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Ricchi premi e cotillon il trionfo di Azzollini tra cortei e coretti da stadio Alina de Gennaro
15 maggio 2008

Antonio Azzollini è ancora sindaco di Molfetta. L'ha deciso il 75% dei votanti: ben 18128 persone hanno dato fiducia al candidato sindaco del PDL e molti azzolliniani non hanno esitato a “scendere in piazza” e a manifestare la loro gioia. Il centro dei festeggiamenti è stato il comitato elettorale del neo sindaco in Corso Margherita, un ex supermercato e quindi un posto enorme che non è riuscito a contenere l'entusiasmo degli elettori che hanno deciso di riversarsi per la strada, dando vita ad un vero e proprio corteo. Intanto i vigili si preoccupavano di direzionare il traffico il più lontano possibile dai festeggiamenti, per evitare disagi e disordine pubblico. Fumogeni, petardi e coretti da stadio (come: “e chi non salta è comunista oooo ooo ooo o o” sulle note di “Bella ciao”) hanno animato la marcia trionfale degli azzolliniani, forse esaltati dai fumi delle tante bottiglie di spumante stappate per l'occasione.Alla testa del corteo un gruppo di fedelissimi al senatore, con in mano le bandiere, già viste numerosissime durante l'ultimo comizio del neo sindaco in Piazza Municipio. Alcuni, stanchi per la lunga passeggiata, siedono sui marciapiedi, previa disposizione di busta di plastica per evitare di macchiare il vestito della festa. E mentre gli altri cantano, alcuni si scambiano gli auguri da una macchina all'altra, altri ancora suonano i claxon delle loro macchine bardate a festa, con il manifesto di Azzollini attaccato sul cofano dell'auto. Il corteo percorre Corso Umberto fino ad arrivare in Piazza Municipio, dove un enorme filone di pane e Nutella attende il nuovo sindaco, notoriamente appassionato di cioccolato spalmabile. Però che bello vedere due giovani azzolliniani con la bandiera tra le mani, che insultano altri ragazzi visibilmente costernati dalla visione del corteo, invitandoli ad andarsene via dalla città. Si spera davvero che a questi giovani venga insegnato il rispetto per le idee politiche altrui e non solo l'entusiasmo per le vittorie altrui. Durante il suo ultimo comizio il senatore ha puntato molto su quanto voglia valorizzare Molfetta dal punto di vista culturale, e tutti quanti noi ci chiediamo se saranno valorizzati tutti i centri di diffusione della cultura, anche quelli di diversa provenienza politica. Ci si chiede se, oltre ai festeggiamenti, ci sarà spazio per momenti collettivi di cultura non solo per gli adulti ma anche per i giovani. Perché se questa città deve cambiare si deve pur partire da qualcuno, e quel qualcuno sono i giovani… anche i giovani azzolliniani naturalmente.
Autore: Alina de Gennaro
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