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REGIONANDO. L'Aula vota il rinvio delle due pdl in materia di riordino farmaceutico Potì: “Di questo argomento non se ne parlerà più in questo Consiglio”
21 novembre 2007

BARI -Opinioni a confronto per oltre due ore su un tema complesso e delicato quale quello del riordino del settore farmaceutico in Puglia, con due proposte di legge, entrambe presentate dai consiglieri del centrosinistra. Poi, la proposta del presidente dell'Assemblea regionale Pietro Pepe di far votare l'Aula consiliare in merito al rinvio di entrambe le pdl alla commissione consiliare competente, la terza perché possa produrre una sintesi condivisa da tutti i consiglieri. La proposta del rinvio è così passata a maggioranza, con il voto contrario dei firmatari della prima pdl Potì (Mita, Manni, Bonasora, De Santis, Visaggio e Lonigro). Un confronto, a volte anche acceso, che non ha risparmiato l'amarezza al presidente dei socialisti autonomisti Vittorio Potì “perché rinviare in commissione e aspettare le decisioni del governo nazionale significa che di questo argomento non se ne parlerà più in questo Consiglio”. Due i punti forti, evidenziati da Potì, per cui sarebbe stato necessario procedere all'approvazione della legge. Le norme sui concorsi, mai recepite dalla Regione Puglia, che dal 2003 (quando è stata varata la legge nazionale) dovrebbero essere su base regionale e non più provinciale e l'abbassamento del quorum che per Potì dovrebbe essere di una farmacia ogni 3.000 abitanti “per tutelare le esigenze di tutti i cittadini”. L'altra proposta di legge invece (a firma di De Leonardis, P.Marmo e Stefàno) affida la soluzione alla realizzazione in ciascun comune “di un dispensario farmaceutico straordinario gestito dal farmacista titolare della farmacia già esistente sul territorio”. Il tema del riordino farmaceutico è però tema controverso in quanto materia concorrenziale con lo Stato. Per l'assessore alla sanità Alberto Tedesco “il concetto di concorrenza si definisce nel senso che lo stato emana una legge quadro, con le norme di principio, una cornice legislativa insomma all'interno della quale poi le regioni diventano competenti per l'attuazione. Tra le norme di principio ci sono le definizioni dei Livelli Essenziali di Assistenza riferibili al sistema farmaceutico, norme che devono trovare applicazione sull'intero territorio nazionale”. Questo l'orientamento dal quale è partito l'assessore che si è trovato pienamente d'accordo con Potì quando ha parlato “di rendere più fruibile il servizio farmaceutico per tutti i cittadini” pur rendendosi conto della necessità di monitorare anche la qualità del servizio offerto ai cittadini. Tra l'altro sin dall'ottobre del 2006, il governo nazionale ha avviato i lavori di un tavolo tecnico perché la necessità di procedere ad un riordino del settore è stata evidentemente un'esigenza non solo pugliese. “Era stato raggiunto un accordo – ha ricordato l'assessore - proprio sul quorum (una farmacia ogni 3.800 abitanti), poi l'emendamento Elia ha stoppato l'intesa. Ora si tratta di procedere al confronto con le altre regioni, in sede di commissione sanità, poi in sede di conferenza dei Presidenti e quindi in conferenza Stato Regioni”. I tempi? Per Tedesco non sono lontani. Dopo la Finanziaria certamente, ma anche dopo Natale. Intanto però che la commissione si metta al lavoro. A tal proposito il presidente Dino Marino ha voluto sottolineare come la commissione “non abbia mai voluto mettere da parte questa proposta di legge, sottraendosi al dibattito, bensì ha sempre voluto aderire alla richiesta dell'assessore Tedesco di aspettare l'esito del tavolo perché in una materia concorrenziale come questa sarebbe stato meglio avere il quadro normativo nazionale all'interno del quale muoversi”. Marino inoltre si è fatto garante per l'accelerazione del processo di approfondimento e unificazione delle due proposte di legge. Tra gli interventi che hanno sollevato il problema di costituzionalità quelli di Giammarco Surico, di Michele Saccomanno, di Pietro Lospinuso e di Roberto Ruocco. Sul rinvio in commissione, parere favorevole di Simone Brizio (“è la maggioranza a dover trovare soprattutto un accordo”), di Giuseppe Taurino (“le due pdl dovranno essere valutate attentamente”), di Dario Stefàno (“diamo tempi certi per la discussione e impegniamo il governo alla partecipazione”), di Paolo Costantino (“dò atto alla lungimiranza di Vittorio Potì che ha presentato la sua pdl quasi due anni fa”) di Rocco Palese (“è necessario mettere ordine anche qui in Puglia nel settore farmaceutico ma la maggioranza ha due posizioni diametralmente opposte”).
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