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REGIONANDO - Ostillio avvisa: briglie strette per la realizzazione dei porti turistici
20 febbraio 2006

BARI - 20.2.2006 Qual è lo stato dell'arte della realizzazione dei porti turistici nella nostra Regione? Le notizie che l'assessore al turismo, Massimo Ostillio, ha riferito alle commissioni congiunte (quarta e prima), non sono ottimistiche. I problemi? “scarsa visione di insieme nella programmazione, nessun controllo sulla realizzazione delle opere commissionate, assenza di un progettualità e quindi di una rete, occasioni di sviluppo svanite e rischio di perdita dei finanziamenti”. Ostillio non lascia spazio alla immaginazione, la vecchia programmazione e quella nuova che si conclude nel 2007, non sono assolutamente armonizzate, anzi, “talvolta confliggono”. Non è la prima volta che l'assessore denuncia questa maniera di “pensare” al turismo nella nostra Regione ma in particolare su questa vicenda dei porti il messaggio è chiaro: “briglie corte su tutto e per tutti”. La Regione – ha spiegato l'assessore – deve recuperare il suo ruolo di controllo”. Sotto osservazione soprattutto Sviluppo Italia e la sua partecipata, Italia navigando, che hanno firmato con la Regione, al tempo del presidente Fitto, una convenzione per la realizzazione delle rete portuale in Puglia: 50 milioni di euro che si aggiungono ai 70 miliardi di vecchie lire per la precedente programmazione. Ma non solo, nel “mirino dell'attenzione” tutti i comuni interessati e tutte le eventuali società costituite o le partecipate che hanno avuto mandato di realizzare la rete portuale. Tra le altre incongruenze fra la prima progettazione e l'ultima c'è il numero di porti identificati: da 14 si sono ridotti a cinque estensibili a sette. I presidenti delle due commissioni, Vittorio Potì e Dario Stefano, hanno deciso di accompagnare nel lavoro di verifica l'assessore Ostillio: “abbiamo l'esigenza di sapere come è andata a finire la progettazione dei porti – hanno detto – non daremo tregua perché è scandaloso che siano state impegnate delle risorse per la realizzazione di progetti mai portati a termine. La Regione non può rimanere inerte”. E il 2 marzo le due commissioni rincontreranno l'assessore al turismo “nella speranza di avere le idee un po' più chiare per quella data sullo stato dei lavori”. Un esempio per tutti: a Melendugno, in particolare in località Torre dell'Orso, il porticciolo già realizzato non è stato mai reso operativo con le conseguenze immaginabili di devastazione delle opere realizzate. Michele Sarcinelli
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