REGIONANDO - Sport per tutti in Puglia all'esame della seconda commissione il ddl del Governo
BARI - Lo sport pugliese, dopo ben ventuno anni, cambia pelle e si appresta a diventare “uno sport per tutti, una pratica sociale, uno strumento di inclusione sociale con una funzione educativa, ai fini della formazione armonica e completa delle persone, riconosciuta dalla regione Puglia”. È parte del primo articolo del disegno di legge (complessivamente 24 articoli e 5 titoli) sulle 'norme per lo sviluppo dello sport per tutti' messo a punto dall'assessore regionale competente Guglielmo Minervini che ha definito “una scelta audace quella di intraprendere un percorso partecipato con tutto il mondo dello sport” che praticamente è significato più di un anno di lavoro.
Oltre 200 sono stati gli emendamenti esaminati all'interno di un Forum regionale, preceduto da cinque forum provinciali e sei workshops, con oltre cento tra associazioni, enti locali, federazioni sportive ed enti di promozione sportiva. Insieme per scrivere la legge e condividerne la struttura e la finalità. Infine la penultima tappa, il passaggio in seconda commissione consiliare, il cui presidente Michele Ventricelli ha convocato un'ulteriore tornata di audizioni “per poter contribuire ad un percorso che già la Giunta aveva deciso di avviare su un tema così importante quale lo sport non più inteso solo come pratica agonistica ma come pratica sociale”.
Poi l'esame del disegno di legge lunedì prossimo, sempre in commissione, e quindi la discussione e l'approvazione da parte dell'aula consiliare prevista per metà mese. Apprezzato dai partecipanti alle audizioni (rappresentanti di Uisp, Coni, Alleanza sportiva italiana, medicina dello sport, associazione nazionale veterani dello sport, Conferenza episcopale italiana, scuola calcio Di Cagno Abbrescia, Federazione italiana tennis e federazione italiana nuoto) sia il metodo sia il merito del ddl. Tra le novità e i meriti della legge, sottolineati nel corso delle audizioni, l'istituzione degli “spazi sportivi aperti” e l'attenzione al “fenomeno del doping e dei relativi controlli”.
Tra le problematiche invece emerse, la cronica insufficienza nella nostra regione di infrastrutture sportive, la necessità di tutela all'interno delle palestre attravreso l'obbligatorietà dei certificati medici e la carenza di risorse da destinare al finanziamento della legge. A questo proposito l'assessore Minervini ha detto di essere partiti “da una condizione di straordinaria esiguità” ma che già da quest'anno la Giunta “ha raddoppiato i finanziamenti e ha fatto rivivere l'impiantistica sportiva perché lo sport deve essere una risorsa dello stato sociale”.
Minervini infine ha chiesto di accelerare il percorso di approvazione del ddl in modo tale da approvarlo prima del bilancio. La legge stanzia 6 milioni di euro mentre 100.000 euro sono previsti come contributo alle associazioni sportive.