Recupero Password
Rocco Altomare sceglie di patteggiare la pena: 3 anni e 4 mesi di reclusione e interdizione dai pubblici uffici
15 novembre 2011

Patteggiamento per l’ing. Rocco Altomare, ex dirigente del Settore Territorio del Comune di Molfetta, ancora agli arresti domiciliari per l’operazione «Mani sulla città», come pure suo fratello ing. Donato Altomare. Secondo indiscrezioni, sarebbe questa l’evoluzione dell’inchiesta su presunti scandali edilizi a Molfetta. Tre anni e 4 mesi la possibile pena sostitutiva (che prevede la diminuzione fi no a un terzo), con l’interdizione dai pubblici uffi ci, quest’ultima, a quanto pare rigettata da Altomare con una certa insistenza. L’ing. Altomare avrebbe, dunque, ammesso le sue presunte colpe? Sarebbero state coinvolte anche altre illustri personalità locali e non? Di fronte ai presunti reati commessi e alla somma delle pene previste per ognuno, il Pm Antonio Savasta avrebbe ricevuto dai difensori dell’indagato una richiesta di riduzione della pena in cambio della rivelazione di “nomi grossi” coinvolti? Tutte ipotesi, l’indagine continua in silenzio, senza pubblicità. Vediamo di capire quali reati sono attribuiti all’ex dirigente comunale e quali pene previste dal codice. Primo dei reati contestati dalla Procura della Repubblica di Trani all’ing. Altomare, l’associazione a delinquere (art.416 del Codice Penale) per «procurarsi ingiusti vantaggi patrimoniali derivanti da attività illecite » nel settore dell’edilizia. Previsti da 3 a 7 anni di reclusione (da uno a 5 anni per il solo fatto di aver partecipare all’associazione). A pioggia anche corruzione per un atto contrario ai doveri d’uffi cio (art.319 c.p.), lottizzazione abusiva (artt. 30 e 44 del DPR n. 380/01, Testo unico dell’edilizia), falsità ideologica e materiale (art. c.p.). Da 2 a 5 anni di reclusione la pena sancita nell’art.319 (tra l’altro aumentata se il fatto la stipulazione di contratti nei quali sia interessata l’amministrazione alla quale il pubblico uffi ciale appartiene), mentre per la lottizzazione abusiva diverse sono le sanzioni penali (salvo reati maggiori): l’ammenda fi no a 10.329 euro per l’inosservanza delle norme, prescrizioni e modalità esecutive previste; l’arresto fi no a 2 anni e l’ammenda da 5.164 a 51.645 euro nei casi di esecuzione dei lavori in totale diff ormità o assenza del permesso o di prosecuzione degli stessi nonostante l’ordine di sospensione; l’arresto fi no a 2 anni e l’ammenda da 15.493 a 51.645 euro nel caso di lottizzazione abusiva di terreni a scopo edilizio (anche per interventi edilizi nelle zone sottoposte a vincolo storico, artistico, archeologico, paesistico, ambientale, in variazione essenziale, in totale diff ormità o in assenza del permesso). La sentenza fi nale potrebbe disporre la confi sca dei terreni e delle opere abusivamente costruite (come l’Hotel Tritone, alcun immobili nella zona industriale e nella nuova zona residenziale, le villette residenziali nell’agro spacciate per cisterne fuori terra, ecc.) Infi ne, per il falso ideologico e materiale le pene variano in base al ruolo dell’imputato (pubblico uffi ciale o privato) e al documento falsifi cato, ma fi no a 2 anni di reclusione. Altri reati che vengono contestati: concussione (art.317 c.p.) e abuso d’uffi cio (art.323 c.p.): per il primo sono previsti da 4 a 12 anni, per il secondo da 6 mesi a 3 anni di reclusione. A questi si aggiungono, secondo l’accusa, la distruzione e il deturpamento di bellezze naturali (art. 734 c.p.), per cui è prevista un’ammenda da 1.032 a 6.197 euro, e l’assenza di autorizzazione per alcune opere edilizie (comparti 6-7-8), eseguite in diff ormità se presente (art.181 della Legge n.137/02, Codice dei beni culturali e del paesaggio). In questo caso, le sanzioni, previste per rinvio, possono essere pene detentive congiunte a pene pecuniarie, ma, eccetto l’eventuale natura permanente del reato (art.157 c.p.), la prescrizione estingue il reato in 3 anni. Sanzione accessoria potrebbe essere il pristino dello stato dei luoghi a spese del condannato. Infi ne, la mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, che prevede la reclusione fi no a 3 anni o la multa da 103 a euro 1.032 euro. Infatti, Altomare, per danneggiare Guglielmo Facchini, «autore di esposti verso l’UTC per abusi perpetrati in zone a vincolo idrologico e lame», di fronte all’indagine dei CC Noe, «dichiarava falsamente che nell’ambito del Pip erano state eff ettuate, “opportunamente concordate con l’AdB”, le analisi di compatibilità idrologica-idraulica [...] circostanza non veritiera», e «continuava un’azione persecutoria verso Facchini». Con una serie di DIA e procedimenti viziati «da eccesso di potere », otteneva il blocco degli interventi richiesti da Facchini e «depistava le indagini». I cittadini, infi ne, si chiedono: in caso di patteggiamento, le spese legali anticipate dal Comune saranno ora a carico dell’ing. Altomare?

Autore: Marcello la Forgia
Nominativo  
Email  
Messaggio  
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet