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Rifondazione Comunista: l'impianto di compostaggio di Molfetta non può essere affidato alla ditta Mazzitelli condannata Cdr a molfetta? Danno economico, alla salute e al buon senso
10 marzo 2007

MOLFETTA - Il circolo di Molfetta di Rifondazione Comunista prende posizione sulla recente sentenza del Tribunale di Bari che ha riconosciuto l'impresa Mazzitelli colpevole di una serie di reati ambientali che vanno dalla discarica abusiva alla produzione di emissione non autorizzate in atmosfera. Alla luce di questa sentenza al partito “appare totalmente insensata la sottoscrizione da parte dell'Amministrazione comunale di una transazione che proroga fino al 2021 l'affidamento dell'impianto di compostaggio all'impresa Mazzitelli”. Un comunicato stampa emesso dai responsabili di Rifondazione lo definisce “un controsenso logico prima che politico”. La presa di posizione continua affermando che con “la sentenza viene sbugiardata anche la tanto sbandierata politica di bilancio da parte del Sindaco. Infatti, il risarcimento economico riconosciuto al Comune di Molfetta sarebbe stato ben maggiore se il senatore Azzollini non avesse ritirato il Comune dalla costituzione di parte civile nel processo. Restano intanto sul tappeto tutte le perplessità per quanto riguarda le scelte di fondo del centrodestra in tema di gestione dei rifiuti. Infatti, la transazione prevede l'ampliamento dell'impianto che accanto al compost (prodotto derivante dal trattamento della frazione umida dei rifiuti solidi urbani) produrrà anche CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti). Una scelta lesiva della salute dei cittadini poiché un impianto di CDR rappresenta un potente incentivo alla nascita di nuove centrali termoelettriche che funzionano da inceneritori. Quasi nulla invece è stato fatto o previsto nella direzione di potenziare la raccolta differenziata, soprattutto quella a domicilio, e di promuovere con incentivi economici la cultura della riduzione dei rifiuti”. In base a questi elementi di valutazione Rifondazione Comunista di Molfetta chiede: ”L'immediato ritiro della transazione e un'inversione di tendenza in tema di gestione dei rifiuti da parte dell'Amministrazione tenendo presente il diritto dei cittadini alla salute e a un ambiente migliore e le istanze delle associazioni ambientaliste”.
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