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Ridateci le preferenze, è un nostro diritto
02 maggio 2014

Caro Direttore,
ritiene possibile che, in un paese democratico, i parlamentari siano nominati e non eletti direttamente dal popolo. Purtroppo stiamo assistendo, ancora oggi, alla presentazione di una legge elettorale, l'italicum, dove i parlamentari vengono nominati e gli elettori privati del diritto di scelta.

L'italicum uguale porcellum, malgrado il porcellum sia stato dichiarato incostituzionale dalla Corte. Ancora oggi, però, si propone anche il Senato non eletto, sostenendo la scelta come non modificabile! Il diritto di voto, è il diritto politico per eccellenza, perché è legato al principio di uguaglianza, di democrazia, di sovranità e di libertà. Tutti hanno un solo voto!
Il voto è anche la massima espressione della partecipazione popolare al Governo del paese, perché in democrazia un Governo non può esistere, ne esercitare, senza il consenso dei governati. Il voto senza la preferenza, non elegge e non sceglie, può solo confermare, quello che altri hanno già deciso di eleggere. L'elettore, attraverso la preferenza, non solo elegge, ma delega l'eletto, suo rappresentante (democrazia indiretta)! Quando alla scadenza del mandato il parlamentare si ripresenta alle elezioni, l'elettore può confermarlo o non votarlo.
Se le liste sono bloccate e prefabbricate, l'elettore viene ancora privato di un suo diritto, quello di non poter cambiare. Il partito non può confezionare le liste, perché il partito è solo un mezzo di partecipazione del popolo alla vita politica. Ecco perché il porcellum, non sia mai stato veramente avversato dai partiti, perché alla fine tutti ne traevano vantaggi.
Oggi tutti dovrebbero fare i conti con la sentenza della Corte, che tra le altre afferma: “quanto alle liste bloccate, impediscono all'elettore di scegliere chi eleggere con apposita preferenza”.
Per quanto attiene la riforma del Senato, vorrei poter ricordare, a chi di dovere che, i costituenti, oltre a decidere in favore del sistema bicamerale, vollero opporre, al Senato regio, nominato dal Re, un Senato della Repubblica, eletto direttamente dal popolo e che dal popolo traesse impulso e sostegno.

Vitangelo Solimini
Cittadinanzattiva

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