Scandaloso: l'amministrazione comunale di Molfetta vende i suoi locali al Fashion District per fare cassa
Questa sera al consiglio comunale in approvazione la relativa delibera
MOLFETTA - Torna la massima assise cittadina. Questa sera, infatti, alle 17,30 è stata convocato a Molfetta il consiglio comunale.
Questi gli argomenti all'ordine del giorno:
- Approvazione verbali sedute precedenti (12 febbraio – 19 e 23 marzo – 20 e 26 aprile 2007).
- Delibere adottate dalla giunta comunale con prelevamento dal Fondo di Riserva. Comunicazione al Consiglio ai sensi dell'art.166, comma 2°, del D.L.vo n.267/2000.
- Modifica convenzione con la società Fashion District. Variazione al Bilancio di Previsione 2007.
- Classificazione a strada statale dell'asse di collegamento tra il nuovo Porto Commerciale e lo svincolo “Zona Artigianale” della “SS.16 bis”.
Elezione Commissione Comunale per la formazione degli elenchi dei Giudici Popolari.
- Delibera della Giunta Comunale n.132 del 7/06/2007 avente per oggetto “Conferimento incarichi di rappresentanza e difesa in giudizio dell'ente. Disciplina”. Istanza di revoca (su richiesta di n. 9 consiglieri comunali).
- Esternalizzazione del servizio di trasporto scolastico.
- Esternalizzazione del servizio di refezione scolastica.
Al di là dei fatti politici attesi: l'annuncio delle dimissioni del consigliere della Margherita Lillino Di Gioia, già annunciate in conferenza stampa, ma che non figurano all'ordine del giorno, potrebbe essere lo stesso Di Gioia ad anticipare l'annuncio e poi una possibile dichiarazione di Pino Amato di adesione al gruppo di An, dopo che già la scorsa seduta si era collocato fisicamente accanto ai suoi colleghi di Alleanza nazionale, ci sono due patate bollenti.
La prima è quella che riguarda l'assessore Anna Maria Brattoli per la storia della gara di appalto relativa al trasporto pubblico, una vicenda sollevata da “Quindici”, che vedeva come partecipanti alla gara alcuni suoi parenti e sulla quale la stessa Brattoli, dopo la sua fuoruscita da An perché contraria all'adesione di Pino Amato, è stata abbandonata dal suo ex partito
La seconda, mantenuta nascosta per ovvi motivi, e mascherata con la dizione: “modifica della convenzione con la società Fashion District” si riferirebbe alla vendita al Fashion District per una somma considerevole dei locali che il Comune ha ricevuto dalla stessa Molfetta Outlet per utilizzarli ai fini promozionali della città. Insomma, per fare cassa quest'amministrazione di centrodestra si venderebbe anche la... mamma.
Avevamo avuto notizia di questa scelta scandalosa qualche giorno fa e stentavamo a crederci, al punto da temporeggiare nel dare la notizia. Ma ora la cosa viene ufficializzata in consiglio.
Che ne diranno le associazioni dei commercianti molfettesi che si erano tanto battute per avere questi locali ai fini di promozione turistica? Sono state tacitate anch'esse grazie a qualche contributo per manifestazioni varie? A noi questo provvedimento sembra uno scandalo e ci auguriamo che l'opposizione di centrosinistra (nella foto: Lillino Di Gioia, Mino Salvemini e Nino Sallustio) faccia sentire la sua voce, anche se i consiglieri muti, gli automi della maggioranza, saranno pronti ad alzare la mano come tanti manichini agli ordini del sindaco, come è avvenuto finora. E la città perderà un'altra occasione, solo per fare cassa.
Insomma, il bilancio di questo Comune sarebbe abbastanza disastrato se si deve ricorrere anche a questi artifici. Che ne dice l'assessore Mimmo Corrieri? Quali “giustificazioni” inventerà questa volta? E su chi scaricherà la colpa?