REGIONANDO - "Revocate i fondi agli oratori per ridare ai pugliesi fiducia nelle istituzioni"
La richiesta dei consiglieri regionali Lomelo (Verdi) e Sannicandro (Rifondazione Comunista)
BARI -Nuova presa di posizione dei consiglieri regionali sulla vicenda che vede coinvolto l'ex governatore Raffaele Fitto, per il quale la magistratura ha chiesto l'arresto e l'arcivescovo di Lecce, mons. Cosmo Francesco Ruppi (che avrebbe ricevuto presunti finanziamenti per gli oratori).
“Bloccare i finanziamenti agli oratori e revocarli, ripristinando criteri di equità”. È “il minimo che so possa fare per restituire ai pugliesi la fiducia nei confronti dell'istituzione regionale”, secondo due rappresentanti del centrosinistra in Consiglio regionale, l'assessore al diritto allo studio Domenico Lomelo dei Verdi e il capogruppo di Rifondazione Comunista, Arcangelo Sannicandro (foto).
I due esponenti della sinistra ricordano di aver definito il provvedimento della Giunta Fitto “un vero e proprio 'blitz', perché effettuato in due fulminei passaggi, il primo poche settimane prima delle elezioni del 3 e 4 aprile e dunque in piena campagna elettorale, il secondo addirittura ad elezioni perse, in pieno regime di 'amministrazione ordinaria'. Pensammo ad un regalo di Fitto ai parroci, ma ci sbagliavamo, perché i regali sono disinteressati; non si chiede niente in cambio, normalmente. Vedemmo giusto quando parlammo di 'erogazione di pubblico denaro per pubbliche finalità trasfigurato in elargizione per fini esclusivamente privatistici'”.
“È ora certificato – osservano Lomelo e Sannicandro - con atti illegittimi a tutti i livelli (amministrativo, politico e contabile-finanziario), l'ex presidente della Regione Puglia Fitto, alla luce di quanto emerge dalle notizie apparse sui giornali di questi giorni, si adoperò alacremente per onorare gli impegni assunti in campagna elettorale con la Chiesa pugliese, in cambio di un'attenzione particolare della stessa nei riguardi delle proprie vicende elettorali. Trattandosi di finanziamenti agli oratori, effettuati con denaro pubblico, per di più sottratto a ben altro tipo di destinazione (abbattimento delle barriere architettoniche e altre infrastrutture nei comuni pugliesi), ci sorge il sospetto che si sia di fronte ad una sorta di 'voto di scambio' che, se dovesse essere individuato anche dal punto di vista giuridico-penale, farebbe cadere un'ombra assai sinistra su come si è gestita la cosa pubblica negli ultimi anni nella nostra regione”.
“Ecco perché ci sembrerebbe quantomeno cautelativo, da parte dell'assessorato competente, un provvedimento che mirasse a bloccare immediatamente e revocare la destinazione dei finanziamenti suddetti, onde non vanificare quanto di buono e 'ideologicamente' trasversale è stato fatto sino ad ora da questo Governo in materia di bene pubblico”.
“È il minimo che si possa fare – concludono l'assessore verde e il capogruppo del Prc - nel titanico tentativo di restituire qualche briciola di fiducia nelle istituzioni ai pugliesi ancora choccati da decenni di malgoverno improntato alla clientela, all'abuso privato del bene pubblico, alla mancanza della certezza del diritto”.
Autore: Domenico Sarrocco