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Scuola: il Governo taglia, la Regione salva: 22 milioni per classi più piccole e garantire mille precari L'assessore Minervini: “Il governo regionale ha un'altra idea non solo degli insegnanti ma anche della scuola”
04 giugno 2009

MOLFETTA - Decisa reazione della Regione Puglia contro i tagli alla scuola del governo Berlusconi. A settembre a causa della legge Gelmini-Tremonti ci saranno in Puglia quasi quattromila docenti in meno. Solo a Molfetta sono circa 500 gli insegnanti abilitati, inseriti nelle graduatorie permanenti, che il prossimo anno potrebbero non trovare una cattedra, neanche in supplenza. ”Tremonti e la Gelmini hanno in testa una scuola parcheggio dequalificata, convinti che tanto ci sono troppi professori meridionali – commenta l'assessore alla Trasparenza Guglielmo Minervini(foto) -. Il governo regionale ha un'altra idea non solo degli insegnanti ma anche della scuola”. Per attuare questo disegno l'assessorato all'istruzione della Regione ha elaborato un accordo di programma che ha sottoposto al Ministero dell'istruzione al fine di salvare dai tagli un quarto dei docenti pugliesi a rischio per i prossimi due anni, con un finanziamento di 22 milioni di euro. La Regione, in accordo con la direzione scolastica regionale, ha proposto di agire per eliminare le classi sovraffollate, imponendo un tetto massimo di 25 alunni, contro i 30 previsti dal decreto Gelmini. Poi se nelle classi ci sarà uno studente disabile, la soglia massima di alunni si abbasserà a 20 unità. "Abbassare il numero degli studenti delle classi non significa solo salvare dall'espulsione migliaia di insegnanti magari precari da anni. Significa anche salvaguardare un minimo di qualità didattica, garantendo la possibilità di una relazione diretta e personale tra insegnanti e ragazzi”, evidenzia Minervini. Questa scelta, infatti, si calcola che genererà un aumento di oltre trecento classi in cui troveranno collocazione quasi mille cattedre in più rispetto alla pianta organica della scuola pugliese, messa in ginocchio dalla riforma del governo. “Noi abbiamo in testa un laboratorio di formazione al futuro sul quale la comunità ha interesse a investire il meglio delle sue risorse. Il meglio, non gli spiccioli dei suoi risparmi", conclude l'assessore. Ora si attende solo la firma del ministro Mariastella Gelmini che non dovrebbe tardare, considerando che l'operazione è a costo zero per lo Stato.
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