REGIONANDO. Maniglio (Ds): finalmente una nuova centralità del Sud nella Finanziaria
I vantaggi per le imprese e i ceti popolari meridionali
BARI - Il capogruppo dei Ds in regione Puglia Antonio Maniglio (foto) ha diffuso la seguente nota di commento sulla Finanziaria 2007.
“La finanziaria 2007 corrisponde alle attese del sud e, in modo particolare, delle imprese meridionali e dei ceti medio bassi. La riduzione del costo del lavoro, per anni reclamata dal mondo imprenditoriale e dal sindacato, è particolarmente orientata verso il mezzogiorno. Per ogni lavoratore a tempo indeterminato le aziende salentine e pugliesi avranno uno sgravio pari a 10 mila euro (il doppio rispetto alle imprese del nord).
Per l'acquisto di macchinari e impianti viene reintrodotto il credito d'imposta rivolto esclusivamente alle imprese del sud. In tal modo si cancella la scelta nefanda di Tremonti che, all'indomani della vittoria di Berlusconi, aveva esteso i benefici del credito d'imposta anche al nord scippando al mezzogiorno risorse finanziarie destinate a sostenere la crescita economica delle aree territoriali meno sviluppate. Se questi provvedimenti si intrecceranno con le politiche regionali e con la nuova programmazione dei fondi comunitari anche la Puglia diventerà più competitiva e si creeranno nuove opportunità di sviluppo e di lavoro.
Già in queste scelte c'è la volontà politica, chiara, di ritenere il mezzogiorno non una palla al piede dell'Italia, come pensavano Bossi e Tremonti, ma una realtà territoriale da sostenere perché ha grandi potenzialità di sviluppo. Anche la rimodulazione delle aliquote fiscali serve al sud e ai suoi cittadini. La Banca d'Italia ha stimato in 24 mila euro il reddito medio dei meridionali.
Nel sud si concentrano gran parte dei redditi medio-bassi. La manovra 2007 riduce le tasse per i redditi fino a 40 mila euro e consente un recupero del potere d'acquisto per circa il 90% dei contribuenti. Operai, impiegati, insegnanti, pensionati e lavoratori autonomi trarranno vantaggi concreti dalle nuove aliquote e dall'aumento degli assegni familiari e delle detrazioni. Infine il capitolo sanità. Nel 2005 ci fu una mobilitazione straordinaria delle regioni italiani per arrivare a 93 miliardi di euro.
La finanziaria 2007 incrementa quel fondo di altri 6 miliardi destinandone l'esatta metà al sud e, in particolare, agli ospedali, alla rcerca, alla radioterapia. Un altro esempio concreto non della retorica meridionalista, ma della serietà dell'Unione a favore del Sud”.
Autore: Gianni Antonio Palumbo