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REGIONANDO - Internet più sicuro per i minori: l'impegno di Istituzioni, cultura e giovani
15 febbraio 2007

BARI - Internet: uno strumento indispensabile, ma senza regole. Per tanti può prestarsi a diffondere contenuti illeciti, per qualcuno può trasformarsi nel lupo cattivo. Istituzioni, scuola e giovani devono collaborare alla sicurezza del web, impegnarsi a creare gli anticorpi contro i pericoli in agguato nella rete. “Informare, allargare gli orizzonti, aiutare i ragazzi a distinguere tra bene e male” è l'appello del presidente del Consiglio regionale, Pietro Pepe (nella foto), che in occasione della giornata europea per promuovere l'uso più sicuro di Internet ha incontrato gli studenti del Parlamento regionale dei giovani, insieme ai proff. Cosimo Notarstefano, responsabile del Polo Euromediterraneo Jean Monnet e Gaetano Dammacco, del Dipartimento delle Istituzioni dell'Università di Bari. Al progetto ha dato la sua adesione anche l'assessore regionale Silvia Godelli, assente per impegni istituzionali. L'appuntamento del “Safer Internet Day”, a cura del settore comunicazione e biblioteca del Consiglio regionale, è servito a mettere a fuoco le risorse per tutelare i minori dall'uso improprio della rete. “Un'azione della Commissione Europea – ha ricordato Pepe – guarda alle minacce annidate in uno strumento mediatico rivoluzionario come Internet. Nella grande diffusione di collegamenti in rete, è facile perdere la gerarchia dei fatti e dei valori. Nella montagna di dati a disposizione di tutti, i meno accorti, gli inesperti sono esposti alle trappole della pedofilia, del gioco d'azzardo, del cyberbullismo”. Il presidente del Consilio regionale ha sollecitato una riflessione dei ragazzi, li ha invitati ad elaborare un documento “diretto a diffondere trai giovani i valori di una campagna internazionale di sensibilizzazione”. “Diamoci una regolata, lo dico da presidente e soprattutto da padre”, ha detto, passando il testimone al giovane “collega”, presidente del Parlamento baby, Domenico Magrone. Sugli strumenti per affrontare i buchi neri del web si sono soffermati Notarstefano e Dammacco, in un fitto confronto coi giovani presenti nell'Aula consiliare. “Safer Internet plus” è un programma di sensibilizzazione alla sicurezza e adeguamento delle nuove tecnologie, giunto alla terza edizione. Cosimo Notarstefano, responsabile dell'azione comunitaria che coinvolge le università e il mondo della cultura, ha chiesto alla Regione di garantire la diffusione, soprattutto nelle scuole, di una tematica finora totalmente ignorata. “Voi ragazzi dovete diventare ambasciatori dell'uso sicuro di Internet tra i coetanei”. Il prof. Dammacco ha proposto la creazione di un osservatorio per monitorare i punti di criticità del sistema e individuare le contromisure. Per primi i ragazzi dovrebbero rendersi protagonisti della verifica, l'Università di Bari è a disposizione per ogni forma di collaborazione. Attenti però, ha avvertito, “la sicurezza nell'uso di Internet non esiste, l'informatica non è solo una tecnica, ma la gestione di un sistema che impiega le tecnologie per conseguire degli obiettivi”. È lì che l'etica trova un ostacolo nel profitto. Molte proposte sono venute dai giovani già in Aula. Il problema è sentito. Gli esempi negativi sono tanti e recenti.
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