Rinviati a giudizio tre giovani per lo stupro della stazione
MOLFETTA – 25.2.2002
Sono stati rinviati a giudizio i tre presunti responsabili dello stupro ai danni dei una ragazza di 19 anni lo scorso settembre.
I tre, Pantaleo Sinigaglia, di 29 anni, Corrado Sigrisi, di 26 e Angelo dell’Olio, di 23, dovranno rispondere di “concorso in violenza sessuale e porto illegale di un coltello di genere proibito”, in quanto il gip del Tribunale di Trani, Antonio Lovecchio ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pubblico ministero Achille Bianchi.
Il fatto si svolse giovedì 6 settembre 2001: la ragazza, da poco maggiorenne, intorno alle ore 19, sarebbe stata avvicinata da uno dei tre mentre era ferma nei pressi di un bar vicino alla stazione ferroviaria di Molfetta in attesa del fidanzato.
Uno dei tre malviventi le si era affiancato e, minacciandola con un coltello, l’aveva costretta a seguirlo sino ad un vicino capannone industriale abbandonato che si trova alle spalle della stazione.
La ragazza, che in un primo momento pensava che l’uomo volesse derubarla del portafoglio o del telefonino, aveva cercato inutilmente di resistere. Lungo la strada si sarebbero poi aggiunti anche gli altri due.
Una volta giunti nel capannone, i tre l’avevano spogliata e violentata a turno sotto la minaccia di un coltello. Poi l’avevano abbandonata per terra piangente: nessuno aveva udito le urla e i lamenti della ragazza, la quale qualche minuto più tardi, facendosi forza, era andata alla caserma dei carabinieri per denunciare l’accaduto e fornire le prime descrizioni degli aggressori. I militari l’avevano subito accompagnata all’ospedale, dove i medici avevano rilevato le tracce della violenza e del rapporto sessuale completo.
Il giorno successivo, mentre era in compagnia di un’amica, la ragazza era stata avvicinata da uno dei tre violentatori che le aveva chiesto, schernendola e intimidendola: «Come va, tutto bene?».
I presunti violentatori, tutti pregiudicati (in particolare Pantaleo Sinigaglia era già sottoposto a regime di sorveglianza speciale; Sigrisi era coinvolto nell’inchiesta "Reset" sul supermarket della droga) si sono difesi dicendo che la ragazza era consenziente: si sarebbe invaghita di tutti tre accettando volentieri di avere rapporti sessuali. Contro questa difesa ci sono le prove della violenza attestata dalla visita ginecologica che ha confermato lo stupro. La ragazza avrebbe tentato di ritrattare, per timore di ritorsioni e forse perché minacciata, ma poi ha deciso di andare fino in fondo e di costituirsi parte civile nel processo che inizierà il prossimo 18 giugno.
Michele de Sanctis jr.