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Senato e Camera, le primarie di SEL: anche Tommaso Minervini tra i candidati No ai collegi provinciali: Vendola punta alla base regionale. 1/3 delle candidature di SEL sarebbe bloccato: Tommaso Minervini contro i totem sellini
24 dicembre 2012

MOLFETTA - Anche Sinistra Ecologia e Libertà avrà le sue primarie per le politiche del 2013 (si voterà sempre il 30 dicembre). Nichi Vendola, governatore della Puglia, ha serrato i ranghi in vista della competizione di fine dicembre stabilendo che le primarie non si svolgeranno, come nel Pd, su collegi provinciali, bensì su base regionale.

Tra i candidati anche Tommaso Minervini (foto) di SEL Molfetta, che proprio nelle ultime settimane stava cercando il suo spazio per partecipare a queste consultazioni e lanciarsi al Parlamento italiano. Tuttavia, sembra impari il confronto con Dario Stefano, assessore regionale all'Agricoltura, Onofrio Introna, presidente del Consiglio Regionale, Arcangelo Sannicandro, presidente della Commissione Bilancio della Regione, Annalisa Pannarale, segretaria regionale della CGIL, e Francesca Abbrescia, sindacalista CGIL.

Tra l’altro, 1/3 delle candidature di SEL sarebbe bloccato: i dirigenti di SEL prevedono di far eleggere quattro deputati e due senatori, lo stesso Vendola è convinto di ottenere un buon risultato elettorale, anche se guardando all'umore generale di quanti compongono il partito, soprattutto a livello provinciale, l'aria che tira è tutt'altro che entusiasta.

 

«Quelle di febbraio sono le prime elezioni politiche nelle quali si presenta Sinistra Ecologia e Libertà con i propri candidati al Parlamento e al Senato. Il metodo di individuazione degli stessi è quello stabilito dalla Legge “porcellum” che espropria iscritti ed elettori da ogni possibilità di scelta. È un metodo agli antipodi della innovazione, della partecipazione, della freschezza che ha contraddistinto questi tre anni di vita di Sel - la dichiarazione dei consiglieri regionali del Gruppo Sel -. Siamo, però, in grado di rifiutarlo e di respingerlo attraverso il ricorso alle primarie per tutti i possibili candidati al Parlamento, dando la parola al nostro popolo e scrivendo una ulteriore e bella pagina di partecipazione democratica dopo quella del 26 novembre. Il fatto che tale scelta sia stata assunta anche dal PD costituisce un’ulteriore, felice convergenza che porterebbe l’intera coalizione a crescere ulteriormente per la dimostrata capacità di rispondere al bisogno di partecipazione e di protagonismo dei sostenitori del centrosinistra».

 

Da parte piddina, la direzione provinciale di Bari, convocata ieri pomeriggio, ha confermato la candidatura di Antonio Decaro, il quale ha ottenuto la deroga a partecipare alle primarie nonostante il regolamento nazionale vietasse di poter far competere quanti già ricoprono incarichi istituzionali. Fuori dalle liste l'assessore regionale alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati.

In gara anche gli assessori del Comune di Bari, Gianni Giannini (Bilancio) e Maria Maugeri (Ambiente) e il fratello del sindaco di Bari, Alessandro Emiliano. Gli altri partecipanti Pd baresi sono il molfettese Piero De Nicolo, Vito Antonacci, Gilda Binetti, Adalisa Campanelli, Enrico Fusco, Fonte Lofano, Liliana Ventricelli e Teresa Zaccaria.

 

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