REGIONANDO - Sinistra democratica: riaprire il Petruzzelli il 6 dicembre e renderlo bene pubblico a tutti gli effetti
Il partito avvia una raccolta di firme e annuncia battaglia nazionale
BARI - Riaprire il Teatro Petruzzelli il 6 dicembre, ma andare anche oltre. Intervenire cioè affinché il Teatro diventi finalmente bene pubblico, garantendo quindi alla Fondazione lirico sinfonica di gestirlo e alla popolazione di poterne fruire. È l'obiettivo dell'iniziativa dal titolo Che lo spettacolo abbia inizio, che Sinistra Democratica (“prima fra tutte le forze politiche del centrosinistra”) ha illustrato in conferenza stampa indicando le strade percorribili sia da un punto di vista giuridico/amministrativo che dal punto di vista politico.
“Vogliamo promuovere un movimento d'opinione che parta dal basso e che spinga la politica a fare la sua parte - ha sostenuto il consigliere regionale di Sinistra Democratica Michele Ventricelli – il nostro vuole essere un contributo concreto, e non solo per la riapertura del Teatro (abbiamo aderito infatti al comitato 6 dicembre, comitato che ha già consegnato 25.000 firme al ministro Bondi e al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano) ma anche perché il Teatro diventi bene pubblico, portando avanti una battaglia che, a questo punto, deve diventare anche una battaglia nazionale”.
La proposta per “liberare il teatro da piccoli interessi di bottega”, è stata illustrata dall'avvocato Sabino Persichella e da Giacomo Princigalli ed individua nel Codice dei beni culturali lo strumento per raggiungere l'obiettivo. Occorre cioè che la Sovraintendenza riconosca il Teatro Petruzzelli bene di interesse culturale a tutti gli effetti. Poi, nella fase successiva, occorre che tutto il Teatro, e quindi anche i locali pertinenti, diventino patrimonio pubblico, attraverso un'azione di esproprio (art. 25 del Codice dei beni culturali). “Non si capisce davvero perché il Teatro debba continuare ad essere privato, è difficile da spiegare – ha sostenuto in conferenza stampa Alba Sasso – perché è stato ricostruito con soldi pubblici, è gestito da una Fondazione pubblica (ricordo che la Fondazione è il 14esimo ente lirico sinfonico in Italia la cui legge istitutiva è stata approvata durante il mio mandato parlamentare e che al suo interno conteneva un seme avvelenato, e cioè il protocollo d'intesa con la famiglia) e i proprietari del Teatro non sono più i costruttori che nel 1903 contribuirono ad inaugurare il Teatro, bensì sono quelli che in questi anni hanno pensato più a interessi di bottega che non ad essere fieri di avere un luogo come il Petruzzelli”.
La raccolta delle firme perché il Teatro Petruzzelli diventi patrimonio della cultura pubblica, sarà avviata tra qualche giorno e potrà essere fatta sul sito web di Sinistra Democratica. “Con questa iniziativa – ha concluso Ventricelli – vogliamo offrire a Michele Emiliano, a Vincenzo Divella e a Nichi Vendola, soci della Fondazione e soggetti attivi della vicenda, gli argomenti giuridici per completare l'opera fatta sino ad ora”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche il segretario cittadino, e quello provinciale di Sinistra Democratica.