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Ricognizione archeologia subacquea La Guardia Costiera a caccia di anfore antiche nei fondali di Giovinazzo
28 luglio 2006

GIOVINAZZO - Nella mattinata odierna, gli uomini ed i mezzi della Guardia Costiera sono stati impegnati in una operazione di ricognizione nelle acque antistanti il Comune di Giovinazzo, tesa a verificare la presenza di frammenti di anfore con valenza storica, artistica ed archeologica, segnalati a questo Comando dalla Società Nazionale di Salvamento di Giovinazzo. L'operazione di ricognizione, coordinata dal Comandante della Capitaneria di Porto di Molfetta, Capitano di Fregata (CP) Luigi Leotta, ha visto partecipare gli uomini del Nucleo Sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto del Tronto, il personale della Soprintendenza Archeologica di Taranto, responsabile per tutta la regione Puglia ed il Nucleo per la tutela del Patrimonio Storico Artistico ed Archeologico il cui responsabile è il Sottotenente di Vascello (CP) Luca Provenzano. Il Nucleo per la tutela dei beni di interesse archeologico è stato creato proprio per tutelare la ricchezza sommersa del Compartimento di Molfetta, in cui sono tutt'altro che rari relitti di vario tipo e reperti come quello in esame questa mattina. Il primo intento del Nucleo anzidetto, è stato quello di porre in essere un opera di sensibilizzazione di tutti gli operatori del mare, quali associazioni di pescatori e di diving, al fine di instaurare un canale di comunicazione privilegiato e immediato in caso di ritrovamenti. L'attività di vigilanza e tutela dei reperti archeologici sottomarini da parte della Guardia Costiera, è l'unico modo per impedire saccheggi o deturpazioni e di salvaguardare il nostro prezioso patrimonio archeologico ed artistico sommerso. A tale scopo, l'impulso può e deve venire tanto dagli operatori di settore, quanto da ogni singolo cittadino che, anche in qualità di semplice bagnante, si trovasse ad essere scopritore di qualsivoglia reperto. Quest'obbligo anzitutto civile, è stabilito anche dalla legge, che prevede multe molto salate per l'inadempienza al dovere di informare le competenti Autorità nell'immediatezza di ogni ritrovamento.
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