceglie, 08.08.2008, Banca Popol. Di Puglia E Basilicata; 26. Altamura, 11.08.2008, Banca Popol. Di Puglia E Basilicata; 27. Palo Del Colle, 12.08.2008, Banco Di Napoli; 28. Altamura, 18.08.2008, Banca Polol. Di Pugl. E Basilicata; 29. Carovigno (Br), 20.08.2008, Banca Intesa; 30. Mola Di Bari, 21.08.2008, Banca Carime; 31. San Vito Dei Normanni (Br), 22.08.2008, Banca Carime; 32. Bitonto, 26.08.2008, Banca Carime; 33. Carovigno (Br), 27.08.2008, Banco Di Cred. Coop. Di Ostuni; 34. Francavilla Fontana (Br), 29.08.2008, Banca Antonveneta; 35. Ruvo Di Puglia, 01.09.2008, Banca Popolare Di Bari; 36. Oria (Br), 03.09.2008, Banca Carime; 37. Conversano, 04.09.2008, Banco Di Napoli; 38. Squinzano, 05.09.2008, Banco Di Napoli; 39. Rutigliano, 10.09.2008, Banco Di Cred. Coop. Di Conversano; 40. Polignano A Mare, 12.09.2008, Banca Popolare Pugliese; 41. Venosa (Pz), 18.09.2008, Banca Popol. Di Bari; 42. Molfetta, 23.09.2008, Banca Meridiana; 43. Molfetta, 07.01.2009, Banca Meridiana; 44. Barletta; 28.01.2009, Farmacia De Candia; 45. Ruvo Di Puglia, 30.01.2009, Banca Meridiana.
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