Recupero Password
Rione Paradiso, il nuovo parco non ancora aperto e già distrutto dai vandali
15 settembre 2010

Ormai per i residenti di via Luigi Einaudi, la strada che costeggia il parco, è divenuto consuetudine vedere ragazzi che con facilità scavalcano i cancelli e indisturbati entrano all’interno del parco continuando a distruggere i giochi per bambini all’interno del parco e le panchine nuove di zecca installate qualche mese fa e mai usate. Da alcune foto scattate dall’esterno del parco, si nota il degrado in cui si trova il parco a distanza di qualche mese dalla fi ne dei lavori e dall’istallazione dell’area giochi, dei cestini gettacarte e delle panchine. L’area adibita a verde è infestata di erbacce, molte le panchine sono divelte, sradicate da terra e scaraventate in aria, oltre ai rifi uti di qualsiasi genere buttati a desta e a manca in tutta l’area del parco. Si parte con bottiglie e bottigliette in plastica, per poi arrivare al vetro e ad alcuni scarti edilizi e grossi tubi in plastica. Insomma, più che un parco sembra un immondezzaio. Per non parlare dell’area giochi, piena di mattoncini facenti parte del pavimento, con schegge degli stessi disseminate dappertutto, come è facilmente visibile dalle foto. A febbraio scorso, il Comune attraverso un apposito bando stava tentando di trovare, attraverso un’indagine di mercato, un soggetto privato a cui affi dare la gestione dello stesso parco. L’amministrazione, infatti, resasi conto dell’incapacità di gestire un parco così grande e con un costante bisogno di manutenzione, aveva proposto ai privati di assumersi l’onere della gestione, I privati, però, dovevano garantire l’ingresso libero per almeno 12 ore al giorno, la manutenzione ordinaria e straordinaria, la realizzazione dell’impianto di irrigazione, l’ampliamento della dotazione di panchine e piante, la cura del verde e la piantumazione di fi ori e la manutenzione dell’area destinata ai giochi, tutto questo in cambio della possibilità di realizzare alcuni punti ristoro all’interno del parco, senza pagare alcuna somma al Comune. Il parco sarebbe stato affi dato al miglior off erente. Off erte che evidentemente non sono arrivate a distanza di mesi e che costringeranno il Comune a tener chiuso uno dei più grandi polmoni verdi della città. E a proposito di parchi realizzati e mai resi fruibili ai cittadini, che con i loro soldi hanno contribuito alla loro realizzazione, ci torna in mente il parco di Mezzogiorno, nella zona 167, ribattezzato da “Quindici” il parco a “luci rosse”, realizzato nei primi anni del duemila e mai aperto al pubblico dopo quasi 10 anni dalla sua realizzazione, nonostante il bando dell’amministrazione comunale per l’affi damento dell’area del febbraio scorso. Resta comunque l’amaro in bocca per i soldi pubblici sperperati e la rabbia nel vedere quei giochi nuovi di zecca e quelle panchine non ancora usate, distrutte e scaraventate in terra. Forse, sarebbe meglio che il Comune non realizzasse parchi e piazze, quando non è in grado di garantirne la sorveglianza: meglio risparmiare questi soldi, soprattutto quando i cittadini che quei soldi pagano, non potranno mai fruirne.

Autore: Giovanni Angione
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2024
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet