REGIONANDO - Piano della salute: approvate le nuove tabelle dei posti letto in Puglia
BARI - 17.675 posti letto complessivi in Puglia, ripartiti in 15.346 per acuti, 1627 per riabilitazione e 702 per lungodegenza. A disposizione restano circa 700, che saranno assegnati successivamente della Giunta regionale con provvedimenti approvati dal Consiglio. E' la sintesi delle tabelle previste in un subemendamento approvato a maggioranza in Aula con il voto contrario del centrodestra e proposto dall'assessore Tedesco. Programmare un numero di posti letto inferiore all'indicatore del 4,5 per mille, ci consente – ha detto – di migliorare la rete ospedaliera dal punto di vista quantitativo e qualitativo rispetto ai posti letto effettivamente funzionanti. È una scelta che anticipa indirizzi che saranno perseguiti a livello nazionale dal governo Berlusconi.
L'organizzazione sanitaria ospedaliera per Tedesco “uscirà rafforzata: sarà scandita nei tre livelli ospedalieri e ottimizzata da dodici ospedali di media e grande dimensione che assorbiranno una serie di servizi distribuiti nel territorio”.
L'orientamento del governo regionale è stato contesto da Rocco Palese FI (“si cerca di rivedere ma non si risolve la ripartizione, circa 80 posti letto tornano a Bari, sembra un'eccessiva disparità rispetto alle altre province”) e Sergio Silvestris AN, per il quale, “il balletto di numeri tra le bozze di piano e gli emendamenti successivi toglie ogni dubbio sulla scientificità di queste scelte. È il Monopoli, il gioco del lotto, per accontentare l'uno e l'altro degli esponenti del centrosinistra sul territorio”. Ruocco, capogruppo di AN, si è detto sorpreso della “sparizione di 80 posti letto di riabilitazione in provincia di Foggia”.
Contro si è espresso anche Giammarco Surico (gruppo Misto): “il problema restano i criteri: mancano e non c'è scientificità delle scelte, che non rispondono ad un'analisi dei fabbisogni di salute”. Le tesi di Surico sulla cardiochirurgia sono state “sostenute” da Tommy Attanasio (AN): “sono troppe, dieci in Puglia, contro il trend nazionale che porta a ridurre le strutture ai poli cardiochirurgici di eccellenza”.
A difesa delle scelte della Giunta il consigliere PD Pino Romano: “l'ultima tabella recepisce le richieste del territorio e tenta una mediazione in una logica di economia complessiva”. Pina Marmo (PD) ha auspicato che “una parte del tesoretto di 700 posti letto possa essere impiegata per le esigenze della provincia BAT”.
All'unanimità è passato l'emendamento di Luciano Mineo (PD), sottoscritto da Surico, che chiede l'istituzione almeno in ogni capoluogo di provincia di un ambulatorio integrato per la diagnosi della celiachia. “Un'ulteriore conferma – ha detto Mineo – del primato riconosciuto a livello nazionale alla Puglia nell'assistenza ai soggetti affetti da intolleranza al glutine”.
In risposta al miglioramento delle strutture sanitarie a Santeramo in Colle, sollecitato da Ignazio Zullo (la Puglia prima di tutto), l'assessore Tedesco ha assicurato che il problema sarà quanto prima al centro di un incontro col sindaco e il direttore generale dell'asl, alla presenza dello stesso Zullo, per concordare le misure per l'implementazione del servizio nel comune in provincia di Bari.
Respinto a maggioranza l'emendamento del centrodestra per l'ampliamento di funzioni sanitarie distrettuali nel Gargano, Subappenino Dauno e Murgia. I consiglieri Palese, Ruocco e Zullo avevano sollecitato quello che Gianmario Zaccagnino (Udc) ha definito “un intervento molto atteso in una zona disagiata, in parte ad alta valenza turistica e con centri molto distanti dai presidi ospedalieri”. Damone (La Puglia prima di tutto) ha insistito: “è un territorio in credito da anni con le politiche regionali e questa maggioranza consuma un tradimento politico ai suoi danni”.
Per l'assessore Tedesco, la richiesta “forza in parte la realtà. Negli ultimi tre anni molto è stato fatto per migliorare localmente la situazione dell'emergenza urgenza, ora parte il servizio di elisoccorso, a livello provinciale, con una sperimentazione proprio in provincia di Foggia”. “Stiamo dando risposte a quei territori – ha detto il presidente della commissione consiliare alla sanità Dino Marino – stiamo riaffermando il diritto alla salute nel Gargano, dimenticato dal piano precedente. L'emendamento era solo un strumentalizzazione politica”.