REGIONANDO – Lomelo (Verdi): "Manzoni candidato sindaco di Bari"
BARI – 5.11.2003
Sulla vicenda della candidatura di Michele Emiliano a sindaco di Bari e sulla polemica scatenata dalla lettera del presidente della Regione, Raffaele Fitto (nella foto), come “cittadino” contro questa candidatura, interviene Mimmo Lomelo del gruppo dei “Verdi”.
“I giochi politici per delegittimare un avversario hanno davvero percorsi inimmaginabili – dice Lomelo -. Il grande Manzoni, ritenuto dai più padre della nostra lingua italiana, in questo inizio d'autunno viene tirato per la giacca in una discussione che, fingendo di essere al di sopra delle parti, si incattivisce sempre più scendendo addirittura sul piano personale, pur negandolo.
Proprio il Manzoni che ha tentato una vita di tirarsi fuori dal vero storico, viene usato per una operazione di facciata, forse dettata da un ghost writer legato ai bei tempi liceali, che ha tutto il sapore di una velenosa delegittimazione. Ne abbiamo viste tante in campagne elettorali, perché ormai di questo si tratta, di citazioni dotte, possibilmente di grandi italiani possibilmente deceduti, così da non potersi tirare fuori.
Quanto all'onestà mentale avrei qualcosa da dire su tutta questa voglia di pulizia, chiarezza, distinguo e, perché no di possibili conflitti di interesse del centro-destra.
A me pare che il cittadino Emiliano stia compiendo tutti i passi necessari affinché nulla della sua posizione di pm possa interferire con la candidatura a sindaco della nostra città, sta svolgendo contatti interlocutori per saggiare la fattibilità della sua candidatura, sta coraggiosamente offrendo la sua persona ed il suo impegno in una battaglia non certamente facile e i cui veleni sono solo all'inizio.
Il governatore Fitto che scende in campo fingendosi un cittadino qualunque, e tutti noi sappiamo quanto ciò sia inverosimile, non è cosa di tutti i giorni, e soprattutto è un atteggiamento a cui, lui per primo, non ci aveva abituati. Dove si nascondeva quando ormai Bari assurgeva agli onori delle pagine dei quotidiani nazionali per il degrado delle sue periferie, per la scarsa sicurezza delle sue strade, per le guerre di mafia (sempre negata)per le quali sono morti due ragazzi innocenti in un periodo troppo breve per poter essere fagocitato nei sondaggi come inferiore alla media mondiale (magari inserendo nella media anche zone di guerra), dove era quando tutti noi cittadini abbiamo assistito attoniti al degrado politico all'interno dello stesso governo cittadino la cui rappresentatività è ormai pari allo zero.
Lo stesso Borrelli, ora stranamente eretto a riferimento etico dal centro destra, le cui dichiarazioni sono state riprese dal Presidente Fitto, dichiara nella sua intervista la piena legittimità della scelta del magistrato Emiliano. Lui non l'ha compiuta e ne definisce le motivazioni, peraltro condivisibili, ma non la definisce certamente illegittima.
Lasciamo perdere il Manzoni, ed i giochi di parole e confrontiamoci sulle emergenze tutte in negativo che stanno connotando Bari in tutt'Italia e, sullo spargimento di veleni invitiamo il cittadino Fitto a partecipare, sabato prossimo, otto novembre alla marcia per la pace e per l'ambiente Gravina/Altamura per dichiarare il nostro no ad una Puglia invasa dai rifiuti, di qualsiasi genere.
P.S. Forse l'invito che personalmente rivolgo al cittadino Fitto, per sabato prossimo – conclude Lomelo - servirà ad evitare che si continui a parlare da cittadini pensando piuttosto a Robespierre che a Manzoni. Sappiamo bene come andò a finire: Robespierre, parlando da cittadino utilizzo la ghigliottina contro altri cittadini che gli erano ostili”.