Ricordo di Vittore Fiore a 10 anni dalla scomparsa
Giovedì 26 la casa editrice Palomar presenta il suo libro "Ero nato sui mari del tonno"
La Casa Editrice Palomar in occasione del decennale della scomparsa del grande intellettuale pugliese Vittore Fiore organizza per giovedì 26 febbraio alle ore 16 nella Sala Consiliare del Comune di Bari la presentazione del libro “Ero nato sui mari del tonno” di Vittore Fiore (foto), con testo francese a fronte (Schwarz 1954 - Palomar 2009)
I vari profili di Vittore Fiore saranno tratteggiati da: Michele Emiliano, Gianfranco Cosma, Tommaso Fiore, Giuseppe Giacovazzo, Pasquale Guaragnella, Vito Antonio Leuzzi, Gianvito Mastroleo. Concluderà Nichi Vendola.
IL LIBRO
"Ero nato sui mari del tonno" è il tributo poetico di Vittore Fiore alla sua terra natìa, il Salento, quella terra che gli ha fatto scoprire il divario "tra il bene e il male" e gli ha lasciato, dopo il trasferimento a Bari, un filo di speranza per poter meditare sulla sorte del Sud.
La sua poesia non è evasione dalla realtà: egli s'interroga sul destino della sua terra denunciandone le attese disattese, descrivendone i suggestivi paesaggi immersi nel caldo sole estivo o facendone intravedere le scogliere di Leuca o i luoghi pietrosi delle Murge.
Una poesia che trae linfa vitale dal vissuto quotidiano non per celebrare le magnifiche sorti di un popolo conquistato e neanche per piangere la miseria di una terra ostile e aspra, ma per trovare forza nell'unione e per combattere il malcostume dei “finti meridionalisti”.
L'AUTORE
Vittore Fiore (Gallipoli, 1920 – Capurso, 1999), figlio di Tommaso Fiore, come il padre fu meridionalista convinto e antifascista. Capocronista del giornale barese "Libera Voce", fondatore della rivista "Il Nuovo Risorgimento", editorialista per i più importanti quotidiani e settimanali nazionali, fondò il gruppo dei meridionalisti pugliesi. Intellettuale impegnato che, dalle pagine delle riviste con cui collaborava o che dirigeva, ha tenuto desto il dibattito sul Mezzogiorno e i suoi problemi, considerandosi sempre un figlio del Sud e del Salento.