MOLFETTA - Ancora uno scandalo nella sanità italiana, dopo quello degli ormoni della crescita e l’operazione «Open Eys» di ieri. A Parma sono stati arrestati dai Carabinieri del NAS 9 medici cardiologi che hanno svolto o svolgono la propria attività presso il reparto di Cardiologia del Policlinico di Modena, accusati di associazione per delinquere, peculato, corruzione, falso in atto pubblico, truffa ai danni del S.S.N., sperimentazioni cliniche senza autorizzazione. 67 le persone indagate, 12 le aziende, di cui 6 straniere, per le quali è stato disposti il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione.
Vitangelo Solimini, coordinatore di Cittadinanzattiva Molfetta, ha commentato questi incresciosi episodi di malasanità o di truffa al sistema sanitario nazionale.
«Non abbiamo ancora digerito lo scandalo degli ormoni della crescita, prescritti ai bambini, in cambio di regalie varie “offerte” dalle case farmaceutiche che, ci ritroviamo di fronte a nuovi e più gravi fatti corruttivi. Ben 9 cardiologi arrestati a Modena con accuse veramente infamanti e disonorevoli, come la associazione per delinquere, corruzione, peculato, truffa, falso in atto pubblico. Oltre agli arrestati ancora una settantina di indagati. Dietro a questi le solite grandi aziende che producono strumentazione sanitaria.
I cardiologi sperimentavano ed usavano attrezzature senza che queste fossero fornite delle dovute autorizzazioni. In cambio, ovviamente, i medici ricevevano danaro, tanto danaro, tantissimo danaro. L’operazione a Modena è stata condotta egregiamente dai carabinieri di Parma.
Parallelamente all’operazione modenese, vi è stata quella della tenenza della Finanza di Molfetta, che ha messo le mani sul reparto di oculistica all’ospedale di Terlizzi. Agli arresti il primario e due medici estranei al nosocomio. Questi ultimi due operavano i propri pazienti nella sala operatoria dell’ospedale. Pratiche veramente indegne.
La corruzione nella sanità ormai non conosce limiti. Ci incombe l’obbligo però di affermare, che non tutti i “camici bianchi sono sporchi”. Conoscendo l’ambiente, possiamo affermare che la stragrande maggioranza, per nostra fortuna, ha “camici” veramente puliti. Il problema della corruzione dilagante esiste, va combattuto e risolto.
Invitiamo i responsabili tutti della sanità ad essere più presenti e l’Ordine dei medici ad essere molto più duro, così facendo si difendono i medici puliti e meritevoli. Siamo certi che i colleghi di Modena, Cittadinanzattiva di Puglia e la Direzione Nazionale si costituiranno parte civile. Ci auguriamo che i responsabili tutti della Sanità, abbiano sentito e compreso il messaggio del nostro Presidente Napolitano, sull’uso corretto dei soldi della sanità. Noi avvertiamo tutto il disagio per la nostra impotenza al cospetto di cotanta corruttela, dichiarandoci indignati e disgustati».
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