Rischio chiusura per il cinema Odeon
A circa quattro mesi dall'apertura del multisala Cinestar a Molfetta una domanda si fa sempre più frequente tra la gente: “Che ne sarà del cinema Odeon?”. C'è chi lo ritiene ormai un capitolo chiuso, chi spera che continui ad esistere, magari anche solo come teatro, e chi non se ne preoccupa affatto. In realtà, ormai da qualche settimana, le voci su una possibile chiusura entro l'estate si sono fatte più insistenti, accentuate dalla concorrenza che, come una calamita, attrae quotidianamente centinaia di persone. Basterebbe solo affacciarsi nei pressi dei due cinema per rendersi conto di come siano totalmente opposte le situazioni di ciascuno: da una parte il Cinestar, stracolmo di gente che fa a gara, in primo luogo per trovare un posto, un'aiuola o meglio ancora uno spazio in piena campagna dove parcheggiare la propria auto e poi per aggiudicarsi, dopo una interminabile coda, l'ultimo biglietto disponibile in prima fila; dall'altra parte il nulla o quasi, poca gente, sicuramente i più affezionati, e tanti, troppi posti liberi per poter continuare a “sopravvivere”. A conferma di ciò giungono, non di certo inaspettate, le parole dei responsabili dell'Odeon, i quali, mostratisi a noi di Quindici abbastanza amareggiati, hanno denunciato una perdita notevole di affluenza per quel che concerne soprattutto il pubblico più giovane, a loro parere poco sensibile nei confronti di una realtà locale più piccola, ma comunque importante. Si tenga conto, infatti,di come molti molfettesi non scelgano a priori di recarsi all'Odeon, nonostante questo proponga almeno uno stesso film di quelli presenti nelle dodici sale del Cinestar e a minor costo. Ad aggravare la situazione l'esclusione di Molfetta dalla stagione teatrale pugliese e quindi l'impossibilità di adibire la struttura per spettacoli di vario genere. Inoltre, nonostante ci siano state delle iniziative da parte della direzione per attirare più gente, come la riduzione del costo del biglietto, l'aumento dei giorni dedicati alla rassegna cinematografica da uno a due e la riapertura dell'angolo bar, le risposte non sono comunque state positive, a tal punto che a lungo andare pare si rischi sul serio la chiusura. I responsabili hanno poi sottolineato che questa forte crisi ha riguardato solo il cinema della nostra città e non quelli dei comuni limitrofi, come Bisceglie e Trani, dove, forse per una migliore organizzazione o per una maggiore attenzione dei cittadini e dell'amministrazione verso queste più piccole realtà, il calo si è verificato in minor misura. Ed è proprio ad un dialogo col Comune che punta lo stesso Odeon, prendendo spunto da queste altre realtà vicine, nella speranza di ricevere sovvenzioni per poter promuovere nuove iniziative, ad esempio una convenzione con le scuole che permetta agli studenti di recarsi al cinema pagando un biglietto ulteriormente ridotto, in modo tale da ammortizzare la crisi almeno parzialmente. In questo momento, tuttavia, queste sembrano rimanere solo speranze o ancora peggio illusioni; l'unica certezza è la consapevolezza che, se nei prossimi mesi la situazione non migliorerà, oltre al cinema verrà meno anche la sua funzione di teatro, a causa delle diverse spese difficilmente sostenibili autonomamente. Bisogna vedere, quindi, cosa accadrà, se questo cinema si unirà alla stessa sorte degli altri che un tempo animavano la nostra città e che ora solo in pochi ricordano, se quella struttura verrà adibita ad altro e a cosa, ma soprattutto se, come gli stessi responsabili hanno affermato con amarezza, “ci prenderemo a schiaffi ” per aver voltato le spalle al nostro vecchio e non sempre amato Odeon.
Autore: Alessandra Lucivero