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Rifondazione comunista: il nostro 25 aprile a Molfetta
26 aprile 2009

MOLFETTA - Il Partito della Rifondazione comunista – Sinistra europea ha diffuso un comunicato sulla giornata del 25 aprile a Molfetta. «Il 25 aprile si celebra la vittoria dell'antifascismo sul nazifascismo. Non è la festa di tutti – dice il documento -. E' la festa di tutti coloro che credono che l'antifascismo sia il fondamento della democrazia e del vivere civile nel nostro paese. Niente di tutto questo nelle parole del sindaco durante la celebrazione di ieri mattina: nessun riferimento, nell'antifascismo nè alla resistenza, soltanto la solita melensa retorica su riconciliazione e memoria condivisa. Non ci si poteva aspettare altro dal membro di un partito che ha presentato un disegno di legge per l'equiparazione di partigiani e repubblichini. Non ci può essere nessuna equidistanza nei confronti di combattenti per la libertà e la democrazia e restauratori dell'ordine nazifascista. Questa la sostanza delle critiche che gli sono state rivolte durante la celebrazione a cui il sindaco ha risposto apostrofando i manifestanti con epiteti quali “giovinastri” e “poveracci”. Il sindaco ha mostrato ancora una volta la consueta insofferenza alle critiche e al dissenso. Tempi duri per la democrazia in questo paese: il vignettista Vauro e la trasmissione “Anno Zero” hanno subito un'indegna censura, colpevoli soltanto di uscire fuori dal coro di un'informazione tutta schiacciata sulla propaganda al premier Berlusconi. Ora e sempre Resistenza».
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Se non vivessimo in un Paese la cui classe dirigente ha fatto della furbizia da quattro soldi e dell'ipocrisia più spudorata il suo abito mentale permanente, potremmo anche guardare ai sempre più frequenti sermoni sulla necessità di addivenire a una «memoria condivisa» del 25 aprile in termini di un volenteroso, anche se patetico, sforzo di riconciliazione. Ma nella Repubblica della menzogna eretta a sistema e del calcolo politico sistematico, ove tutto è in vendita e tutto si riduce al gioco delle fazioni per accaparrarsi quante più poltrone possibile, «a pensare male - come diceva Andreotti - si fa certamente un peccato, ma ci si azzecca quasi sempre» (parola di uno che se ne intendeva, e se ne intende tuttora, parecchio). Dunque: si invoca una memoria condivisa, affinché il 25 aprile non sia più un giorno di divisione, non sia più il segno clamoroso di un passato che non passa e l'ostentazione della vittoria di una parte politica su un'altra parte politica; ma un giorno di comprensione e, se possibile, di riconciliazione. Belle parole, senza dubbio. Ma sono tutte balle. NON HO NESSUN INTERESSE DI "CONDIVIDERE HITLER E MUSSOLINI", PROBLEMA LORO, NON MIO! IO POSSO SOLO RICORDARMI, E POSSO SOLO COMMEMORARE CHI E' MORTO PER DARMI LA POSSIBILITA', OGGI, AD ES., DI POTER SCRIVERE LIBERAMENTE SU QUESTO FORUM, SENZA RISCHIARE DI ESSERE INTERNATO IN UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO. LIBERAZIONE DAL NAZIFASCISMO, LIBERAZIONE DA HITLER E MUSSOLINI, LIBERAZIONE DALLA DITTATURA, LIBERAZIONE DAL TERRORE, LIBERAZIONE DALLA GUERRA!!! C'E' UNA DIFFERENZA TRA UN MORTO IN GUERRA E I MARTIRI MORTI PER LA LIBERTA'!!! I MARTIRI CHE HNNO COMBATTUTO X LA LIBERTA', SONO QUELLI I NOSTRI EROI, I NOSTRI SANTI LAICI!!! AVREI VOLUTO ESSERE + PESANTE... NON POSSO... MA MI AVETE CAPITO...


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