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“Senza paura”, storie per superare superficialità e indifferenza
15 novembre 2021

Vivere con un disabile, grave o gravissimo, o vivere da disabile può essere un tunnel senza uscita. Però può succedere che in questo lungo tunnel si accendano diverse luci. È possibile conoscere persone che diventano poi punti di riferimento. Nascono rapporti, amicizie. Sgorga, come da una roccia di alta montagna, musica e non c’è tempo per pietà e rabbia. Lo sa bene Fiorella Grillo, operatrice di riabilitazione neuromotoria presso la Lega del Filo d’Oro che si occupa con amore e forza della causa di difesa e cura della disabilità, oltre che dei temi di valorizzazione del genere femminile. Alcune delle storie da lei vissute nella sua esperienza più che trentennale si sono intrecciate tanto da diventare protagoniste del suo libro intitolato Senza paura. Un’opera che non si limita alla sola narrazione di fatti reali arricchiti con elementi di fantasia e nuovi personaggi, ma una vera e propria guida nell’impervio percorso umano del superamento delle paure insite nella disabilità. Questo percorso comincia proprio dal titolo del libro che è dedicato alla storia di Miki S. La paura citata però è quella condivisa da tutti i disabili e le loro famiglie non solo a causa dei danni funzionali, ma anche dai limiti consapevoli e non della società. Anzi. La distrazione, la superficialità e l’indifferenza del tessuto sociale nel quale viviamo, forse a volte, sono spigoli difficili da arrotondare più della disabilità in quanto tale. Ciò che dimostra Grillo nel libro, ma che ha soprattutto ampiamente dimostrato nel corso della sua esperienza, è che questa paura si può sconfiggere, intrecciando le mani, creando una rete umana. E così le storie di Barbara, Carlo, Alessandra, Antonio, Alessia, Gabriella, Marcello, Sem, Rita, Federico e Piero si contaminano a vicenda e diventano anche le nostre. È tempo di vivere insieme. L’opera è stata impreziosita da fototessere che non riproducono i diversi protagonisti delle storie, ma gentilmente concesse da alcune famiglie per contribuire alla sensibilizzazione dei temi trattati. Il contributo economico raccolto sarà utilizzato per istituire delle piccole borse di studio da devolvere agli alunni delle scuole elementari e medie, per affrontare i difficili temi della disabilità e dell’integrazione sociale. © Riproduzione riservata

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