REGIONANDO - Palese (F.I.): la giunta regionale disattende le regole della pubblica amministrazione
La denuncia di Forza Italia, la Puglia prima di tutto e gruppo misto
BARI - “Cercasi regole disperatamente”, Forza Italia, La Puglia prima di tutto e il gruppo misto, denunciano in una conferenza stampa l'assoluta assenza di rispetto delle leggi nell'azione di governo del centrosinistra. “Le regole hanno una valenza istituzionale – dice Rocco Palese (foto), presidente di FI – non possono creare divisioni politiche. Siamo seriamente preoccupati per il futuro di questa Regione”.
La questione è da giorni oggetto di batti e ribatti fra minoranza e maggioranza: i primi denunciano il fatto che la giunta adotti provvedimenti senza il preventivo parere finanziario della ragioneria e la maggioranza che risponde sostenendo che quelle del centrodestra “sono bugie”.
“La verità – ha detto Palese – è che possiamo mostrare una lettera della ragioneria in cui sono elencati i provvedimenti sui quali non c'è stata la preventiva richiesta di autorizzazione”.
La nota in questione riguarda alcune assunzioni a tempo determinato con contratto di diritto privato e con affidamento di incarico dirigenziale. Su tre delibere in particolare il dirigente della Ragioneria ha indicato la “non conformità della formulazione” e la necessità di un “adempimento obbligatorio antecedente alla adozione dello schema di deliberazione da parte dell'organo esecutivo”.
“Ma questo è solo un esempio – sostiene Palese – fra l'altro voglio ricordare che abbiamo all'anno 250 milioni di euro per consolidamento del debito, una scure che pende sulla testa dei pugliesi per un buco finanziario che è stato prodotto proprio dalle amministrazioni che storicamente non hanno rispettato le regole”.
Dopo è il turno della sanità. “Anche il Dief – ha continuato Palese – (che prevede oltre 5 miliardi e seicento milioni di euro), è stato prima approvato dalla giunta e precisamente il 30 ottobre e solo il 6 novembre è passato al vaglio della ragioneria”.
Inoltre il presidente di FI denuncia l'apertura di unità operative negli ospedali di S. Pietro Vernotico e Mesagne senza il parere finanziario. “Quando ero assessore al bilancio – ha detto – sia per rispettare le leggi di contabilità della Regione tuttora in vigore, sia per principio, tutto passava dalla ragioneria, anche delibere che sicuramente non avevano alcuna necessità di essere sottoposte a questo tipo di valutazione”.
E poi è stata la volta della Asl Le1 e della questione del primario di radioterapia, “prima dimessosi e poi riassunto come consulente a stipendio d'oro” ha ricordato Giammarco Surico. Una sorta di lascia e raddoppia secondo l'esponente del gruppo misto che “non trova alcuna giustificazione”. “Il disordine parte dal vertice – ha continuato Raffale Baldassarre di FI – la giunta non rispetta le regole e quindi a seguire anche tutti i direttori sanitari che operano nella assoluta deregulation, con affidamento di incarichi e consulenze superpagate”.
Surico e Baldassarre hanno ricordato anche l'elenco dei nuovi dirigenti assunti a “stipendi da capogiro” e a tale proposito si domandano se realmente il personale in organico alla Regione sia realmente insufficiente a coprire le funzioni necessarie allo svolgimento dell'attività amministrativa.
“Siamo preoccupati. – hanno concluso all'unisono con gli altri consiglieri presenti alla conferenza stampa: Nicola Tagliente, Lucio Tarquinio, Carlo Laurora Massimo Cassano (FI), Francesco Damone (la Puglia prima di tutto) - La maggioranza dice che tutti i problemi che abbiamo sollevato sono falsi, noi respingiamo al mittente queste affermazioni e nel contempo denunciamo che è in gioco la tenuta dell'ente Regione, perché non possono essere derogate le regole della pubblica amministrazione”.