Renzi, troppe parole, pochi fatti
Caro Direttore, ogni giorno, siamo costretti a sentire le dichiarazioni dei responsabili del PD, ripetono sempre la stessa cosa: "Gli italiani ci hanno votato, hanno accettato il nostro programma e noi dobbiamo tenere fede a quanto loro promesso".
Non possono essere accettate simili dichiarazioni, perché gli italiani che hanno votato Renzi, sono stati quasi tre milioni, dunque, una netta minoranza che non ha una precisa connotazione politica (Alle primarie hanno partecipato tutti). Non potevano conoscere il programma, perché concordato con Berlusconi dopo le primarie.
Mi domando se Renzi, non eletto, in rappresentanza di questi tre milioni di italiani, con un Parlamento delegittimato dalla sentenza della Corte N° 1 /2014 (porcellum), possa mettere mano alla Costituzione più dotta del mondo. Renzi vuole comunque modificare la Costituzione, assumendosi tutta la responsabilità. Può modificarla, ma solo dopo un ampio dibattito con tutte le forze politiche e sociali. Perché tanta fretta e tanta avversione da parte di Renzi ad un Senato eletto dal popolo sovrano? Un Senato snello di solo 100 senatori, con compiti diversi da quelli della Camera, ma carichi di sovranità, perché eletti. No, vogliono solo dei nominati e di servi obbedienti, così come per la Camera.
Quella legge votata dalla Camera, va rivista e modificata, è solo un porcellum appena modificato. Una vergogna! Se si riducono i parlamentari della Camera a 435, avremo un totale di 535 di parlamentari pagati, tanti quanti ne hanno gli Stati Uniti d'America! Se si eliminano tutti i privilegi di cui godono i parlamentari, si pone un tetto invalicabile agli stipendi, i costi sarebbero più che dimezzati ed inferiori a quanto calcolato dallo stesso Renzi. Così facendo, si hanno due Camere con compiti diversi, come giusto che sia, con costi ragionevoli e grandi risparmi.
Renzi non deve scalpitare, ma dimostrare a noi tutti, qual è la differenza tra un Senato formato da sindaci, presidenti di regioni e senatori nominati e un Senato democraticamente eletto, con i compiti che si vorranno assegnare. Renzi deve moderare i suoi atteggiamenti, non può continuare a dettare legge. Deve pensare solo a ridurre le spese, gli sprechi, la corruzione dilagante, la grande evasione, la soffocante burocrazia e creare qualche posto di lavoro Renzi non ha più parlato della riduzione degli F35 che pure avrebbero apportato un considerevole risparmio. Una figuraccia.
La Nato, la riduzione di una trentina di aerei, non l'avrebbe avvertita, la Lokheed sicuramente sì. Perché Renzi non ha ancora provveduto alla eliminazione della prescrizione breve e alla reintroduzione del falso in bilancio, come richiestoci della U.E.? ( ancora ieri un processo a carico di Berlusconi si è prescritto). Glielo vieta Berlusconi?
Perché non ha ancora pensato di svuotare le carceri, come ci chiede la UE, visto la bocciatura della Fini-Giovanardi da parte della Consulta? Qui si rischia, pure di risarcire i detenuti. Moltissimi Paesi stanno depenalizzando e legalizzando le droghe leggere. Uno studio dell'università La Sapienza, prevede un gettito fiscale di oltre 4 miliardi all'anno! I Paesi Bassi insegnano! Oltre al risparmio e tutti i benefici economici che ne derivano, si metterebbero a norma le carceri. Non va dimenticato che un detenuto costa 113 euro al giorno.
Renzi dovrebbe incominciare ad ascoltare tutti, nessuno escluso, nell'interesse del Paese che, inesorabilmente affonda, giorno dopo giorno.
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Autore: Vitangelo Solimini