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Seminario sullo sviluppo al Rotary di Molfetta
04 novembre 2009

 MOLFETTA - Seminario sullo sviluppo dell’effettivo ed espansione dei Rotary Club relativo al Distretto Puglia e Basilicata, all'Hotel Garden di Molfetta. L’onore alle bandiere ha dato inizio alla manifestazione, a cui è seguito il saluto del presidente del Rotary Club Molfetta Girolamo Altomare e la presentazione da parte dell’Istruttore Distrettuale Domenico Lamastra che ha illustrato i temi che sarebbero stati trattati nel corso del seminario, fortemente voluto dal Governatore Romano Vicario, quali la necessità di ampliamento del Rotary attraverso il contributo fornito dai rotariani che devono identificare e proporre nuovi soci qualificati e determinati a portare avanti la missione del Rotary; la necessità di raggiungere gli obiettivi che l’associazione si prefigge.
In qualità di Presidente della Commissione Distrettuale per l’Espansione, Vito Andrea Ranieri ha affermato che ci troviamo in un momento della storia del Rotary in cui ci si preoccupa di tutelare i propri privilegi ed interessi piuttosto che obbedire alla regola "servire, non servirsi". Pertanto ciascun rotariano deve mostrare dedizione al servizio, conoscenza delle regole dalle quali non deve discostarsi e deve collaborare con gli altri rotariani per la realizzazione dei progetti, senza nutrire invidia nei loro confronti.
Luigi Palombella, assistente del governatore ha esordito con la citazione del grande rotariano, Padre Federico Weber: «Il Rotary è nato dalla constatazione della solitudine, perciò si fonda sull’amicizia organizzata ai fini del servizio dell’uomo. Di qui la volontà di espansione del Rotary in uomini disposti al servizio e non solo ai fruitori del distintivo e ai periodici visitatori di feste conviviali; quindi l’espansione quantitativa deve essere anche qualitativa. Il Rotary è un’associazione di amici o circolo cittadino con una vocazione elitaria, culturale e persino culinaria». Parole di straordinaria attualità che evidenziano un forte connubio tra eccellenza intellettuale ed integrità morale, in base al quale si costruisce il profilo del perfetto rotariano.
Ciascun Rotary Club sceglie i propri soci tra persone adulte di buona reputazione: amministratori d’impresa, persone che svolgono una professione rispettabile e riconosciuta, persone che ricoprono il ruolo di leader nelle proprie comunità, persone con particolari meriti culturali, tutti impegnati a favore del prossimo.
Sabino Chincoli, Presidente Sottocommissione Distrettuale Mantenimento e Sviluppo dell’Effettivo spiega come il Club deve aprire le porte a nuove professioni, anche al precariato di leadership, accogliere giovani non assenteisti che mostrano disponibilità pur non occupando posizioni di privilegio e favorire le donne.
Il 40% dei soci manca del cosiddetto "senso di appartenenza". Occorre sviluppare questo senso attraverso l’informazione, la conoscenza e diffusione del Manuale di Procedura Penale e la prova delle quattro domande.
Domenico Mutino, Nicola Auciello e Fedele Zaccara, rispettivamente Presidente Distrettuale Applicazione norme, statuti e regolamenti, Presidente Sottocommissione Distrettuale Analisi della presenza rotariana sul territorio e il Presidente Sottocommissione Distrettuale Analisi delle dinamiche economiche e sociali del territorio, hanno affrontato questioni relative alla presenza rotariana nel Distretto, alle dinamiche economiche e sociali nel territorio del Distretto e la possibile espansione. Mutino ha elencato le regole essenziali per la dislocazione geografica del Rotary, dove e come reclutare soci ben radicati nella realtà sociale. Ogni socio deve svolgere la sua professione nel territorio dove vive o nelle immediate vicinanze. Il rispetto di tali regole permettono di evitare il caos, prevenire e prevedere i conflitti, favorire una ordinata realizzazione dei progetti.
Auciello ha fornito dei dati riguardo la presenza dei Club sul territorio: 45 Club dislocati tra Puglia e Basilicata e per ogni diecimila abitanti si contano sei rotariani. La provincia di Bari rappresenta il 35% del totale e solo il capoluogo pugliese vanta la presenza di cinque Club, ossia il 20% dei soci dell’intero distretto. Le città che registrano maggiore sofferenza sono Matera con il 3,3% di soci e Brindisi con il 4,4%.
Zaccaro ci fornisce numeri relativi alla presenza dei rotariani in tutto il mondo: 1 milione 234 miliardi di soci nel 2009; tutta l’area giapponese registra un grave deficit, idem gli USA, mentre in India, in Corea e Africa si registra un notevole progresso. Zaccaro conclude la sua relazione affermando che pur mantenendo fermi gli ideali del fondatore del Rotary Club, Paul Harris, occorre lanciare messaggi di strategie moderne. La globalizzazione impone mutamenti nei modi di vivere e i rotariani devono adeguarsi a ciò.
Al seminario sono intervenuti anche Alfredo Curtotti, Presidente Commissione Distrettuale per lo Sviluppo dell’Effettivo e dell’Attività Interna, il Coordinatore Editoriale della Rivista Distrettuale, Alfonso Forte e il Governatore Romano Vicario che ricordando come il Rotary Club sia il primo Service Club fondato a Chicago nel 1905, ha ribadito la sua missione tesa a promuovere la pace, a favorire il miglioramento delle condizioni sanitarie nel mondo, a sostenere programmi per l’istruzione e la lotta alla povertà.

© Riproduzione riservata

Autore: Rossella Marzocca
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