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Salvami” il racconto di “Fatti Albero” sotto i Pini di via don Minzoni a Molfetta
03 giugno 2024

MOLFETTA - “La legge più importante di tutte, la Costituzione Italiana, nel 2022 ha subito un cambiamento epocale” – così ha esordito lo scrittore Alfredo Di Giovanni alla presentazione del suo libro “Fatti Albero -  ispirato a una storia vera”.

Una serata di Festa sotto l’ombra dei grandi Pini di via don Minzoni a Molfetta in cui il Comitato per la Difesa del Verde e del Territorio a tutela degli alberi, in presidio permanente ormai da diverse settimane, ha sottolineato come dal 2022 l’articolo 9 della Costituzione è stato modificato ed ha sancito a chiare lettere che la nostra RepubblicaTutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.

Un doveroso aggiornamento imposto dai cambiamenti climatici che ormai stanno colpendo velocemente ogni area del Pianeta e che impongono a chi governa scelte urgenti atte a tutelare in ogni modo ogni forma di azione utile a contrastare questi rischi ambientali per noi e per le future generazioni.
Ma, purtroppo, parliamo di sensibilità e impegni verso l’ambiente e il territorio che non abitano da anni nel nostro Comune e che ci danno ancora più motivi e forza per continuare i presidi mattutini su via don Minzoni e per continuare a chiedere al Sindaco quell’incontro/confronto sul progetto PINQUA che ha eliminato già 28 Pini adulti definiti “pericolosi” solo perché non era mai stata fatta una seria manutenzione alla strada e ai marciapiedi.
Noi stiamo dando voce agli alberi; per 50 anni questi Pini hanno vissuto assieme agli abitanti del quartiere di Levante fornendo ossigeno, cinguettii e bellezza pur subendo tremende capitozzature ai tronchi che nulla hanno a che fare con la corretta gestione del verde urbano.
Mentre ascoltavamo la storia che ha ispirato il libro “Fatti Albero” abbiamo tutti pensato che volessero far sentire la loro protesta perché esistono leggi che li tutelano, soprattutto durante il periodo della nidificazione e della cova degli uccelli, ma i fatti raccontano altro, come lo dimostra la immensa “pietraia” che chi ha partorito questo assurdo progetto di “riqualificazione urbana” ha generato e che noi non vogliamo che si estenda oltre.
Eravamo in tanti ad ascoltare in silenzio una storia avvincente che per un attimo siamo tornati bambini cantando insieme una canzone che tanti di noi ricorderanno: “Ci vuole un fiore”, famosissimo brano composto da Gianni Rodari con la musica di  Sergio Endrigo e Luis Bacalov.
Eravamo in tanti ad ascoltare la musica dei pini. SI, perché gli alberi hanno il loro linguaggio, sono altamente sensibili a tutto ciò che li circonda e c’è chi ha pensato a come creare un apparecchio che collegato mediante elettrodi alle foglie, possa tradurre in musica la loro vitalità. Abbiamo ascoltato in silenzio, c'era solo l’albero a esprimersi, cambiando la sua melodia quando si toccavano le foglie.
Scrive Alfredo di Giovanni: “È così. Gli uomini sono ingiusti. Lo sono da sempre, da quando sono apparsi su questo pianeta. Non si rendono conto della ricchezza che hanno. Intendo la ricchezza di essere in vita, di poter godere della ricchezza della natura, del semplice fatto di poter respirare, di essere ai piedi di un albero e vivere il miracolo che ogni secondo siamo in grado di compiere: trasformare la luce in respiro”.
Un ringraziamento va ad Alfredo per le sue bellissime parole d'amore per gli alberi che ci spronano ancora di più a lottare per la salvezza dei nostri pini; a coloro che sono intervenuti per meglio informare la cittadinanza sulle vicissitudini riguardanti questa "riqualifica" ed a tutti/e che hanno animato la serata, con versi vernacolari molfettesi e con danze tradizionali Mediterranee ed est europee.
Infine, un grande ringraziamento a tutta la cittadinanza, soprattutto i tanti giovani, che hanno partecipato a questo evento per affermare che un altro tipo di riqualificazione di Via Don Minzoni e del Verde cittadino devono essere possibili e che gli alberi della nostra quotidianità non sono qualcosa di irrilevante ma un patrimonio vivente da tutelare e promuovere.
Il Comitato proseguirà la sua battaglia fino a quando non ci sarà un confronto in Comune con l’Amministrazione e i tecnici; un incontro a cui hanno chiesto di partecipare anche le tante associazioni, sindacati, movimenti e partiti firmatari di un documento di appoggio alla vertenza.

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