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Rifiuti Molfetta, il “ponte dei sospiri”… dell'inciviltà, dell'incuria e dell'abbandono E non solo. Continua lo “spazzatour” di “Quindici” in giro per la città a denunciare la sporcizia. Molfetta città dei rifiuti?
15 ottobre 2011

MOLFETTA – La campagna civica di “Quindici” per la pulizia di Molfetta (Spazzatour), che l’Asm trascura non poco, sta avendo i suoi effetti. Abbiamo notato che dopo le nostre segnalazioni (non dovrebbe essere compito di un organo di informazione, ma dei cosiddetti “verificatori”, dipendenti dell’Asm, pagati per questo compito e non per… trasportare pomodori) l’azienda provvede immediatamente alla rimozione dei rifiuti.

Questo, se ce ne fosse bisogno, è un altro esempio dell’importanza delle denunce dei media che il nostro premier Silvio Berlusconi e il suo scudiero il sindaco Antonio Azzollini vorrebbero imbavagliare per sopprimere il ruolo di controllo indispensabile in una libera democrazia.
Invitiamo, pertanto, i lettori a continuare ad inviare denunce di ogni tipo a “Quindici”, che darà spazio a tutti, sicuro che questo sia il modo migliore per pungolare l’amministrazione, contribuendo così a rendere più vivibile la nostra Molfetta, sollecitando i dipendenti pubblici a fare il loro dovere, evidenziando errori e abusi della pubblica amministrazione. Insomma, anche un po’ di moralizzazione non guasta. Allo stesso tempo contribuiamo a svegliare l’opposizione dal suo lungo torpore. Non vorremmo che fra i tanti appellativi negativi che la città si è meritata, venisse aggiunto: “Molfetta, città dei rifiuti”. Una raccomandazione che giriamo anche al presidente dell’Asm, Giovanni Mezzina e al direttore Silvio Binetti: meno conferenze e più fatti concreti e soprattutto più trasparenza.
 
Ma torniamo alla nostra campagna per la pulizia della città. Vi avevamo già anticipato, nella cronaca dell’ultima tappa dello “spazzatour”, che vi avremmo condotti ad un porte dimenticato da anni: “IL PONTE DEI SOSPIRI”… Un monumento all’inciviltà di alcuni nostri concittadini, ma anche l’emblema dell’oblio e della disattenzione delle istituzioni preposte al decoro ed all’igiene nella nostra città.
Stiamo parlando del sottopasso autostradale di Via San Leonardo, nel nostro agro. Questa volta c’è poco da scherzare, ci manca quella casuale armonia coreografica, tra il divano e il semaforo, o tra la poltrona e il lungomare, che tutto sommato, ci stimolava la battuta e l’ironia, pur rimarcando ancora che trattasi sempre di episodi di inciviltà per un verso e di disattenzione o incuria da parte delle amministrazioni preposte (al decoro urbano, almeno quello, diamine!), per altro verso.
 
C’è poco da scherzare, questa volta abbiamo trovato uno “scenario campano”. La nostra forza sono le foto, le immagini e quelle sono sempre inoppugnabili e non controvertibili dalle chiacchiere dei politici, degli amministratori e dei dirigenti strapagati!
Ma uno stimolo grande ci viene dalle molteplici segnalazioni che pervengono alla redazione, da parte dei nostri affezionatissimi lettori! Sono anni che quel sottopasso è lasciato abbandonato a se stesso, tale da ingenerare negli incivili – che tali restano indipendentemente dalla superficialità delle amministrazioni preposte, sia ben chiaro questo – la convinzione che lì, in quel posto, si possa veramente abbandonare di tutto, senza problemi.
Così è! E, infatti, abbiamo trovato rifiuti ingombranti di ogni genere, grossi pneumatici, elettrodomestici, mobili, serbatoi di fitofarmaci… veramente di tutto e di più come si evince chiaramente dalle foto. I balordi non si sono fatti mancare veramente nulla, neanche L’AMIANTO, che per la verità, abbonda in tutte le nostre strade di campagna… ma che nessuno stranamente vede… Dove sono Legambiente, il WWF e altre associazioni ambientaliste e non?.
Ci poniamo un semplice quesito: è possibile che queste segnalazioni arrivino solo alla nostra testata? La gente protesta solo con noi, oppure altri fanno orecchio da mercante? E’ possibile che nessuno, opposizione, ambientalisti… si accorga mai di niente in questa città? O peggio si accorgano sempre e solo degli scarichi abusivi privati, in aree private? E le strade, i ponti? E le aree pubbliche? (tra l’altro percorse da veicoli ogni giorno). Forse perché trattasi di strade di campagna, anche se percorse dagli agricoltori, dalle guardie campestri… poco frequentate da operatori del settore? Non crediamo che vogliano coprire qualcosa o qualcuno, forse, sono solo un po’… distratte.
 
Allora volendo concedere a “lorsignori” questa comoda e agevole “scappatoia”, sul sottopasso autostradale di Via San Leonardo, come spiegare invece il cumulo di rifiuti ingombranti sul Molo Pennello? E quello su Via Cavalieri di Vittorio Veneto?
In pieno giorno si badi bene, anche in città, abbiamo trovato veramente di tutto, addirittura una mole ingente di sanitari dismessi (cessi!), e tanto altro ancora.
Sì certo l’inciviltà, la bestialità di questa gente (chiamarli cittadini sarebbe offensivo per gli altri) che buttano via di tutto e dappertutto, a breve anche le loro suocere e le loro mogli… E poi basta?
Nessun rilievo da farsi a questi cosiddetti “verificatori” (dipendenti dell’Asm che dovrebbero girare per controllare la presenza di rifiuti e di sporcizie da segnalare all’azienda, ndr)? Come occupano il loro tempo di lavoro? Dovrebbero verificare, o no? Com’è che a noi riesce così facile trovare lo schifo dappertutto e a questi verificatori no?
Forse una risposta semplice semplice noi di quindici l’abbiamo. Quando usciamo per fare noi queste verifiche, è chiaro che non andiamo “contemporaneamente” a fare la spesa e non ci dedichiamo “contestualmente” al trasporto di casse di pomodori e chissà cosa altro… (come “Quindici” ha denunciato sulla rivista mensile in edicola, sulla quale ha pubblicato qualche mese fa la foto – che ora riproduciamo per i lettori on line - di una vettura dell’Asm carica di pomodori, alla quale l’azienda non è stata in grado di dare risposte, né ha sanzionato quei dipendenti, come non ha sanzionato i dipendenti coinvolti nel furto di ferro: misteri dell’Asm). Attenzione a non prendere troppo alla lettera lo slogan dell'Asm: Molfetta, la nostra casa.
Speriamo non siano questi “i modelli” che abbiamo esportato in Argentina… argomento che approfondiremo in un prossimo numero della rivista QUINDICI in edicola.
 
© Riproduzione riservata
Autore: Nicola Squeo
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egregio sig.cittadino esasperato,senza fare lunghi giri, vengo al sodo,io ho sessant'anni gia' maturati da tempo,e haime' qualche problema di salute non manca,si egregio anonimo!!!sono l'autista della 167,io come tutti i miei colleghi passiamo 6 ore per strada a cercare di eliminare tutta la sporcizia che il popolo di molfetta e lei e' tra questi, ci procura e non siamo dotati di nessuna comodita' purtroppo,siamo umani, con tutte le necessita' conseguenti,purtroppo quando arrivano certi allarmi,bisogna giocoforza, per natura liberarsi immediatamente,non so' se lei ha presente un ordigno ad orologeria pronta per scoppiare e devi immediatamente liberarti del sudetto rischiando che ti scoppi tra le mani,ebbene certi ordigni rischiano di esplodere nelle mutande anziche' nelle mani,e nelle nostre situazioni,cioe' trovandoti per strada non si sa' dove correre per liberarsi della bomba,mi permetta un osservazione,non faccia passare la gente per quella che assolutamente non e'certamente non e' come dice lei le mie precauzioni per non farmi vedere le prendo,coperto dai numerosi alberi di fico presenti nel luogo,coperto anche dal mezzo che conduco, e ben coperto dalla visuale dei balconi(naturalmente tutto dimostrabile alla occorenza)ma a tal proposito mi viene in mente una storiella e voglio raccontargliela,un'attempata zitella telefona alle forze dell'ordine,asserendo che un suo dirimpettaio,cioe' abitante in un palazzo di fronte al suo, il tale,diceva lei, si mostrava spesso alla finestra senza vestiti praticamente nudo, e in pose volgari,le forze dell'ordine,volendosi sincerare dell'accaduto si recano nell'appartamento della donna,facendosi indicare la finestra del dirimpettaio,ma signora, dissero gli agenti da qui non si vede nulla la finestra di fronte e troppo alta,no!!!??rispose candidamente la donna,perche' non provate a salire sull'armadio???Mi sa' che lei sia imparentato con la signora,non mi aspettavo che,magari qualcuno era aquattato tra le fratte nella speranza di riuscire a vedere chissa? cosa!!!Magari qualche spettacolo come dire.... ose' ma sfortunatamente e' capitato un poveraccio con una bomba nei paesi bassi.In tutta sincerita' quando ho letto quest'idiozia mi e venuta una crisi d'ilarita' e non volevo controbattere ma spinto dal vecchio detto,chi tace acconsente mi sono sentito in dovere di affrontarla,e sa' perche' non volevo???? non amo confrontarmi con chi sputa sentenze e minaccia, trincerato e aggiungo vigliaccamente, dietro l'anonimato,comunque lei sa' chi sono,dove sono,quando sono come sono e con che cosa sono,e mi piacerebbe che lei mi affrontasse(cosa che non credo avvenga),nella speranza magari che lei abbia dei consigli da darmi, per ovviare a quando si ripresentasse un problema analogo,e magari lei, sia disposto a darmi le chiavi di casa sua,in modo che io potessi godere dei privilegi dei suoi sanitari,ora vorrei solo aggiungere :tra un barbone e un vigliacco,preferisco il barbone.P:S su you tube si puo' anche inviare il filmato di quando lei fa' defecare il suo cane sui marciapiedi(e non dietro i fichi e i mezzi)lasciandoli li come il suo cane li ha fatti,a buon intenditor poche parole.






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